Attualità
Esproprio posteggi mercati settimanali: gli ambulanti di Bitonto in protesta davanti alla Regione
Con loro anche i colleghi di Bisceglie, Andria, Ruvo e Francavilla e il consigliere regionale Damascelli (FI)
Bitonto - mercoledì 25 ottobre 2017
16.04
Venditori ambulanti bitontini in protesta, insieme ai colleghi provenienti da quasi tutta la Puglia, ieri davanti al palazzo della Regione in via Capruzzi, a Bari. A chiamarli a raccolta CasAmbulanti, associazione di categoria da anni in campo contro la cosiddetta Direttiva Bolkestein che vorrebbe mettere a gara i posteggi che gli ambulanti occupano in virtù dell'acquisto di rami d'azienda regolarmente pagati ed ottenuti con atti notarili o in cessione ereditaria o per successione dai propri genitori.
«Questa consapevolezza – spiegano gli ambulanti - oggi coinvolge anche tutti coloro che hanno creduto alle tantissime falsità divulgate in questi anni da parte di coloro che caldeggiavano gli espropri a favore delle multinazionali e della grande distribuzione, spinti dalla bramosia di accaparrarsi la gestione di quelle aree che oggi sono pubbliche ed occupate legittimamente dagli ambulanti italiani i quali traggono da questo unico lavoro sostentamento per le proprie famiglie».
Nel mirino dei 20mila ambulanti pugliessi il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che in un suo intervento su RaiUno a Porta a Porta, avrebbe affermato di voler difendere la categoria. «Ora la Categoria vuole incontrarlo per concordare la linea di "difesa" - minacciano gli ambulanti - anche il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nei suoi numerosi incontri avuti con i rappresentanti di dette Associazioni, come il rappresentante sindacale UNIBAT e CasAmbulanti Italia, Savino Montaruli, ha riferito di voler tenere fuori dalle gare quelle concessioni che rappresentano sostentamento familiare e che sono la base del valore dei mercati. Anche col Ministro Calenda si è in attesa di un incontro al Mi.S.E., già richiesto, che si terrà nei prossimi giorni».
«A parole sono tutti dalla parte della difesa del lavoro e degli ambulanti – ha detto il presidente nazionale CasAmbulanti Italia, Donato Gala - ma ora servono atti concreti. Noi abbiamo le idee chiare, chiarissime e non siamo influenzati da alcuna forma di condizionamento esterno quindi porteremo sul tavolo del confronto con il Governatore Emiliano richieste precise ed operative per salvare un'intera categoria dallo sfacelo e da un punto di non ritorno».
Insieme al Presidente Gala e alle delegazioni di Francavilla Fontana, Bisceglie, Andria e Ruvo di Puglia, accanto agli ambulanti bitontini c'era anche il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
«Questa mattina ho incontrato gli operatori del commercio ambulante – ha spiegato il forzista - che pagano ancora le nefaste conseguenze della direttiva UE Bolkestein. Successivamente abbiamo promosso un incontro con l'assessore regionale allo sviluppo economico Mazzarano per sostenere la richiesta formulata dalla categoria, affinché sia modificata la deliberazione della giunta regionale n. 714 del 16 maggio 2017 e si provveda alla sospensione di tutte le procedure attivate per la messa a bando dei posteggi nei mercati. Adesso attendiamo che il governo regionale provveda alla immediata approvazione di una nuova deliberazione che accolga le legittime richieste dei commercianti ambulanti. I tempi sono molto ristretti – ammette Damascelli - ma è un atto necessario per dare ossigeno a piccole realtà commerciali sulle quali, però, molto spesso si fonda il sostentamento di interi nuclei familiari".
Nel frattempo la protesta continua e gli ambulanti minacciano di estenderla a tutti i 200mila colleghi italiani e all'indotto di personale che generano che sfiora il milione di persone.
«Questa consapevolezza – spiegano gli ambulanti - oggi coinvolge anche tutti coloro che hanno creduto alle tantissime falsità divulgate in questi anni da parte di coloro che caldeggiavano gli espropri a favore delle multinazionali e della grande distribuzione, spinti dalla bramosia di accaparrarsi la gestione di quelle aree che oggi sono pubbliche ed occupate legittimamente dagli ambulanti italiani i quali traggono da questo unico lavoro sostentamento per le proprie famiglie».
Nel mirino dei 20mila ambulanti pugliessi il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che in un suo intervento su RaiUno a Porta a Porta, avrebbe affermato di voler difendere la categoria. «Ora la Categoria vuole incontrarlo per concordare la linea di "difesa" - minacciano gli ambulanti - anche il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nei suoi numerosi incontri avuti con i rappresentanti di dette Associazioni, come il rappresentante sindacale UNIBAT e CasAmbulanti Italia, Savino Montaruli, ha riferito di voler tenere fuori dalle gare quelle concessioni che rappresentano sostentamento familiare e che sono la base del valore dei mercati. Anche col Ministro Calenda si è in attesa di un incontro al Mi.S.E., già richiesto, che si terrà nei prossimi giorni».
«A parole sono tutti dalla parte della difesa del lavoro e degli ambulanti – ha detto il presidente nazionale CasAmbulanti Italia, Donato Gala - ma ora servono atti concreti. Noi abbiamo le idee chiare, chiarissime e non siamo influenzati da alcuna forma di condizionamento esterno quindi porteremo sul tavolo del confronto con il Governatore Emiliano richieste precise ed operative per salvare un'intera categoria dallo sfacelo e da un punto di non ritorno».
Insieme al Presidente Gala e alle delegazioni di Francavilla Fontana, Bisceglie, Andria e Ruvo di Puglia, accanto agli ambulanti bitontini c'era anche il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
«Questa mattina ho incontrato gli operatori del commercio ambulante – ha spiegato il forzista - che pagano ancora le nefaste conseguenze della direttiva UE Bolkestein. Successivamente abbiamo promosso un incontro con l'assessore regionale allo sviluppo economico Mazzarano per sostenere la richiesta formulata dalla categoria, affinché sia modificata la deliberazione della giunta regionale n. 714 del 16 maggio 2017 e si provveda alla sospensione di tutte le procedure attivate per la messa a bando dei posteggi nei mercati. Adesso attendiamo che il governo regionale provveda alla immediata approvazione di una nuova deliberazione che accolga le legittime richieste dei commercianti ambulanti. I tempi sono molto ristretti – ammette Damascelli - ma è un atto necessario per dare ossigeno a piccole realtà commerciali sulle quali, però, molto spesso si fonda il sostentamento di interi nuclei familiari".
Nel frattempo la protesta continua e gli ambulanti minacciano di estenderla a tutti i 200mila colleghi italiani e all'indotto di personale che generano che sfiora il milione di persone.