Cronaca
Dopo il rogo del mese scorso, ancora cumuli di rifiuti incendiati in contrada Petrarola
Sul posto i volontari del SASS e gli agenti della Polizia Municipale
Bitonto - martedì 3 ottobre 2017
13.14
Incendiare i cumuli di rifiuti lungo le strade periferiche della città per creare spazio per nuovi sversamenti di immondizia e ripetere il ciclo praticamente all'infinito.
È questa la tecnica dei criminali ambientali responsabili dei tanti roghi di rifiuti che, a ondate, si registrano nelle campagne bitontine. Come quello individuato due giorni fa in contrada Petrarola - una zona compresa fra il letto del torrente Tifris e via Modugno - dai volontari dei Servizi Ausiliari di Sicurezza Stradale che hanno immediatamente allertato il comando di Polizia Municipale del comune di Bitonto.
A fuoco «materiale di vario genere – come raccontano i volontari - gomme, bidoni di vernice, materiale elettronico, lavatrici, ventilatori e tubazioni varie». Con un danno per l'ambiente davvero incalcolabile: enorme è infatti la quantità di diossina e altri agenti altamente tossici e inquinanti che, una volta resi volatili dal calore delle fiamme, si disperdono nell'aria per poi depositarsi sui terreni e sui frutti delle coltivazioni circostanti, che poi finiscono sulle tavole dei consumatori.
Non è la prima volta che in quella zona ignoti danno fuoco ai rifiuti per farsi spazio per i nuovi sversamenti: meno di un mese fa, infatti, ancora i volontari del SASS si erano imbattuti in un altro rogo, alimentato da un giovane, non ancora identificato, che si era allontanato in tutta fretta alla vista della pattuglia. Non è escluso, quindi, che il responsabile di questo nuovo scempio sia sempre lo stesso.
È questa la tecnica dei criminali ambientali responsabili dei tanti roghi di rifiuti che, a ondate, si registrano nelle campagne bitontine. Come quello individuato due giorni fa in contrada Petrarola - una zona compresa fra il letto del torrente Tifris e via Modugno - dai volontari dei Servizi Ausiliari di Sicurezza Stradale che hanno immediatamente allertato il comando di Polizia Municipale del comune di Bitonto.
A fuoco «materiale di vario genere – come raccontano i volontari - gomme, bidoni di vernice, materiale elettronico, lavatrici, ventilatori e tubazioni varie». Con un danno per l'ambiente davvero incalcolabile: enorme è infatti la quantità di diossina e altri agenti altamente tossici e inquinanti che, una volta resi volatili dal calore delle fiamme, si disperdono nell'aria per poi depositarsi sui terreni e sui frutti delle coltivazioni circostanti, che poi finiscono sulle tavole dei consumatori.
Non è la prima volta che in quella zona ignoti danno fuoco ai rifiuti per farsi spazio per i nuovi sversamenti: meno di un mese fa, infatti, ancora i volontari del SASS si erano imbattuti in un altro rogo, alimentato da un giovane, non ancora identificato, che si era allontanato in tutta fretta alla vista della pattuglia. Non è escluso, quindi, che il responsabile di questo nuovo scempio sia sempre lo stesso.