Politica
Elly Schlein è il nuovo segretario del Pd. A Bitonto votano in 529 e vince Bonaccini
In città il governatore dell'Emilia-Romagna ottiene 288 preferenze. La neosegretaria dei Dem 231
Bitonto - lunedì 27 febbraio 2023
0.18
Elly Schlein è il nuovo segretario del Partito Democratico. Con il 53% delle preferenze, la deputata ha sbaragliato la concorrenza di Stefano Bonaccini e sarà la più giovane timoniere nella storia dei Dem. Sono 1 milione e 300mila i cittadini che, nella giornata di ieri, si sono recati alle urne in tutta Italia: superata, dunque, la soglia del milione di votanti, sebbene il dato sia al di sotto di quello registrato nel 2019 con 1,7 milioni di elettori.
A Bitonto, presso il seggio allestito al circolo culturale "Gaetano Salvemini" di corso Vittorio Emanuele, hanno espresso la propria preferenza 529 persone: numeri inferiori rispetto alle vicine Palo del Colle (687), Modugno (688), Terlizzi (809), Grumo Appula (587) e Molfetta (1202). Risultato molto deludente per la sezione locale del Pd, lontana dal dato di quattro anni fa con 1.698 votanti: si tratta, dunque, di un calo di oltre mille unità.
«Il dato dell'affluenza a Bitonto è grossomodo in linea con quello regionale e nazionale. Di certo non fa piacere dover commentare un calo, benché fosse ampiamente prevedibile - ha dichiarato il segretario del Pd Bitonto Francesco Brandi a BitontoViva -. Per quanto concerne lo strumento delle primarie, questa votazione potrebbe essere utilizzata come campanello d'allarme circa l'attendibilità di questo tipo di consultazioni».
A Bitonto vince Bonaccini con 288 preferenze. Si ferma a 231 la deputata Schlein, mentre dieci sono le schede nulle. Un distacco piuttosto irrisorio quello tra i due candidati, con il presidente dell'Emilia-Romagna che supera il suo ex braccio destro in Regione di pochi punti percentuali. «Mi è sembrato che i giovani e l'elettorato del partito poco incline all'inquadramento istituzionale e alle figure di governo abbiano preferito la Schlein - ha commentato Brandi -. In ogni caso, mi fa piacere che sia una vittoria non dilagante perché penso il partito abbia bisogno delle risorse di entrambi i candidati».
Nella mattinata di ieri si è recato alle urne anche il sindaco Francesco Paolo Ricci, che ha voluto esprimere la propria preferenza pur non essendo un tesserato del Pd. «Le primarie rappresentano, in questo momento storico, uno strumento di partecipazione democratica per un centrosinistra che aspira a indicare un'agenda politica riformista e progressista per il nostro Paese e che deve uscire dalle risacche stagnanti in cui si ritrova», ha spiegato il primo cittadino di Bitonto.
A Bitonto, presso il seggio allestito al circolo culturale "Gaetano Salvemini" di corso Vittorio Emanuele, hanno espresso la propria preferenza 529 persone: numeri inferiori rispetto alle vicine Palo del Colle (687), Modugno (688), Terlizzi (809), Grumo Appula (587) e Molfetta (1202). Risultato molto deludente per la sezione locale del Pd, lontana dal dato di quattro anni fa con 1.698 votanti: si tratta, dunque, di un calo di oltre mille unità.
«Il dato dell'affluenza a Bitonto è grossomodo in linea con quello regionale e nazionale. Di certo non fa piacere dover commentare un calo, benché fosse ampiamente prevedibile - ha dichiarato il segretario del Pd Bitonto Francesco Brandi a BitontoViva -. Per quanto concerne lo strumento delle primarie, questa votazione potrebbe essere utilizzata come campanello d'allarme circa l'attendibilità di questo tipo di consultazioni».
A Bitonto vince Bonaccini con 288 preferenze. Si ferma a 231 la deputata Schlein, mentre dieci sono le schede nulle. Un distacco piuttosto irrisorio quello tra i due candidati, con il presidente dell'Emilia-Romagna che supera il suo ex braccio destro in Regione di pochi punti percentuali. «Mi è sembrato che i giovani e l'elettorato del partito poco incline all'inquadramento istituzionale e alle figure di governo abbiano preferito la Schlein - ha commentato Brandi -. In ogni caso, mi fa piacere che sia una vittoria non dilagante perché penso il partito abbia bisogno delle risorse di entrambi i candidati».
Nella mattinata di ieri si è recato alle urne anche il sindaco Francesco Paolo Ricci, che ha voluto esprimere la propria preferenza pur non essendo un tesserato del Pd. «Le primarie rappresentano, in questo momento storico, uno strumento di partecipazione democratica per un centrosinistra che aspira a indicare un'agenda politica riformista e progressista per il nostro Paese e che deve uscire dalle risacche stagnanti in cui si ritrova», ha spiegato il primo cittadino di Bitonto.