Vita di città
Gioia e commozione ieri a Bitonto per la consegna della cittadinanza simbolica ai minori stranieri nati in Italia
Abbaticchio: «Chi è nato in Italia e rispetta la Costituzione Italiana è italiano a tutti gli effetti»
Bitonto - mercoledì 21 novembre 2018
9.53
Una grande festa dell'integrazione animata dalle voci emozionate di centinaia di bambini. Erano in tanti ieri nella Cattedrale di Bitonto per celebrare la consegna della cittadinanza simbolica ai minori stranieri nati in Italia e residenti nella città dell'ulivo. Albania, Marocco, Tunisia, Libia, Romania, Serbia e tante, tantissime altre "doppie" bandiere, con un lato occupato dalla bandiera italiana e l'altro dai colori del paese di provenienza per gridare al mondo intero che "Siamo fortunati: apparteniamo a due paesi".
Come sottofondo, accanto all'inno di Mameli cantato a squarciagola dai piccoli stranieri, le note di una canzone eterna dei Beatles che da sempre rappresenta una grande testimonianza artistica di pace e amore fra i popoli: Imagine. A fare da coro invece le voci gioiose dei bambini ansiosi di poter ricevere un riconoscimento certo solo "simbolico", ma che rappresenta un importante biglietto da visita per potersi sentire realmente parte di una comunità.
«Ho pianto e mi sono commosso per gran parte del tempo – ha ammesso il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio – speriamo che siano italiani migliori di noi, perché nel momento in cui cediamo al razzismo ci scordiamo che la Costituzione Italiana, che noi gli abbiamo regalato insieme allo Statuto del comune di Bitonto, insegna proprio a essere inclusivi, ad accogliere e a capire che chi rispetta la costituzione è italiano come tutti gli altri».
Come sottofondo, accanto all'inno di Mameli cantato a squarciagola dai piccoli stranieri, le note di una canzone eterna dei Beatles che da sempre rappresenta una grande testimonianza artistica di pace e amore fra i popoli: Imagine. A fare da coro invece le voci gioiose dei bambini ansiosi di poter ricevere un riconoscimento certo solo "simbolico", ma che rappresenta un importante biglietto da visita per potersi sentire realmente parte di una comunità.
«Ho pianto e mi sono commosso per gran parte del tempo – ha ammesso il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio – speriamo che siano italiani migliori di noi, perché nel momento in cui cediamo al razzismo ci scordiamo che la Costituzione Italiana, che noi gli abbiamo regalato insieme allo Statuto del comune di Bitonto, insegna proprio a essere inclusivi, ad accogliere e a capire che chi rispetta la costituzione è italiano come tutti gli altri».