Attualità
Fu ucciso dalle Brigate Rosse: Bitonto ricorda il poliziotto Michele Tatulli
Scoperto, alla presenza delle massime autorità, un monumento commemorativo nell'atrio del Commissariato
Bitonto - mercoledì 8 gennaio 2020
16.06
Sono passati 40 anni dalla scomparsa di Michele Tatulli, bitontino, guardia del disciolto Corpo delle Guardie di P.S., Vittima del Dovere, medaglia d'Oro al Merito Civile, trucidato a Milano l'8 gennaio 1980 in un attentato rivendicato dalle Brigate Rosse, mentre prestava servizio di vigilanza insieme a due colleghi.
Nel 2004 gli è stata conferita la medaglia d'Oro al Merito Civile In quanto «Componente di una pattuglia automontata - si legge nella motivazione - in servizio di vigilanza a scuole e fabbriche, veniva mortalmente raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco esplosigli contro da un gruppo di terroristi in un vile e proditorio agguato. Nobile esempio di elette virtù civiche ed altro senso del dovere».
Oggi, in occasione dell'anniversario, alla presenza del vice capo della Polizia di Stato con funzioni vicarie, Antonio De Iesu, già questore di Bari dal 2014 al 2016, delle massime autorità istituzionali, locali, civili, religiose e militari e dei familiari della vittima, è stata scoperta una stele, installata nell'atrio del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bitonto, con l'incisione di una targa commemorativa che ricorda il suo sacrificio. Successivamente, presso il teatro comunale Traetta di Bitonto si è svolto un incontro alla presenza di ben 126 alunni delle scuole secondarie di secondo grado invitati dal Comune di Bitonto, durante il quale è stata ricordata la figura di Michele Tatulli, ucciso a 24 anni, mentre era in servizio di perlustrazione, in borghese con un'auto civetta, estendendo la riflessione al contesto storico nel quale è maturato l'attentato di cui è stato vittima.
Incontro impreziosito dalla proiezione di un filmato sull'attentato che l'ha visto vittima, sugli "Anni di piombo", e dall'intervento dell'arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci, del procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, Francesco Giannella, del sindaco Michele Abbaticchio, e di diversi rappresentanti delle forze dell'ordine, tra cui il questore di Bari, Giuseppe Bisogno, il prefetto di Bari, Antonella Bellomo e il dirigente della Digos, Michele De Tullio.
Nato a Bitonto il 28 agosto 1955, Michele Tatulli era stato assunto nell'Amministrazione della P.S. nel settembre 1974 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi Agenti di Trieste, era stato assegnato al Reparto Celere di Milano prima e, successivamente, alla Questura di Milano, Commissariato di Porta Ticinese.
Impegnato in un servizio di perlustrazione nella zona sud della città a bordo di auto civetta, veniva speronato da una Fiat 128 bianca, i cui occupanti sparavano a lui e agli due colleghi di pattuglia, uccidendoli. L'episodio fu rivendicato dalle Brigate Rosse, con centinaia di volantini, firmati Colonna Walter Alasia.
Nel successivo processo gli autori dell'attentato furono individuati in Nicolò De Maria (alla guida della Fiat 128) oltre a Barbara Balzerani, Mario Moretti e Nicola Giannicola, esecutori materiali.
Nel 2004 gli è stata conferita la medaglia d'Oro al Merito Civile In quanto «Componente di una pattuglia automontata - si legge nella motivazione - in servizio di vigilanza a scuole e fabbriche, veniva mortalmente raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco esplosigli contro da un gruppo di terroristi in un vile e proditorio agguato. Nobile esempio di elette virtù civiche ed altro senso del dovere».
Oggi, in occasione dell'anniversario, alla presenza del vice capo della Polizia di Stato con funzioni vicarie, Antonio De Iesu, già questore di Bari dal 2014 al 2016, delle massime autorità istituzionali, locali, civili, religiose e militari e dei familiari della vittima, è stata scoperta una stele, installata nell'atrio del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bitonto, con l'incisione di una targa commemorativa che ricorda il suo sacrificio. Successivamente, presso il teatro comunale Traetta di Bitonto si è svolto un incontro alla presenza di ben 126 alunni delle scuole secondarie di secondo grado invitati dal Comune di Bitonto, durante il quale è stata ricordata la figura di Michele Tatulli, ucciso a 24 anni, mentre era in servizio di perlustrazione, in borghese con un'auto civetta, estendendo la riflessione al contesto storico nel quale è maturato l'attentato di cui è stato vittima.
Incontro impreziosito dalla proiezione di un filmato sull'attentato che l'ha visto vittima, sugli "Anni di piombo", e dall'intervento dell'arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci, del procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, Francesco Giannella, del sindaco Michele Abbaticchio, e di diversi rappresentanti delle forze dell'ordine, tra cui il questore di Bari, Giuseppe Bisogno, il prefetto di Bari, Antonella Bellomo e il dirigente della Digos, Michele De Tullio.
La biografia di Michele Tatulli
Nato a Bitonto il 28 agosto 1955, Michele Tatulli era stato assunto nell'Amministrazione della P.S. nel settembre 1974 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi Agenti di Trieste, era stato assegnato al Reparto Celere di Milano prima e, successivamente, alla Questura di Milano, Commissariato di Porta Ticinese.
Impegnato in un servizio di perlustrazione nella zona sud della città a bordo di auto civetta, veniva speronato da una Fiat 128 bianca, i cui occupanti sparavano a lui e agli due colleghi di pattuglia, uccidendoli. L'episodio fu rivendicato dalle Brigate Rosse, con centinaia di volantini, firmati Colonna Walter Alasia.
Nel successivo processo gli autori dell'attentato furono individuati in Nicolò De Maria (alla guida della Fiat 128) oltre a Barbara Balzerani, Mario Moretti e Nicola Giannicola, esecutori materiali.