Politica
Damascelli: «Vogliamo potenziare i servizi sanitari nell'ex Ospedale»
Il candidato sindaco di centrodestra punta al rilancio della struttura
Bitonto - lunedì 16 maggio 2022
11.52
«Le nostre intenzioni di potenziamento dei servizi sanitari nell'ex ospedale di Bitonto sono state condivise anche dalla direttrice del Distretto Socio Sanitario, Rosella Squicciarini, con cui ho avuto un proficuo incontro».
Lo ha dichiarato il candidato sindaco di centrodestra, Domenico Damascelli.
Nella giornata del 12 maggio la giunta regionale pugliese ha approvato il documento programmatico che dà il via agli investimenti di medicina di prossimità con le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 6) per il sostegno, in particolare, alla rete assistenziale territoriale, ovvero alle Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative territoriali (Cot). Per la Asl di Bari ci saranno a disposizione oltre 72 milioni di euro e tra questi alcune risorse dovrebbero essere destinate anche a Bitonto, per riqualificare la struttura e per nuove apparecchiature, tra cui una Tac di ultima generazione.
«Non si può, però, creare una scatola nuova ma vuota, priva del contenuto: è necessario, per questo, che Asl e Regione assegnino alla nostra struttura territoriale anche un maggior numero di personale sanitario. In questo quadro sarà importante avviare dei percorsi di potenziamento degli ambulatori diagnostici e specialistici attivi, oltre all'Unità di Degenza Territoriale (Udt), che potrebbe essere ammodernata con i fondi del Pnrr. A ciò si aggiunge anche un potenziamento del 'Percorso donna' con screening di primo e secondo livello attraverso il consultorio, che vede anche la presenza del ginecologo, fino ai percorsi pre-parto. Insisteremo, inoltre – ha aggiunto il candidato sindaco -, perché non venga spostato né il servizio della terapia del dolore, né quello della neuropsichiatria infantile, affinché i piccoli pazienti siano assistiti nella struttura sanitaria».
Fondamentale sarà il potenziamento della Porta Unica di Accesso, della Assistenza Domiciliare Integrata, dell'Unita Operativa fragilità e complessità assistenziale, oltre ai tre servizi dipartimentali di prevenzione, salute mentale e dipendenze patologiche. Damascelli, inoltre, ha fatto richiesta anche di riattivazione di un punto prelievo per le analisi del sangue sulle frazioni e su questo sarà necessario fare pressioni su Asl e Regione.
«L'Udt o Ospedale di Comunità (è lo stesso e identico servizio) annunciato in pompa magna da taluni consiglieri regionali come se fosse una novità, era già attivo a Bitonto da circa 20 anni e, probabilmente, nemmeno lo sanno.
Solo oggi, in campagna elettorale, si ricordano della sanità territoriale – ha continuato –. Chiedo a questi esponenti politici fino ad ora cosa hanno fatto, dove sono stati, perché quando chiudevano gli ambulatori e i cittadini subivano disagi, nessuno se ne interessava? L'atteggiamento peggiore è ricordarsi della sanità solo in campagna elettorale. Sia nel mio ruolo di consigliere regionale, sia quando non ricoprivo più incarichi, ho combattuto tutti i giorni, anche da soldato semplice, affinché fossero garantiti ai cittadini le prestazioni sanitarie necessarie per la tutela della propria salute. Continuerò, come ho sempre fatto – ha concluso Damascelli -, a farmi sentire a differenza di chi lo fa solo per strumentalizzazione e opportunità politica: la sanità è materia molto delicata, che va approfondita e i cittadini non vanno presi in giro».
Lo ha dichiarato il candidato sindaco di centrodestra, Domenico Damascelli.
Nella giornata del 12 maggio la giunta regionale pugliese ha approvato il documento programmatico che dà il via agli investimenti di medicina di prossimità con le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 6) per il sostegno, in particolare, alla rete assistenziale territoriale, ovvero alle Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative territoriali (Cot). Per la Asl di Bari ci saranno a disposizione oltre 72 milioni di euro e tra questi alcune risorse dovrebbero essere destinate anche a Bitonto, per riqualificare la struttura e per nuove apparecchiature, tra cui una Tac di ultima generazione.
«Non si può, però, creare una scatola nuova ma vuota, priva del contenuto: è necessario, per questo, che Asl e Regione assegnino alla nostra struttura territoriale anche un maggior numero di personale sanitario. In questo quadro sarà importante avviare dei percorsi di potenziamento degli ambulatori diagnostici e specialistici attivi, oltre all'Unità di Degenza Territoriale (Udt), che potrebbe essere ammodernata con i fondi del Pnrr. A ciò si aggiunge anche un potenziamento del 'Percorso donna' con screening di primo e secondo livello attraverso il consultorio, che vede anche la presenza del ginecologo, fino ai percorsi pre-parto. Insisteremo, inoltre – ha aggiunto il candidato sindaco -, perché non venga spostato né il servizio della terapia del dolore, né quello della neuropsichiatria infantile, affinché i piccoli pazienti siano assistiti nella struttura sanitaria».
Fondamentale sarà il potenziamento della Porta Unica di Accesso, della Assistenza Domiciliare Integrata, dell'Unita Operativa fragilità e complessità assistenziale, oltre ai tre servizi dipartimentali di prevenzione, salute mentale e dipendenze patologiche. Damascelli, inoltre, ha fatto richiesta anche di riattivazione di un punto prelievo per le analisi del sangue sulle frazioni e su questo sarà necessario fare pressioni su Asl e Regione.
«L'Udt o Ospedale di Comunità (è lo stesso e identico servizio) annunciato in pompa magna da taluni consiglieri regionali come se fosse una novità, era già attivo a Bitonto da circa 20 anni e, probabilmente, nemmeno lo sanno.
Solo oggi, in campagna elettorale, si ricordano della sanità territoriale – ha continuato –. Chiedo a questi esponenti politici fino ad ora cosa hanno fatto, dove sono stati, perché quando chiudevano gli ambulatori e i cittadini subivano disagi, nessuno se ne interessava? L'atteggiamento peggiore è ricordarsi della sanità solo in campagna elettorale. Sia nel mio ruolo di consigliere regionale, sia quando non ricoprivo più incarichi, ho combattuto tutti i giorni, anche da soldato semplice, affinché fossero garantiti ai cittadini le prestazioni sanitarie necessarie per la tutela della propria salute. Continuerò, come ho sempre fatto – ha concluso Damascelli -, a farmi sentire a differenza di chi lo fa solo per strumentalizzazione e opportunità politica: la sanità è materia molto delicata, che va approfondita e i cittadini non vanno presi in giro».