
Cultura, Eventi e Spettacolo
Farella a Bari per l’evento “Il silenzio non è degli innocenti. Il caso di Michele Fazio”
Organizzato da Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e Associazione studentesca UniVerso
Bitonto - martedì 1 aprile 2025
12.05 Comunicato Stampa
L'assessore alla Pubblica istruzione e Politiche giovanili, Christian Farella, ha rappresentato l'Amministrazione comunale di Bitonto all'evento "Il silenzio non è degli innocenti. Il caso di Michele Fazio", organizzato nel pomeriggio a Bari dall'Università "Aldo Moro" e dall'Associazione studentesca UniVerso nell'Aula Starace del Dipartimento di Scienze Politiche.
L'incontro ha registrato la significativa presenza di Pinuccio e Lella Fazio, i genitori di Michele che il 12 luglio 2001, ad appena 16 anni, fu ferito mortalmente nel borgo antico di Bari da alcuni proiettili esplosi da esponenti del clan Capriati diretti a rivali del clan avversario degli Strisciuglio.
Con loro, tra gli altri, anche Desirée Digeronimo, PM della Procura di Bari, e Luigi Liguori, ex Questore e capo della squadra mobile di Bari, ai quali si deve l'arresto dei colpevoli dell'omicidio di Michele Fazio.
«Era importante per noi – ha dichiarato l'assessore Farella – testimoniare la vicinanza alla famiglia Fazio della comunità bitontina, che condivide il dolore per l'omicidio di Anna Rosa Tarantino, avvenuto nel cuore del centro storico della città in circostanze analoghe. I genitori di Michele, di recente graditi ospiti della rassegna "Legalità in azione: costruire il futuro insieme" da noi organizzata insieme alle associazioni Avviso Pubblico e Libera, meritano affetto, rispetto e ammirazione, per aver saputo trasformare l'infinito dolore provocato da un'immane tragedia in costante e quotidiano impegno contro omertà, violenza e illegalità, promuovendo, soprattutto tra i giovani, la giustizia sociale, la cultura della legalità e i valori della pace».
L'incontro ha registrato la significativa presenza di Pinuccio e Lella Fazio, i genitori di Michele che il 12 luglio 2001, ad appena 16 anni, fu ferito mortalmente nel borgo antico di Bari da alcuni proiettili esplosi da esponenti del clan Capriati diretti a rivali del clan avversario degli Strisciuglio.
Con loro, tra gli altri, anche Desirée Digeronimo, PM della Procura di Bari, e Luigi Liguori, ex Questore e capo della squadra mobile di Bari, ai quali si deve l'arresto dei colpevoli dell'omicidio di Michele Fazio.
«Era importante per noi – ha dichiarato l'assessore Farella – testimoniare la vicinanza alla famiglia Fazio della comunità bitontina, che condivide il dolore per l'omicidio di Anna Rosa Tarantino, avvenuto nel cuore del centro storico della città in circostanze analoghe. I genitori di Michele, di recente graditi ospiti della rassegna "Legalità in azione: costruire il futuro insieme" da noi organizzata insieme alle associazioni Avviso Pubblico e Libera, meritano affetto, rispetto e ammirazione, per aver saputo trasformare l'infinito dolore provocato da un'immane tragedia in costante e quotidiano impegno contro omertà, violenza e illegalità, promuovendo, soprattutto tra i giovani, la giustizia sociale, la cultura della legalità e i valori della pace».