
Politica
Ecoambiente, SI e PSI: «Nonostante l'estrema urgenza, ancora ritardi dal Comune»
«I nostri timori per una inefficiente e inefficace azione da parte degli uffici comunali potrebbero rilevarsi reali in danno alla collettività»
Bitonto - giovedì 27 marzo 2025
«Avevamo promesso il nostro impegno nell'informare la comunità bitontina circa le operazioni e le procedure intraprese dagli Uffici comunali per l'annosa questione della discarica Ecoambiente. Le forze politiche Sinistra Italiana e Partito Socialista hanno cercato di collaborare con l'Amministrazione, per meglio valutare tutte le azioni da mettere in campo, non da ultimo il suggerimento di emettere un'ordinanza sindacale urgente e contingibile di divieto dell'emungimento di acqua di falda dai pozzi presenti e censiti nel raggio di 1,00 km dal sito della discarica. Dal 7 marzo u.s., data dell'ultimo incontro con il sindaco Ricci, ancora nessuna notizia da parte del Comune di Bitonto!». Comincia così il comunicato stampa a firma delle segreterie politiche di Sinistra italiana e PSI Bitonto.
«Da una lettura attenta degli atti, scopriamo che la Città Metropolitana riferisce a chiare lettere che: "l'interesse primario non dovrebbe essere quello di procrastinare l'azione sostitutiva, ma di adottare con la massima urgenza le misure necessarie per la messa in sicurezza d'emergenza (MISE)" - proseguono -. Il progetto commissionato ad una società di professionisti è inadeguato e l'inadeguatezza degli elaborati progettuali è confermata persino nelle osservazioni di ARPA Puglia».
«A questo punto siamo preoccupati, in quanto, nonostante la ricorrente estrema urgenza, le operazioni per i primi interventi di messa in sicurezza di emergenza non sono state ancora attuate. Se poi a questo si aggiunge la decisione del Comune di internalizzare tutta la procedura, compresa quella relativa alla chiusura definitiva della discarica con la post gestione operativa, i nostri timori per una inefficiente e inefficace azione da parte degli uffici comunali potrebbero rilevarsi estremamente reali in danno alla collettività», concludono SI e PSI Bitonto.
«Da una lettura attenta degli atti, scopriamo che la Città Metropolitana riferisce a chiare lettere che: "l'interesse primario non dovrebbe essere quello di procrastinare l'azione sostitutiva, ma di adottare con la massima urgenza le misure necessarie per la messa in sicurezza d'emergenza (MISE)" - proseguono -. Il progetto commissionato ad una società di professionisti è inadeguato e l'inadeguatezza degli elaborati progettuali è confermata persino nelle osservazioni di ARPA Puglia».
«A questo punto siamo preoccupati, in quanto, nonostante la ricorrente estrema urgenza, le operazioni per i primi interventi di messa in sicurezza di emergenza non sono state ancora attuate. Se poi a questo si aggiunge la decisione del Comune di internalizzare tutta la procedura, compresa quella relativa alla chiusura definitiva della discarica con la post gestione operativa, i nostri timori per una inefficiente e inefficace azione da parte degli uffici comunali potrebbero rilevarsi estremamente reali in danno alla collettività», concludono SI e PSI Bitonto.