Territorio e Ambiente
Danni gelate 2018: dalla Regione ritardi e inadempienze
Assoproli: «Troppi proclami e promesse». Damascelli (FI): «Un'offesa a chi lavora». Restart: «Si sblocchino le risorse»
Bitonto - domenica 1 novembre 2020
11.27
Lungaggini burocratiche, inadempienze, procedure sospese e migliaia di agricoltori abbandonati a se stessi dopo le mirabolanti promesse della Regione sugli aiuti alle imprese dopo le gelate del 2108 e i bandi AGEA. Non si sbloccano ancora le risorse per il settore agricolo pugliese e così, mentre i comuni, tra i primi a farlo proprio il comune di Bitonto, stanno chiudendo tutte le istruttorie necessarie a far arrivare i sostegni alle imprese danneggiate e alcuni hanno già iniziato le operazioni di accredito, la Regione resta al palo e lascia il settore nell'indeterminazione.
«In questi giorni – rivela Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dell'associazione Restart, realtà nata dall'esperienza dei gilet arancioni dell'agricoltura di due anni fa - i Comuni stanno chiudendo le istruttorie e avviando i pagamenti alle aziende agricole, mentre bisognerà attendere ancora per gli 8 milioni di euro destinati a cooperative e frantoi».
«È un momento importante – sottolinea Spagnoletti Zeuli - perché la battaglia unitaria di migliaia di agricoltori di due anni fa, protagonisti di due grandi manifestazioni a Bari e a Roma, vede finalmente l'epilogo tanto desiderato. Ringraziamo la politica per aver ascoltato le istanze del mondo della terra e ci auguriamo che si riescano a sbloccare al più presto anche le risorse ancora ferme nei corridoi della burocrazia».
Finita la pazienza invece per il il Presidente della Op Assoproli Bari, Pasquale Mastrandrea, organizzazione di produttori che racchiude numerose cooperative e frantoi della Puglia: «I ritardi e le inadempienze quando si tratta di dare risposte concrete alla filiera olivicola italiana iniziano ad essere molti e inspiegabili, serve un cambio di passo rapido da parte delle istituzioni troppe volte distanti dalle reali esigenze del settore». Oltre al ritardo sugli aiuti per le gelate, «continua a non essere pubblicato, nonostante le promesse, il bando Agea per l'acquisto di olio extravergine d'oliva italiano da destinare agli indigenti della campagna 2019/2020, invenduto a causa del lockdown di marzo. I proclami e le promesse mancate della Ministra Bellanova iniziano ad essere troppi, e ad essere colpito è sempre e solo il settore olivicolo – continua Mastrandrea - Probabilmente l'obiettivo, non dichiarato apertamente dal "sistema", è quello di mettere in ginocchio i produttori di olio extravergine d'oliva».
Rincara la dose anche il consigliere regionale uscente di Forza Italia, Domenico Damascelli, secondo cui «le risorse stanziate a titolo di indennizzo per le gelate del 2017 e per quelle di fine febbraio 2018 sono un'offesa e un'umiliazione per chi lavora la terra e produce per la nostra Puglia. Non sono bastati mesi di mobilitazione e di battaglie per convincere la Giunta regionale e il governo centrale dell'insufficienza delle risorse messe sul piatto. A marzo 2019 Emiliano aveva annunciato 80 milioni di euro in arrivo per le gelate».
«I conti, però, non tornano – attacca Damascelli - dove sono finiti questi soldi, considerato che nel fondo di solidarietà nazionale vi era una disponibilità di 11 milioni e non solo per la Puglia? La nostra Regione, che svolge l'importante ruolo di coordinamento della commissione agricoltura nella Conferenza Stato Regioni, deve portare a casa risultati, invece ad oggi solo tante scartoffie e zero fatti concreti, perché le erogazioni agli operatori del comparto si sono ridotte a pochi spiccioli. I nostri agricoltori percepiranno soltanto il 7% dei danni rilevati, rendendo impossibile la ripresa produttiva ed economica delle aziende olivicole. La montagna, quindi, ha partorito un topolino. La Giunta intervenga immediatamente per prevedere delle somme congrue a ristorare del detrimento il mondo agricolo e solleciti il governo nazionale a fare altrettanto».
«In questi giorni – rivela Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dell'associazione Restart, realtà nata dall'esperienza dei gilet arancioni dell'agricoltura di due anni fa - i Comuni stanno chiudendo le istruttorie e avviando i pagamenti alle aziende agricole, mentre bisognerà attendere ancora per gli 8 milioni di euro destinati a cooperative e frantoi».
«È un momento importante – sottolinea Spagnoletti Zeuli - perché la battaglia unitaria di migliaia di agricoltori di due anni fa, protagonisti di due grandi manifestazioni a Bari e a Roma, vede finalmente l'epilogo tanto desiderato. Ringraziamo la politica per aver ascoltato le istanze del mondo della terra e ci auguriamo che si riescano a sbloccare al più presto anche le risorse ancora ferme nei corridoi della burocrazia».
Finita la pazienza invece per il il Presidente della Op Assoproli Bari, Pasquale Mastrandrea, organizzazione di produttori che racchiude numerose cooperative e frantoi della Puglia: «I ritardi e le inadempienze quando si tratta di dare risposte concrete alla filiera olivicola italiana iniziano ad essere molti e inspiegabili, serve un cambio di passo rapido da parte delle istituzioni troppe volte distanti dalle reali esigenze del settore». Oltre al ritardo sugli aiuti per le gelate, «continua a non essere pubblicato, nonostante le promesse, il bando Agea per l'acquisto di olio extravergine d'oliva italiano da destinare agli indigenti della campagna 2019/2020, invenduto a causa del lockdown di marzo. I proclami e le promesse mancate della Ministra Bellanova iniziano ad essere troppi, e ad essere colpito è sempre e solo il settore olivicolo – continua Mastrandrea - Probabilmente l'obiettivo, non dichiarato apertamente dal "sistema", è quello di mettere in ginocchio i produttori di olio extravergine d'oliva».
Rincara la dose anche il consigliere regionale uscente di Forza Italia, Domenico Damascelli, secondo cui «le risorse stanziate a titolo di indennizzo per le gelate del 2017 e per quelle di fine febbraio 2018 sono un'offesa e un'umiliazione per chi lavora la terra e produce per la nostra Puglia. Non sono bastati mesi di mobilitazione e di battaglie per convincere la Giunta regionale e il governo centrale dell'insufficienza delle risorse messe sul piatto. A marzo 2019 Emiliano aveva annunciato 80 milioni di euro in arrivo per le gelate».
«I conti, però, non tornano – attacca Damascelli - dove sono finiti questi soldi, considerato che nel fondo di solidarietà nazionale vi era una disponibilità di 11 milioni e non solo per la Puglia? La nostra Regione, che svolge l'importante ruolo di coordinamento della commissione agricoltura nella Conferenza Stato Regioni, deve portare a casa risultati, invece ad oggi solo tante scartoffie e zero fatti concreti, perché le erogazioni agli operatori del comparto si sono ridotte a pochi spiccioli. I nostri agricoltori percepiranno soltanto il 7% dei danni rilevati, rendendo impossibile la ripresa produttiva ed economica delle aziende olivicole. La montagna, quindi, ha partorito un topolino. La Giunta intervenga immediatamente per prevedere delle somme congrue a ristorare del detrimento il mondo agricolo e solleciti il governo nazionale a fare altrettanto».