Territorio e Ambiente
Dopo la tragedia di Genova preoccupazione a Bitonto per il ponte su Lama Balice
Per i Vigili del Fuoco necessari interventi già nel 2016. Disposto un divieto di transito ai mezzi pesanti. Che nessuno rispetta
Bitonto - venerdì 17 agosto 2018
10.18
Psicosi collettiva o concreto pericolo? È questa la domanda a cui tanti stanno cercando di dare una risposta dopo il tragico crollo del ponte Morandi a Genova che, tra notizie reali e fake news, sta alimentando la paura su tante situazioni simili su tutto il territorio italiano, Bitonto compresa.
Nella città dell'ulivo, da alcuni anni, infatti, a suscitare la preoccupazione di automobilisti e residenti è il ponte con cui la Strada Provinciale 231 attraversa Lama Balice, in prossimità dello svincolo con la Provinciale 89 per Palombaio.
Da gennaio 2017, con la determina n° 36/2016 del servizio pianificazione territoriale generale viabilità e trasporti, la Città Metropolitana di Bari ha disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore do 3,5 tonnellate in corrispondenza dell'opera strutturale situata al km 8+200. Una disposizione resasi necessaria dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco del 31 ottobre 2016, quando furono riscontrate condizioni critiche ai ferri dei piloni in cemento armato che, a causa dell'eccessiva ossidazione, avevano "espulso" la parte più superficiale di cemento, restando scoperti alle intemperie.
Memori del "fresco", in quei mesi, incidente di Cuneo, sulla Como-Bergamo con il disastroso crollo di un cavalcavia pericolante al passaggio di un camion, i dirigenti dell'ex Provincia hanno disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti. Che però nessuno rispetta.
Anche perché quella strada, per sua propria vocazione, è destinata in particolare ai mezzi pesanti che, se rispettassero davvero il divieto, dovrebbero essere deviati sulla SS 16 già a partire dall'abitato del Bari quando viaggiano provenendo dal capoluogo, mentre quelli provenienti da Foggia sarebbero incanalati nell'itinerario alternativo composto da segmenti della SP 89 "Bitonto-Palombaio" – poligonale di Bitonto – SP 119 "Bitonto-Palo".
La Città Metropolitana di Bari avrebbe tempestivamente impegnato in bilancio 142mila euro per commissionare una valutazione statica a un professionista qualificato. Di cui però non è stato possibile trovarne traccia al momento.
«Da quello che ci hanno detto i tecnici però non ci sono rischi», aveva stemperato gli animi, a suo tempo, il consigliere metropolitano Michelangelo Cavone. Rassicurazioni però tristemente simili a quelle pronunciate dai tecnici di Autostrade per l'Italia nel corso degli anni anche per il ponte Morandi e che quindi difficilmente potranno far vivere sonni tranquilli alle migliaia di persone che, quotidianamente, attraversano il ponte bitontino.
Nella città dell'ulivo, da alcuni anni, infatti, a suscitare la preoccupazione di automobilisti e residenti è il ponte con cui la Strada Provinciale 231 attraversa Lama Balice, in prossimità dello svincolo con la Provinciale 89 per Palombaio.
Da gennaio 2017, con la determina n° 36/2016 del servizio pianificazione territoriale generale viabilità e trasporti, la Città Metropolitana di Bari ha disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore do 3,5 tonnellate in corrispondenza dell'opera strutturale situata al km 8+200. Una disposizione resasi necessaria dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco del 31 ottobre 2016, quando furono riscontrate condizioni critiche ai ferri dei piloni in cemento armato che, a causa dell'eccessiva ossidazione, avevano "espulso" la parte più superficiale di cemento, restando scoperti alle intemperie.
Memori del "fresco", in quei mesi, incidente di Cuneo, sulla Como-Bergamo con il disastroso crollo di un cavalcavia pericolante al passaggio di un camion, i dirigenti dell'ex Provincia hanno disposto il divieto di transito ai mezzi pesanti. Che però nessuno rispetta.
Anche perché quella strada, per sua propria vocazione, è destinata in particolare ai mezzi pesanti che, se rispettassero davvero il divieto, dovrebbero essere deviati sulla SS 16 già a partire dall'abitato del Bari quando viaggiano provenendo dal capoluogo, mentre quelli provenienti da Foggia sarebbero incanalati nell'itinerario alternativo composto da segmenti della SP 89 "Bitonto-Palombaio" – poligonale di Bitonto – SP 119 "Bitonto-Palo".
La Città Metropolitana di Bari avrebbe tempestivamente impegnato in bilancio 142mila euro per commissionare una valutazione statica a un professionista qualificato. Di cui però non è stato possibile trovarne traccia al momento.
«Da quello che ci hanno detto i tecnici però non ci sono rischi», aveva stemperato gli animi, a suo tempo, il consigliere metropolitano Michelangelo Cavone. Rassicurazioni però tristemente simili a quelle pronunciate dai tecnici di Autostrade per l'Italia nel corso degli anni anche per il ponte Morandi e che quindi difficilmente potranno far vivere sonni tranquilli alle migliaia di persone che, quotidianamente, attraversano il ponte bitontino.