Cronaca
Furto al Bitonto c5 femminile, la solidarietà di Damascelli e Rossiello
Anche il primo cittadino Ricci era intervenuto sulla vicenda
Bitonto - martedì 10 dicembre 2024
L'opinione pubblica bitontina è rimasta scossa dal furto perpetrato ai danni del Bitonto Calcio a 5 femminile in quel di San Donato Milanese domenica 8 dicembre. Nella periferia del capoluogo meneghino, le neroverdi avrebbero dovuto affrontare la squadra del Kick Off. Ma ai loro danni è stato consumato il furto di tutto il materiale di gara dal Van parcheggiato che le aveva condotte a San Donato.
I borsoni sono stati poi ritrovati vuoti. Spariti documenti, attrezzature, divise. Tutto. Una beffa riportata su scala nazionale.
La solidarietà espressa nelle scorse ore dal sindaco Francesco Paolo Ricci, era stata preceduta anche da esponenti autorevoli della minoranza in Consiglio comunale:
«Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla squadra femminile di Calcio a 5 di Bitonto - aveva scritto Domenico Damascelli -, vittima di un vergognoso furto mentre si trovava a Milano per disputare una importante partita di Serie A contro il Kick Off. Questo vile gesto, che ha privato le atlete di tutto l'equipaggiamento sportivo necessario, le ha costrette a rinunciare alla partita e a rientrare in Puglia senza poter scendere in campo. Condanniamo fermamente questo atto meschino - aveva rimarcato il leader delle opposizioni -, che rappresenta un'offesa non solo allo sport, ma ai valori di lealtà e rispetto che esso incarna. Speriamo che i responsabili vengano presto assicurati alla giustizia e che possano esserci provvedimenti concreti per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.
Forza ragazze, continuate a lottare con il cuore e l'orgoglio che vi contraddistinguono: lo sport e la comunità sono al vostro fianco!».
Sulla sua lunghezza d'onda anche Carmela Rossiello di Fratelli d'Italia, preside, pedagoga, vicina al mondo giovanile ed alle ragazze in neroverde, di cui è molto tifosa: «Quella che doveva essere una bella giornata di sport si è trasformata in un evento disdicevole come i tanti che ormai accadono nella nostra bella Italia, dove per colpa di questi delinquenti la vita, nella sua quotidianità, è diventata difficile. Ciononostante - aveva scritto sui canali social a poche ore dall'accaduto - sono sempre fiduciosa che le cose miglioreranno a vantaggio della nostra collettività. Esprimo piena solidarietà alle nostre ragazze che hanno vissuto un bruttissimo momento e al Presidente Silvano Intini, la cui pura passione non deve essere scalfita da questo increscioso episodio. Forza leonesse , forza Presidente!».
La beffa dei borsoni ritrovati vuoti è l'ennesima beffa per una società che ci mette impegno e sacrificio quotidiano, da anni ormai ai vertici europei e nazionali, abituata all'esilio forzato per mancanza di strutture idonee a Bitonto, vanto di una città ma senza una casa. Ora anche questo brutto episodio, che ha sì rafforzato ulteriormente il gruppo, ma che è sembrato emblematico del degrado che ormai da anni vive la periferia milanese, una città sempre più preda di bande organizzate. E Bitonto, spesso additata come capitale del furto d'auto (non a torto) oggi giustamente s'indigna: un gesto vile contro le ragazze del calcio a 5 è un po' come se fosse stato fatto a ciascun bitontino onesto.
I borsoni sono stati poi ritrovati vuoti. Spariti documenti, attrezzature, divise. Tutto. Una beffa riportata su scala nazionale.
La solidarietà espressa nelle scorse ore dal sindaco Francesco Paolo Ricci, era stata preceduta anche da esponenti autorevoli della minoranza in Consiglio comunale:
«Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla squadra femminile di Calcio a 5 di Bitonto - aveva scritto Domenico Damascelli -, vittima di un vergognoso furto mentre si trovava a Milano per disputare una importante partita di Serie A contro il Kick Off. Questo vile gesto, che ha privato le atlete di tutto l'equipaggiamento sportivo necessario, le ha costrette a rinunciare alla partita e a rientrare in Puglia senza poter scendere in campo. Condanniamo fermamente questo atto meschino - aveva rimarcato il leader delle opposizioni -, che rappresenta un'offesa non solo allo sport, ma ai valori di lealtà e rispetto che esso incarna. Speriamo che i responsabili vengano presto assicurati alla giustizia e che possano esserci provvedimenti concreti per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.
Forza ragazze, continuate a lottare con il cuore e l'orgoglio che vi contraddistinguono: lo sport e la comunità sono al vostro fianco!».
Sulla sua lunghezza d'onda anche Carmela Rossiello di Fratelli d'Italia, preside, pedagoga, vicina al mondo giovanile ed alle ragazze in neroverde, di cui è molto tifosa: «Quella che doveva essere una bella giornata di sport si è trasformata in un evento disdicevole come i tanti che ormai accadono nella nostra bella Italia, dove per colpa di questi delinquenti la vita, nella sua quotidianità, è diventata difficile. Ciononostante - aveva scritto sui canali social a poche ore dall'accaduto - sono sempre fiduciosa che le cose miglioreranno a vantaggio della nostra collettività. Esprimo piena solidarietà alle nostre ragazze che hanno vissuto un bruttissimo momento e al Presidente Silvano Intini, la cui pura passione non deve essere scalfita da questo increscioso episodio. Forza leonesse , forza Presidente!».
La beffa dei borsoni ritrovati vuoti è l'ennesima beffa per una società che ci mette impegno e sacrificio quotidiano, da anni ormai ai vertici europei e nazionali, abituata all'esilio forzato per mancanza di strutture idonee a Bitonto, vanto di una città ma senza una casa. Ora anche questo brutto episodio, che ha sì rafforzato ulteriormente il gruppo, ma che è sembrato emblematico del degrado che ormai da anni vive la periferia milanese, una città sempre più preda di bande organizzate. E Bitonto, spesso additata come capitale del furto d'auto (non a torto) oggi giustamente s'indigna: un gesto vile contro le ragazze del calcio a 5 è un po' come se fosse stato fatto a ciascun bitontino onesto.