Cronaca
Evade dai domiciliari scappando dal centro di cura di Bitonto in cui viveva: arrestato 38enne
I Carabinieri lo hanno bloccato in stazione mentre tentava di raggiungere Bari
Bitonto - martedì 9 ottobre 2018
11.16
Stava scontando la pena degli arresti domiciliari cui lo aveva condannato il giudice in una casa di cura e alloggio, all'interno della Fondazione Santi Medici, ma è fuggito dalla struttura per poi essere arrestato dai Carabinieri.
È accaduto domenica pomeriggio, a Bitonto, dove i militari sono dovuti intervenire per rintracciare un evaso di cui si erano perse le tracce. Allertati da una segnalazione, gli uomini agli ordini del maresciallo maggiore Giuseppe Salierno, si sono recati all'interno della struttura in cui alloggiava l'uomo, un 38enne di origini andriesi, per raccogliere la descrizione del fuggitivo e altri dettagli utili all'individuazione.
La sua fuga, però, è durata poco: nel giro di mezz'ora, infatti, i Carabinieri della locale Stazione lo hanno individuato nella vicina stazione ferroviaria poco prima di riuscire a salire su un treno che lo avrebbe condotto nel capoluogo, riuscendo così nell'impresa di far perdere le proprie tracce.
I militari, dopo le formalità di rito, lo hanno ricondotto nella casa alloggio della Fondazione Santi Medici, ancora in regime di arresti domiciliari, su ordine dell'Autorità Giudiziaria competente. Che per lui ha comunque previsto il processo per direttissima per evitare nuove fughe.
È accaduto domenica pomeriggio, a Bitonto, dove i militari sono dovuti intervenire per rintracciare un evaso di cui si erano perse le tracce. Allertati da una segnalazione, gli uomini agli ordini del maresciallo maggiore Giuseppe Salierno, si sono recati all'interno della struttura in cui alloggiava l'uomo, un 38enne di origini andriesi, per raccogliere la descrizione del fuggitivo e altri dettagli utili all'individuazione.
La sua fuga, però, è durata poco: nel giro di mezz'ora, infatti, i Carabinieri della locale Stazione lo hanno individuato nella vicina stazione ferroviaria poco prima di riuscire a salire su un treno che lo avrebbe condotto nel capoluogo, riuscendo così nell'impresa di far perdere le proprie tracce.
I militari, dopo le formalità di rito, lo hanno ricondotto nella casa alloggio della Fondazione Santi Medici, ancora in regime di arresti domiciliari, su ordine dell'Autorità Giudiziaria competente. Che per lui ha comunque previsto il processo per direttissima per evitare nuove fughe.