Cultura, Eventi e Spettacolo
Giulia Di Maggio vince il 'WeShortAward' a Visioni Periferiche
La premiazione è avvenuta mercoledì 17 luglio, durante il quarto appuntamento del Festival
Bitonto - lunedì 22 luglio 2024
10.17
La giovane regista Giulia di Maggio ha vinto il WeShortAward, il premio consegnatole durante la serata cortometraggi, che ha avuto luogo il 17 luglio, nell'ambito di 'Visioni Periferiche', il Festival di Arte e Cinema della città di Bitonto organizzato dal Collettivo Keep Rolling, in collaborazione con l'associazione U-Lab e patrocinato dal Comune di Bitonto e dalla Regione Puglia.
L'ambito riconoscimento le è stato conferito, al termine del quarto appuntamento della kermesse, dal CEO di WeShort Alex Loprieno, con questa motivazione: «Una storia toccante, raccontata in maniera magistrale. Un viaggio avvincente che, con grande tenerezza, ci porta dentro i meandri, le difficoltà e le piccole scoperte del diventare "grandi". La recitazione delle piccole protagoniste appassiona e diverte. Un film che, come un fiore che cresce, fiorisce pian piano e ci commuove per la sua semplicità».
Il cortometraggio, girato interamente a Faeto, in franco-provenzale, con gli abitanti del paese, era stato già presentato durante la 41sima edizione del Torino Film Festival lo scorso inverno, e narra in modo originale la vicenda della giovane Clarissa, che a 10 anni, in un piccolo paese, scopre che per essere considerata donna ha bisogno del menarca. Inizia così una ricerca che si trasforma in ossessione, un incubo di scomparse e incomunicabilità, in cui Clarissa, cercando il segreto delle donne, smarrisce sé stessa. Soltanto dopo aver perso ogni punto di riferimento un'illuminazione le aprirà la strada per la vita adulta.
«Le Fenne nasce dal desiderio d'indagare un momento cruciale della crescita di ogni donna, l'arrivo del menarca. Un evento misterioso e talvolta traumatico che segna culturalmente e fisicamente il passaggio all'età adulta. In particolare, mi interessava raccontare come non sempre la maturazione del corpo corrisponda a quella della mente, e quindi come una bambina possa trovarsi impreparata ad accettare e comprendere una trasformazione inevitabile, piombata dall'alto senza alcuna spiegazione» ha dichiarato la regista.
Entusiasta anche il CEO di WeShort: «sono molto contento di essere qui quest'oggi. Anche WeShort è nato dalla volontà di accendere un faro sulle visioni periferiche. Premiare 'Le fenne' è un onore». Il corto, infatti, sarà distribuito sulla piattaforma WeShort.
L'ambito riconoscimento le è stato conferito, al termine del quarto appuntamento della kermesse, dal CEO di WeShort Alex Loprieno, con questa motivazione: «Una storia toccante, raccontata in maniera magistrale. Un viaggio avvincente che, con grande tenerezza, ci porta dentro i meandri, le difficoltà e le piccole scoperte del diventare "grandi". La recitazione delle piccole protagoniste appassiona e diverte. Un film che, come un fiore che cresce, fiorisce pian piano e ci commuove per la sua semplicità».
Il cortometraggio, girato interamente a Faeto, in franco-provenzale, con gli abitanti del paese, era stato già presentato durante la 41sima edizione del Torino Film Festival lo scorso inverno, e narra in modo originale la vicenda della giovane Clarissa, che a 10 anni, in un piccolo paese, scopre che per essere considerata donna ha bisogno del menarca. Inizia così una ricerca che si trasforma in ossessione, un incubo di scomparse e incomunicabilità, in cui Clarissa, cercando il segreto delle donne, smarrisce sé stessa. Soltanto dopo aver perso ogni punto di riferimento un'illuminazione le aprirà la strada per la vita adulta.
«Le Fenne nasce dal desiderio d'indagare un momento cruciale della crescita di ogni donna, l'arrivo del menarca. Un evento misterioso e talvolta traumatico che segna culturalmente e fisicamente il passaggio all'età adulta. In particolare, mi interessava raccontare come non sempre la maturazione del corpo corrisponda a quella della mente, e quindi come una bambina possa trovarsi impreparata ad accettare e comprendere una trasformazione inevitabile, piombata dall'alto senza alcuna spiegazione» ha dichiarato la regista.
Entusiasta anche il CEO di WeShort: «sono molto contento di essere qui quest'oggi. Anche WeShort è nato dalla volontà di accendere un faro sulle visioni periferiche. Premiare 'Le fenne' è un onore». Il corto, infatti, sarà distribuito sulla piattaforma WeShort.