Cronaca
Fuggono in scooter e seminano il panico. Arrestati dai Carabinieri
Un 18enne ed un 19enne, fermati dopo aver tentato di investire i militari, sono stati posti ai domiciliari
Bitonto - sabato 20 ottobre 2018
10.02
Hanno seminato il panico in città. Inseguiti dai Carabinieri su un Honda SH300, sono stati alla fine bloccati e arrestati perché ritenuti responsabili, in concorso, di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Si tratta di G.F. e E.F., 19 anni il primo, 18 il secondo, entrambi del posto e volti noti alle forze dell'ordine a causa dei loro precedenti penali, nonostante la giovane età. L'inseguimento concitato e incredibile tra piazze, attività commerciali e pedoni, con il rischio di investire qualcuno, è avvenuto sabato sera, quando i militari della locale Stazione si sono accorti di un vero e proprio pirata della strada.
I due giovani, le prime infrazioni le hanno commesse in piazza Marconi. In sella allo scooter (col passeggero che ha più volte tentato di occultare la targa del mezzo a due ruote, ndr) sono transitati proprio davanti ai militari, in servizio in abiti civili. Incurante dell'alt, il conducente ha accelerato e si è diretto verso la rotatoria di piazza Marconi, mentre i Carabinieri si sono messi al suo inseguimento.
Ed è proprio nei pressi della rotatoria che il 19enne alla guida ha dovuto fermarsi. Ha tentato un ultimo colpo di coda cercando di forzare il blocco e tentando di investire i militari. Ma ormai, assieme al 18enne, era braccato e i Carabinieri nonostante la strenua resistenza al fermo da parte di entrambi, li hanno bloccati e portati a miti consigli, prima di trasportarli negli uffici della locale Stazione.
Uno dei due militari è stato curato dal personale del Servizio 118 avendo riportato un trauma contusivo alla mano e al ginocchio, mentre i due giovani, G.F. e E.F., rispettivamente di 19 e 18 anni, sono stati ammanettati dagli uomini del maresciallo maggiore Giuseppe Salierno. Per loro, infatti, è scattato l'arresto in flagranza perché ritenuti responsabili, in concorso, di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Sentito il pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bari, i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le loro rispettive dimore, mentre l'Honda SH300 è stato sequestrato.
Si tratta di G.F. e E.F., 19 anni il primo, 18 il secondo, entrambi del posto e volti noti alle forze dell'ordine a causa dei loro precedenti penali, nonostante la giovane età. L'inseguimento concitato e incredibile tra piazze, attività commerciali e pedoni, con il rischio di investire qualcuno, è avvenuto sabato sera, quando i militari della locale Stazione si sono accorti di un vero e proprio pirata della strada.
I due giovani, le prime infrazioni le hanno commesse in piazza Marconi. In sella allo scooter (col passeggero che ha più volte tentato di occultare la targa del mezzo a due ruote, ndr) sono transitati proprio davanti ai militari, in servizio in abiti civili. Incurante dell'alt, il conducente ha accelerato e si è diretto verso la rotatoria di piazza Marconi, mentre i Carabinieri si sono messi al suo inseguimento.
Ed è proprio nei pressi della rotatoria che il 19enne alla guida ha dovuto fermarsi. Ha tentato un ultimo colpo di coda cercando di forzare il blocco e tentando di investire i militari. Ma ormai, assieme al 18enne, era braccato e i Carabinieri nonostante la strenua resistenza al fermo da parte di entrambi, li hanno bloccati e portati a miti consigli, prima di trasportarli negli uffici della locale Stazione.
Uno dei due militari è stato curato dal personale del Servizio 118 avendo riportato un trauma contusivo alla mano e al ginocchio, mentre i due giovani, G.F. e E.F., rispettivamente di 19 e 18 anni, sono stati ammanettati dagli uomini del maresciallo maggiore Giuseppe Salierno. Per loro, infatti, è scattato l'arresto in flagranza perché ritenuti responsabili, in concorso, di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Sentito il pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bari, i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le loro rispettive dimore, mentre l'Honda SH300 è stato sequestrato.