Politica
Discarica Fer.live, i partiti di maggioranza fanno quadrato: «Inesattezze e falsità per strumentalizzare la questione»
Nel frattempo SI rompe col PD e attacca: «Fanno ostruzionismo per nascondere le loro responsabilità»
Bitonto - lunedì 20 novembre 2017
18.34
Una cronistoria con i passaggi chiave della questione Fer.Live, la discarica di materiali ferrosi che rischia di sorgere tra i territori di Bitonto e Terlizzi, con una perentoria risposta sull'impegno dell'amministrazione sull'argomento. Anche se non è chiaro a chi.
È con una nota congiunta che i partiti a sostegno dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, hanno deciso di sottolineare la propria posizione sui temi ambientali.
Si parte dalla richiesta della società Fer.live del settembre 2011 alla Provincia di Bari per realizzare la sua «Piattaforma Integrata per il trattamento di metalli da rifiuti con bacino energetico secondario» grazie a un investimento da circa 60 milioni di euro. Un progetto che, secondo i partiti di maggioranza avrebbe «ottenuto a tempo di record, in solo 5 mesi, tutte le autorizzazioni neccessarie e in particolare in data 30.12.2011 dalla Provincia di Bari il parere favorevole di VIA e pochi giorni prima il parere ambientale favorevole dal Comune di Bitonto, con l'Amministrazione Valla».
Già a maggio 2012 si riscontrano però i primi problemi, con le osservazioni della commissione per la valutazione AIA, cui fa seguito, a luglio 2013, il ricorso al TAR stabilito dalla neonata prima giunta Abbaticchio, poi accolto dal tribunale amministrativo. Fino però al 14 febbraio 2017 quando la Città Metropolitana «tornando sui suoi passi – scrivono i partiti di maggioranza - concedeva la proroga alla VIA, in autotutela. Questo atto, certamente inopportuno, avrebbe dovuto essere preceduto dalla riconvocazione della conferenza di servizio, a cui avrebbe partecipato il Comune di Bitonto per ribadire la sua posizione. Ancora una volta la nuova giunta Abbaticchio, in continuità con le azioni messe in atto nel precedente mandato, ha deliberato di proporre ricorso avverso la delibera della Città Metropolitana e di costituirsi in giudizio contro la FERLIVE presso il consiglio di stato con D.G. del 20.07.2017 n. 135»
«Questi sono gli atti concreti – rispondono, anche se non è chiaro ancora a chi, i partiti che sostengono Michele Abbaticchio - realizzati negli ultimi sei anni dal Comune di Bitonto e dalle AmministrazionI Abbaticchio, che hanno seguito sempre con estrema attenzione e fermezza la vicenda FERLIVE, impedendo l'insediamento della discarica. Questo è l'operato, di cui andiamo fieri, di una compagine amministrativa che ha sempre tutelato gli interessi della cittadinanza, del territorio e dell'ambiente, ponendoli in primo piano rispetto a qualsiasi altro tipo di considerazione e opportunità, dovendo anche, in molti casi, rimediare ad errori e storture commesse da amministrazioni precedenti».
Nella nota di risposta manca però il destinatario cui è indirizzata. Potrebbe trattarsi della locale sezione di Sinistra Italiana, che nei giorni scorsi era tornata sull'argomento, attaccando il suo, ormai ex, alleato alle amministrative, il Partito Democratico, che secondo gli attivisti, avrebbe fatto ostruzione sulla convocazione di un consiglio monotematico sulla Fer.Live per coprire non meglio precisate responsabilità del PD sulla questione discarica. Ma sarebbe quantomeno singolare che tutta una coalizione di maggioranza si sia mobilitata in blocco per una perentoria risposta a un partito che alle amministrative ha raccolto meno di 300 voti restando ben al di sotto della soglia minima necessaria a entrare in consiglio comunale.
«Questa è la situazione reale di cui la città deve avere piena consapevolezza – conclude in ogni caso la coalizione di maggioranza - per la quale serve il sostegno e l'impegno attivo di tutta la Comunità nelle sue componenti sociali e politiche, con una strategia comune, e che richiede un serio atto di responsabilità da parte di quelle forze politiche di opposizione che attraverso falsità e inesattezze vorrebbero strumentalizzare politicamente l'affare FERLIVE, per tentare di colpire irresponsabilmente l'Amministrazione Abbaticchio».
È con una nota congiunta che i partiti a sostegno dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, hanno deciso di sottolineare la propria posizione sui temi ambientali.
Si parte dalla richiesta della società Fer.live del settembre 2011 alla Provincia di Bari per realizzare la sua «Piattaforma Integrata per il trattamento di metalli da rifiuti con bacino energetico secondario» grazie a un investimento da circa 60 milioni di euro. Un progetto che, secondo i partiti di maggioranza avrebbe «ottenuto a tempo di record, in solo 5 mesi, tutte le autorizzazioni neccessarie e in particolare in data 30.12.2011 dalla Provincia di Bari il parere favorevole di VIA e pochi giorni prima il parere ambientale favorevole dal Comune di Bitonto, con l'Amministrazione Valla».
Già a maggio 2012 si riscontrano però i primi problemi, con le osservazioni della commissione per la valutazione AIA, cui fa seguito, a luglio 2013, il ricorso al TAR stabilito dalla neonata prima giunta Abbaticchio, poi accolto dal tribunale amministrativo. Fino però al 14 febbraio 2017 quando la Città Metropolitana «tornando sui suoi passi – scrivono i partiti di maggioranza - concedeva la proroga alla VIA, in autotutela. Questo atto, certamente inopportuno, avrebbe dovuto essere preceduto dalla riconvocazione della conferenza di servizio, a cui avrebbe partecipato il Comune di Bitonto per ribadire la sua posizione. Ancora una volta la nuova giunta Abbaticchio, in continuità con le azioni messe in atto nel precedente mandato, ha deliberato di proporre ricorso avverso la delibera della Città Metropolitana e di costituirsi in giudizio contro la FERLIVE presso il consiglio di stato con D.G. del 20.07.2017 n. 135»
«Questi sono gli atti concreti – rispondono, anche se non è chiaro ancora a chi, i partiti che sostengono Michele Abbaticchio - realizzati negli ultimi sei anni dal Comune di Bitonto e dalle AmministrazionI Abbaticchio, che hanno seguito sempre con estrema attenzione e fermezza la vicenda FERLIVE, impedendo l'insediamento della discarica. Questo è l'operato, di cui andiamo fieri, di una compagine amministrativa che ha sempre tutelato gli interessi della cittadinanza, del territorio e dell'ambiente, ponendoli in primo piano rispetto a qualsiasi altro tipo di considerazione e opportunità, dovendo anche, in molti casi, rimediare ad errori e storture commesse da amministrazioni precedenti».
Nella nota di risposta manca però il destinatario cui è indirizzata. Potrebbe trattarsi della locale sezione di Sinistra Italiana, che nei giorni scorsi era tornata sull'argomento, attaccando il suo, ormai ex, alleato alle amministrative, il Partito Democratico, che secondo gli attivisti, avrebbe fatto ostruzione sulla convocazione di un consiglio monotematico sulla Fer.Live per coprire non meglio precisate responsabilità del PD sulla questione discarica. Ma sarebbe quantomeno singolare che tutta una coalizione di maggioranza si sia mobilitata in blocco per una perentoria risposta a un partito che alle amministrative ha raccolto meno di 300 voti restando ben al di sotto della soglia minima necessaria a entrare in consiglio comunale.
«Questa è la situazione reale di cui la città deve avere piena consapevolezza – conclude in ogni caso la coalizione di maggioranza - per la quale serve il sostegno e l'impegno attivo di tutta la Comunità nelle sue componenti sociali e politiche, con una strategia comune, e che richiede un serio atto di responsabilità da parte di quelle forze politiche di opposizione che attraverso falsità e inesattezze vorrebbero strumentalizzare politicamente l'affare FERLIVE, per tentare di colpire irresponsabilmente l'Amministrazione Abbaticchio».