Attualità
Gasolio agricolo, Cia Puglia: «Intervenga l’Antitrust»
A luglio scorso il costo del gasolio agricolo per le imprese ha toccato quota 1,50 euro
Bitonto - domenica 4 settembre 2022
13.08 Comunicato Stampa
Scende il prezzo al barile, ma non accenna a diminuire quello in distribuzione: a luglio, il costo del gasolio agricolo per le imprese del comparto ha toccato quota 1,50 euro al litro, ad agosto era sceso di pochi centesimi, tuttavia ad oggi continua ad attestarsi attorno a 1,35-1,40 euro al litro. Esattamente il doppio di qualche mese fa, addirittura il triplo rispetto all'inizio del conflitto russo-ucraino.
Tutto questo accade nonostante, negli ultimi giorni, le quotazioni al barile abbiano fatto segnare un calo, seppure lieve. «Ci chiediamo perché non intervenga l'antitrust», commenta CIA Puglia attraverso una nota ufficiale. «Siamo in un contesto di economia di guerra. La verità è che il costo delle sanzioni all'aggressore russo lo stanno pagando le imprese e i cittadini. Sembrerà una provocazione, ma se la guerra durerà ancora a lungo, come annunciano gli esperti, occorrono misure drastiche come la nazionalizzazione delle grandi imprese energetiche».
«Siamo molto preoccupati. Le vendemmie e la raccolta settembrina di ortaggi, frutta e legumi sarà affrontata dagli imprenditori agricoli in condizioni di estrema difficoltà. La situazione è davvero critica, anche perché a fronte di un'emergenza economica che va peggiorando di giorno in giorno, ci aspettano ancora tre settimane di campagna elettorale e poi chissà quanto altro tempo occorrerà per avere un governo nella pienezza dei poteri, in grado di fare scelte capaci di incidere», prosegue CIA Puglia.
Secondo quanto riporta la sezione pugliese della Confederazione Italiana Agricoltori, le maggiori criticità, in questo momento, riguardano l'avvio delle vendemmie e il prezzo accordato alle imprese agricole per l'uva da vino. I produttori sono comprensibilmente preoccupati. Quello che temono è che a danno delle loro aziende si profili una nuova miserevole speculazione.
Non è poi così lontana, inoltre, la campagna olivicola, con una stagione che si annuncia già da molto difficoltosa non solo per i costi energetici e quelli delle materie prime, ma anche per le rese che saranno inferiori rispetto alla scorsa annata.
Tutto questo accade nonostante, negli ultimi giorni, le quotazioni al barile abbiano fatto segnare un calo, seppure lieve. «Ci chiediamo perché non intervenga l'antitrust», commenta CIA Puglia attraverso una nota ufficiale. «Siamo in un contesto di economia di guerra. La verità è che il costo delle sanzioni all'aggressore russo lo stanno pagando le imprese e i cittadini. Sembrerà una provocazione, ma se la guerra durerà ancora a lungo, come annunciano gli esperti, occorrono misure drastiche come la nazionalizzazione delle grandi imprese energetiche».
«Siamo molto preoccupati. Le vendemmie e la raccolta settembrina di ortaggi, frutta e legumi sarà affrontata dagli imprenditori agricoli in condizioni di estrema difficoltà. La situazione è davvero critica, anche perché a fronte di un'emergenza economica che va peggiorando di giorno in giorno, ci aspettano ancora tre settimane di campagna elettorale e poi chissà quanto altro tempo occorrerà per avere un governo nella pienezza dei poteri, in grado di fare scelte capaci di incidere», prosegue CIA Puglia.
Secondo quanto riporta la sezione pugliese della Confederazione Italiana Agricoltori, le maggiori criticità, in questo momento, riguardano l'avvio delle vendemmie e il prezzo accordato alle imprese agricole per l'uva da vino. I produttori sono comprensibilmente preoccupati. Quello che temono è che a danno delle loro aziende si profili una nuova miserevole speculazione.
Non è poi così lontana, inoltre, la campagna olivicola, con una stagione che si annuncia già da molto difficoltosa non solo per i costi energetici e quelli delle materie prime, ma anche per le rese che saranno inferiori rispetto alla scorsa annata.