Cronaca
Decreto di giudizio immediato per Domenico Conte
È ritenuto il referente del clan barese dei Capriati in città e rischia un'altra condanna a 20 anni per l'omicidio Tarantino
Bitonto - lunedì 21 gennaio 2019
18.47
C'è anche Domenico Conte, presunto boss dell'omonimo gruppo criminale di Bitonto, tra le 100 persone per le quali il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari ha emesso il decreto di giudizio immediato. Tutti sono ritenuti affiliati ai clan Diomede-Mercante e Capriati di Bari e sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni personali e sequestro di persona.
L'indagine vede tra gli imputati, oltre ai capi storici dei clan baresi, come i boss Giuseppe Mercante e Nicola Diomede, anche i loro referenti sui territori circostanti, come Conte, ritenuto però affiliato ai Capriati (e che rischia un'altra condanna a 20 anni nel processo per l'omicidio di Anna Rosa Tarantino) e i presunti agganci nel tessuto commerciale, come l'imprenditore Roberto De Blasio, ex vicepresidente dell'associazione Fai-Antiracket di Molfetta (espulso dopo l'arresto nel giugno scorso) e titolare di un'agenzia di vigilanza privata.
Grazie anche alle dichiarazioni di 50 collaboratori di giustizia, gli inquirenti hanno ricostruito le ramificazioni dei due clan. Il processo comincerà il 5 marzo 2019.
L'indagine vede tra gli imputati, oltre ai capi storici dei clan baresi, come i boss Giuseppe Mercante e Nicola Diomede, anche i loro referenti sui territori circostanti, come Conte, ritenuto però affiliato ai Capriati (e che rischia un'altra condanna a 20 anni nel processo per l'omicidio di Anna Rosa Tarantino) e i presunti agganci nel tessuto commerciale, come l'imprenditore Roberto De Blasio, ex vicepresidente dell'associazione Fai-Antiracket di Molfetta (espulso dopo l'arresto nel giugno scorso) e titolare di un'agenzia di vigilanza privata.
Grazie anche alle dichiarazioni di 50 collaboratori di giustizia, gli inquirenti hanno ricostruito le ramificazioni dei due clan. Il processo comincerà il 5 marzo 2019.