Politica
«Famelicamente TARI». Onda Civica Bitonto apre ad un confronto con cittadini ed imprese
Una nota del movimento per sottolineare alcune iniquità nelle scelte amministrative
Bitonto - lunedì 22 novembre 2021
«A Bitonto, non altrove, la TARI dal 2016 al 2021 è più che raddoppiata! A nulla è valso lo spirito del procedimento petitorio, davvero partecipato, che ha visto coinvolti oltre 750 cittadini residenti».
LE PROPOSTE NON ACCOLTE
Lo scrive in una nota il movimento Onda Civica, che sottolinea quanto le proposte avanzate agli amministratori siano state sistematicamente ignorate («riduzione del 50% delle spese generali indicate nel PEF; regolamentazione del cumulo giuridico delle sanzioni per omesso/parziale versamento TARI; regolamentazione delle ipotesi di crisi da sovraindebitamento; rinegoziazione in "melius" del contratto del servizio di raccolta e conferimento, come novato "sic et simpliciter" in favore di Sanb s.p.a. (a tal proposito è emerso come l'ex gestore ASV SPA realizzava sulla commessa bitontina 1 milione e cinquecentomila euro di utili, inopportuni e scriteriati per una società interamente partecipata da sole P.A.); parziale copertura strutturale dei costi del servizio, non già in maniera eccezionale (utilizzando, peraltro, con forti dubbi, fondi erariali già destinati per l'emergenza alimentare), rimodulando semplicemente il PEF, così da dar seguito alle "loro" promesse elettorali circa il potenziamento della raccolta differenziata; assestamenti di bilancio (da finanza generale) per coprire riduzioni della tariffa»). Il movimento apre quindi ad un confronto con cittadini, commercianti, artigiani ed imprenditori per far fronte comune e cercare di ottenere quanto negato da scelte amministrative ritenute inique.
GLI INTERROGATIVI
Da Onda Civica Bitonto puntano il dito anche sulle diverse politiche del nuovo gestore: «Recitava la liquidanda A.S.V. s.p.a. - scrivono dal movimento -, nel proprio piano finanziario pluriennale del 2018 che: "In considerazione del livello di raccolta differenziata già consolidato e dell'imminente introduzione del nuovo sistema di raccolta porta a porta, che doveva essere varato entro la fine del 2019, l'Amministrazione del Comune di Bitonto fissava l'avvicinamento al target del 40,00% in funzione di quando (?) entrerà in operatività il sistema della raccolta porta a porta che darà un fortissimo contributo a tale variazione.
Come mai - è l'interrogativo -, ora che la subentrata Sanb s.p.a. non ha da remunerare capitali privati, ci si ostina a mantenere quei costi del servizio pur sapendo che per mera continuità a quei costi la SANB genererà utili?
Il gestore odierno deputato alla predisposizione del PEF 2021 (Sanb Spa) come mai non ha fatto emergere all'ARERA che a quei costi come indicati nei PEF precedenti la stessa ASV realizzava l'indicato utile d'esercizio?».
L'AFFONDO CONTRO L'AMMINISTRAZIONE
«A noi resta solo una gestione e conduzione della 'nettezza urbana' ammantata dal mistero e dal favore delle tenebre, considerando che si paga troppo per ricevere un servizio che è sotto gli occhi di tutti i cittadini - affonda il colpo Onda Civica -. Altre Amministrazioni locali proprio nel 2020 (ad esempio comune di Livorno), con copertura dalla finanza generale, non già da fondi nazionali destinati all'emergenza alimentare, hanno finanziato con una manovra di assestamento al bilancio la riduzione TARI 2020 in favore delle utenze domestiche nella misura del 10%.
Invero, il fallimento politico - è la netta posizione - di tutta la maggioranza consiliare, tanto granitica quanto insensibile alle istanze dei cittadini, appare in tutto il suo splendore nel momento in cui, non solo non riesce a finanziare in maniera diffusa e strutturale le riduzioni TARI, ma giunge a dirottare risorse erariali già destinate all'emergenza alimentare per tentare goffamente di camuffare il deliberato aumento delle tariffe di pertinenza del 2021.
Del resto - insistono da Onda Civica -, quantomeno in mera propaganda elettorale, non pare che i consiglieri comunali di maggioranza siano stati eletti per raddoppiarci le tariffe! Quindi lo scollamento tra chi ci governa, tra i consiglieri comunali di maggioranza e le istanze dei cittadini appare "ictu oculi" e senza possibilità di appello!
Le conseguenze di questa amministrazione sono evidenti a tutti, tranne ai cortigiani.
Piuttosto che prolungare i festeggiamenti di Corte, si faccia un regalo di dignità, di moralità e di etica ai sudditi Bitontini», è la conclusione amara.
LE PROPOSTE NON ACCOLTE
Lo scrive in una nota il movimento Onda Civica, che sottolinea quanto le proposte avanzate agli amministratori siano state sistematicamente ignorate («riduzione del 50% delle spese generali indicate nel PEF; regolamentazione del cumulo giuridico delle sanzioni per omesso/parziale versamento TARI; regolamentazione delle ipotesi di crisi da sovraindebitamento; rinegoziazione in "melius" del contratto del servizio di raccolta e conferimento, come novato "sic et simpliciter" in favore di Sanb s.p.a. (a tal proposito è emerso come l'ex gestore ASV SPA realizzava sulla commessa bitontina 1 milione e cinquecentomila euro di utili, inopportuni e scriteriati per una società interamente partecipata da sole P.A.); parziale copertura strutturale dei costi del servizio, non già in maniera eccezionale (utilizzando, peraltro, con forti dubbi, fondi erariali già destinati per l'emergenza alimentare), rimodulando semplicemente il PEF, così da dar seguito alle "loro" promesse elettorali circa il potenziamento della raccolta differenziata; assestamenti di bilancio (da finanza generale) per coprire riduzioni della tariffa»). Il movimento apre quindi ad un confronto con cittadini, commercianti, artigiani ed imprenditori per far fronte comune e cercare di ottenere quanto negato da scelte amministrative ritenute inique.
GLI INTERROGATIVI
Da Onda Civica Bitonto puntano il dito anche sulle diverse politiche del nuovo gestore: «Recitava la liquidanda A.S.V. s.p.a. - scrivono dal movimento -, nel proprio piano finanziario pluriennale del 2018 che: "In considerazione del livello di raccolta differenziata già consolidato e dell'imminente introduzione del nuovo sistema di raccolta porta a porta, che doveva essere varato entro la fine del 2019, l'Amministrazione del Comune di Bitonto fissava l'avvicinamento al target del 40,00% in funzione di quando (?) entrerà in operatività il sistema della raccolta porta a porta che darà un fortissimo contributo a tale variazione.
Come mai - è l'interrogativo -, ora che la subentrata Sanb s.p.a. non ha da remunerare capitali privati, ci si ostina a mantenere quei costi del servizio pur sapendo che per mera continuità a quei costi la SANB genererà utili?
Il gestore odierno deputato alla predisposizione del PEF 2021 (Sanb Spa) come mai non ha fatto emergere all'ARERA che a quei costi come indicati nei PEF precedenti la stessa ASV realizzava l'indicato utile d'esercizio?».
L'AFFONDO CONTRO L'AMMINISTRAZIONE
«A noi resta solo una gestione e conduzione della 'nettezza urbana' ammantata dal mistero e dal favore delle tenebre, considerando che si paga troppo per ricevere un servizio che è sotto gli occhi di tutti i cittadini - affonda il colpo Onda Civica -. Altre Amministrazioni locali proprio nel 2020 (ad esempio comune di Livorno), con copertura dalla finanza generale, non già da fondi nazionali destinati all'emergenza alimentare, hanno finanziato con una manovra di assestamento al bilancio la riduzione TARI 2020 in favore delle utenze domestiche nella misura del 10%.
Invero, il fallimento politico - è la netta posizione - di tutta la maggioranza consiliare, tanto granitica quanto insensibile alle istanze dei cittadini, appare in tutto il suo splendore nel momento in cui, non solo non riesce a finanziare in maniera diffusa e strutturale le riduzioni TARI, ma giunge a dirottare risorse erariali già destinate all'emergenza alimentare per tentare goffamente di camuffare il deliberato aumento delle tariffe di pertinenza del 2021.
Del resto - insistono da Onda Civica -, quantomeno in mera propaganda elettorale, non pare che i consiglieri comunali di maggioranza siano stati eletti per raddoppiarci le tariffe! Quindi lo scollamento tra chi ci governa, tra i consiglieri comunali di maggioranza e le istanze dei cittadini appare "ictu oculi" e senza possibilità di appello!
Le conseguenze di questa amministrazione sono evidenti a tutti, tranne ai cortigiani.
Piuttosto che prolungare i festeggiamenti di Corte, si faccia un regalo di dignità, di moralità e di etica ai sudditi Bitontini», è la conclusione amara.