Politica
Francesco Brandi scrive al Prefetto di Bari: servono più controlli
«Non lasciate soli i dirigenti e gli attivisti politici, gli amministratori locali, i consiglieri, gli assessori, i sindaci»
Bitonto - lunedì 5 luglio 2021
9.20
Moltissime le notizie di episodi di inciviltà e teppismo rimbalzate sui quotidiani locali di diverse cittadine della provincia di Bari e della Regione Puglia, compresa Bitonto, scatenatisi in seguito alla vittoria della nazionale di calcio di venerdì 2 luglio scorso. Francesco Brandi, Segretario di Circolo del Partito Democratico ha scritto al prefetto di Bari Antonia Bellomo, per domandare aiuti concreti e combattere questi fenomeni.
«Li hanno chiamati festeggiamenti. Il fatto è che questi episodi non costituiscono per noi un'eccezione, una specie di carnevale, quando poi tutto ritorna normale. Per noi la battaglia contro il teppismo, la prevaricazione, la ribalderia, l'arroganza dei violenti, è un'impresa quotidiana. Un'impresa passeggiare per le vie della città senza essere travolti da bici e monopattini (elettrici e non) in corsa contromano, sui marciapiedi, come sulle piazze. Prendere un po' d'aria in Villa Comunale, senza essere oltraggiati o molestati da bande di microcriminali. Goderci il centro storico tra i più grandi e belli d'Italia, rivitalizzato da vent'anni di politiche virtuose, senza esser costretti a condividere lo spazio con la filiera dello spaccio e del consumo di stupefacenti, che quel territorio presidia» ha dichiarato Brandi esortando il prefetto a «non lasciare soli i dirigenti e gli attivisti politici, gli amministratori locali, i consiglieri, gli assessori, i sindaci. Davvero, senza poteri di azione, con l'enorme responsabilità di rappresentare lo Stato di diritto, quando non le più semplici regole del quieto vivere, resistere dinanzi alla deriva dei buoni costumi sta diventando impossibile!»
La richiesta è quella che vengano destinate delle Forza supplementari di polizia e di controllo del territorio ai Sindaci della città Metropolitana «a supporto dell'attuale dotazione organica, per ripristinare il rispetto delle norme di civile convivenza, per ridare aria alla democrazia, alla libertà degli uomini onesti, per attuare una vera ripresa e resilienza, dopo la tragedia del Covid. Lo chiediamo alle autorità di pubblica sicurezza, ai parlamentari, ai dirigenti politici nazionali, agli uomini e alle donne di buona volontà che incarnano col proprio servizio le Istituzioni Repubblicane del nostro Paese» ha concluso.
«Li hanno chiamati festeggiamenti. Il fatto è che questi episodi non costituiscono per noi un'eccezione, una specie di carnevale, quando poi tutto ritorna normale. Per noi la battaglia contro il teppismo, la prevaricazione, la ribalderia, l'arroganza dei violenti, è un'impresa quotidiana. Un'impresa passeggiare per le vie della città senza essere travolti da bici e monopattini (elettrici e non) in corsa contromano, sui marciapiedi, come sulle piazze. Prendere un po' d'aria in Villa Comunale, senza essere oltraggiati o molestati da bande di microcriminali. Goderci il centro storico tra i più grandi e belli d'Italia, rivitalizzato da vent'anni di politiche virtuose, senza esser costretti a condividere lo spazio con la filiera dello spaccio e del consumo di stupefacenti, che quel territorio presidia» ha dichiarato Brandi esortando il prefetto a «non lasciare soli i dirigenti e gli attivisti politici, gli amministratori locali, i consiglieri, gli assessori, i sindaci. Davvero, senza poteri di azione, con l'enorme responsabilità di rappresentare lo Stato di diritto, quando non le più semplici regole del quieto vivere, resistere dinanzi alla deriva dei buoni costumi sta diventando impossibile!»
La richiesta è quella che vengano destinate delle Forza supplementari di polizia e di controllo del territorio ai Sindaci della città Metropolitana «a supporto dell'attuale dotazione organica, per ripristinare il rispetto delle norme di civile convivenza, per ridare aria alla democrazia, alla libertà degli uomini onesti, per attuare una vera ripresa e resilienza, dopo la tragedia del Covid. Lo chiediamo alle autorità di pubblica sicurezza, ai parlamentari, ai dirigenti politici nazionali, agli uomini e alle donne di buona volontà che incarnano col proprio servizio le Istituzioni Repubblicane del nostro Paese» ha concluso.