Cultura, Eventi e Spettacolo
Domani i bambini di Piazza Unità d’Italia in festa per salutare l'estate
Si conclude l'iniziativa della Caritas Diocesana rivolta ai giovani delle periferie a rischio devianza
Bitonto - giovedì 28 settembre 2017
9.13
Saranno bambini e ragazzi dei quartieri attorno a Piazza Unità d'Italia, periferia "delicata" della città, i protagonisti, domani, della festa conclusiva del progetto "Come sale della terra", condotto dalla Caritas Diocesana e dall'Ufficio Diocesano Pastorale Giovanile. A partire dalle ore 18, insieme alle loro famiglie e agli animatori protagonisti di questa iniziativa, si festeggerà la conclusione di un percorso che ha visto impegnati decine di volontari e tantissimi bambini e giovanissimi residenti del quartiere.
«A partire da novembre dello scorso anno – spiegano i responsabili del progetto - la Caritas Bari-Bitonto, con l'Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile, ha promosso un percorso di formazione ed animazione di strada rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Il progetto nasce dalla volontà di realizzare un percorso che offra l'opportunità tanto ai giovani animatori quanto ai fruitori di mettersi in gioco per divenire promotori di un cambiamento all'interno del proprio territorio. I giovani animatori, sono ragazzi provenienti da tutta la diocesi che sono stati informati del progetto tramite le parrocchie di appartenenza, la Pastorale Giovanile Diocesana, il sito dell'Università di Bari e il passaparola generale. I fruitori, invece, sono i minori che vivono in quartieri periferici e spesso dimenticati, coinvolti in attività ludico ricreative al fine di attivare percorsi di prevenzione del disagio e delle devianze».
Cinque weekend, uno ogni mese, per un totale di 25 ore con esperti che hanno formato i volontari su temi come la conoscenza del territorio, le dinamiche che si instaurano in un contesto problematico, l'ascolto, l'accoglienza, il servizio e la conoscenza di tecniche di animazione di strada. Tra i formatori, sia laici che religiosi, Francesco Aprile, il salesiano don Renato Colucci, Antonio Scotti e Marco del progetto Avanzi Popolo 2.0 che ci hanno presentato la piattaforma del foodsharing, gli avvocati Giuseppe Gatti e Amalia Montesano, padre Sergio Sala attivo nei campi rom di Scampia, lo psicologo psicoterapeuta Luigi Russo e quattro esperti di animazione di strada, promotori dell'Officina del Sapere "ExFadda" di San Vito dei Normanni, Roberto Covolo, Vincenzo Colucci, Salvatore Spinelli e Marco Notarnicola.
Gli animatori sono stati divisi poi in quattro gruppi, uno per ogni territorio che ha aderito al progetto: Loseto, Carbonara, Fesca-San Girolamo e Bitonto.
Usufruendo dell'appoggio della Parrocchia SS. Sacramento, con don Antonio Serio e don Antonio Lattanzio e col supporto di don Vito Piccinonna e Suor Mariarosaria Imperatore, rispettivamente presidente e vice-presidente della Caritas Bari-Bitonto, e Tonia Antonacci, coordinatrice del progetto "Come sale della terra", gli animatori si sono messi in gioco e «grazie a fogli e colori e un pallone – raccontano i volontari - è stato semplice creare un legame con bambini e ragazzi del quartiere e le loro rispettive famiglie. Man mano, con attività pratiche e presenza costante, abbiamo cercato di veicolare loro l'importanza delle regole nello stare insieme e nel gioco: avere pazienza, rispettare il proprio turno, saper condividere il materiale».
«Le famiglie hanno accolto molto positivamente la nostra presenza intrattenendosi spesso con noi e confidandoci le loro preoccupazioni rispetto al territorio e al futuro dei propri figli – raccontano ancora gli animatori - essere sale della terra e luce del mondo non significa rivoluzionare un modo di vivere da un giorno all'altro, ma creare occasioni di relazione per offrire un'alternativa alla realtà quotidiana. Speriamo che la nostra presenza costante sia stata la dimostrazione di quanto sia bello spendersi per gli altri, incondizionatamente».
Alla festa conclusiva del progetto è invitata tutta la cittadinanza.
«A partire da novembre dello scorso anno – spiegano i responsabili del progetto - la Caritas Bari-Bitonto, con l'Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile, ha promosso un percorso di formazione ed animazione di strada rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Il progetto nasce dalla volontà di realizzare un percorso che offra l'opportunità tanto ai giovani animatori quanto ai fruitori di mettersi in gioco per divenire promotori di un cambiamento all'interno del proprio territorio. I giovani animatori, sono ragazzi provenienti da tutta la diocesi che sono stati informati del progetto tramite le parrocchie di appartenenza, la Pastorale Giovanile Diocesana, il sito dell'Università di Bari e il passaparola generale. I fruitori, invece, sono i minori che vivono in quartieri periferici e spesso dimenticati, coinvolti in attività ludico ricreative al fine di attivare percorsi di prevenzione del disagio e delle devianze».
Cinque weekend, uno ogni mese, per un totale di 25 ore con esperti che hanno formato i volontari su temi come la conoscenza del territorio, le dinamiche che si instaurano in un contesto problematico, l'ascolto, l'accoglienza, il servizio e la conoscenza di tecniche di animazione di strada. Tra i formatori, sia laici che religiosi, Francesco Aprile, il salesiano don Renato Colucci, Antonio Scotti e Marco del progetto Avanzi Popolo 2.0 che ci hanno presentato la piattaforma del foodsharing, gli avvocati Giuseppe Gatti e Amalia Montesano, padre Sergio Sala attivo nei campi rom di Scampia, lo psicologo psicoterapeuta Luigi Russo e quattro esperti di animazione di strada, promotori dell'Officina del Sapere "ExFadda" di San Vito dei Normanni, Roberto Covolo, Vincenzo Colucci, Salvatore Spinelli e Marco Notarnicola.
Gli animatori sono stati divisi poi in quattro gruppi, uno per ogni territorio che ha aderito al progetto: Loseto, Carbonara, Fesca-San Girolamo e Bitonto.
Usufruendo dell'appoggio della Parrocchia SS. Sacramento, con don Antonio Serio e don Antonio Lattanzio e col supporto di don Vito Piccinonna e Suor Mariarosaria Imperatore, rispettivamente presidente e vice-presidente della Caritas Bari-Bitonto, e Tonia Antonacci, coordinatrice del progetto "Come sale della terra", gli animatori si sono messi in gioco e «grazie a fogli e colori e un pallone – raccontano i volontari - è stato semplice creare un legame con bambini e ragazzi del quartiere e le loro rispettive famiglie. Man mano, con attività pratiche e presenza costante, abbiamo cercato di veicolare loro l'importanza delle regole nello stare insieme e nel gioco: avere pazienza, rispettare il proprio turno, saper condividere il materiale».
«Le famiglie hanno accolto molto positivamente la nostra presenza intrattenendosi spesso con noi e confidandoci le loro preoccupazioni rispetto al territorio e al futuro dei propri figli – raccontano ancora gli animatori - essere sale della terra e luce del mondo non significa rivoluzionare un modo di vivere da un giorno all'altro, ma creare occasioni di relazione per offrire un'alternativa alla realtà quotidiana. Speriamo che la nostra presenza costante sia stata la dimostrazione di quanto sia bello spendersi per gli altri, incondizionatamente».
Alla festa conclusiva del progetto è invitata tutta la cittadinanza.