Scuola e Lavoro
Gli alunni della De Renzio imparano a differenziare con l'aiuto dei volontari di Fare Verde
Gli ambientalisti a scuola per guidare i ragazzi nella corretta divisione dei rifiuti
Bitonto - sabato 27 aprile 2019
10.53
«Prof, dove lo butto questo?». Nasce da questa domanda, rivolta ai docenti al termine della "tradizionale" merenda di metà mattina, l'iniziativa dell'associazione Fare Verde e dei circa 400 studenti della scuola secondaria di primo grado "Anna De Renzio".
Prendendo spunto da questo ricorrente interrogativo la dirigente Anna Bellezza ha fortemente voluto lanciare il progetto di educazione ambientale insieme ai volontari dell'associazione ambientalista guidata a Bitonto dal consigliere nazionale di Fare Verde, Beppe Cazzolla.
«L'idea è molto semplice – spiegano i protagonista dell'iniziativa - ma nel contempo fortemente educativa. Ogni venerdì a partire dal 5 aprile, gli esperti dell'associazione incontrano gli studenti durante la ricreazione e al termine li aiutano a differenziare i rifiuti prodotti, in appositi bidoni. Al termine "della raccolta" studenti, insegnanti e volontari approfondiscono con domande e riflessioni il tema del riciclo dei rifiuti, con la finalità di trasmettere ai giovani allievi le nozioni basiche del rispetto ambientale, con particolare attenzione alla riduzione ed al corretto smaltimento dei rifiuti. Inoltre, quando le condizioni climatiche lo permettono gli studenti, armati di guanti e bustoni, provvedono a ripulire l'atrio della scuola da tutti quei rifiuti (bottigliette e cartacce) che distrattamente cadono per terra».
«I ragazzi – spiega la Bellezza - mostrano sempre gioia ed entusiasmo ogni qualvolta si intraprendono percorsi didattici pratici e concreti, dimostrando di aver ben compreso l'importanza del rispetto nei confronti dell'ambiente nel quale vivono».
«Sembra incredibile – ha detto Cazzolla - ma ciò che paghiamo a caro prezzo al supermercato e nei negozi, diventa rifiuto in poco tempo. Scatole, bottiglie, pellicole, contenitori, buste, vaschette in polistirolo riempiono sempre più in fretta il nostro secchio della spazzatura. Gran parte di questi rifiuti possono tornare ad una nuova vita attraverso il riciclaggio. Ma è al momento dell'acquisto che noi dobbiamo prestare maggiore attenzione. Un sistema molto efficace per ridurre i rifiuti e riutilizzare i contenitori è il cosiddetto vuoto a rendere. Con questo sistema ogni volta che si compra una bibita, il latte, l'acqua, il vino o la birra, si paga una cauzione, cioè una somma di denaro che sarà restituita solo se viene restituita la bottiglia o il contenitore vuoto. In Germania ed in molti altri paesi del nord Europa questo sistema è molto usato. Questa pratica, in uso da noi fino agli settanta, ha lasciato perplessi gli alunni, i quali si sono chiesti come mai in Italia non venga attuata, pur essendo abbastanza semplice da mettere in pratica».
Prendendo spunto da questo ricorrente interrogativo la dirigente Anna Bellezza ha fortemente voluto lanciare il progetto di educazione ambientale insieme ai volontari dell'associazione ambientalista guidata a Bitonto dal consigliere nazionale di Fare Verde, Beppe Cazzolla.
«L'idea è molto semplice – spiegano i protagonista dell'iniziativa - ma nel contempo fortemente educativa. Ogni venerdì a partire dal 5 aprile, gli esperti dell'associazione incontrano gli studenti durante la ricreazione e al termine li aiutano a differenziare i rifiuti prodotti, in appositi bidoni. Al termine "della raccolta" studenti, insegnanti e volontari approfondiscono con domande e riflessioni il tema del riciclo dei rifiuti, con la finalità di trasmettere ai giovani allievi le nozioni basiche del rispetto ambientale, con particolare attenzione alla riduzione ed al corretto smaltimento dei rifiuti. Inoltre, quando le condizioni climatiche lo permettono gli studenti, armati di guanti e bustoni, provvedono a ripulire l'atrio della scuola da tutti quei rifiuti (bottigliette e cartacce) che distrattamente cadono per terra».
«I ragazzi – spiega la Bellezza - mostrano sempre gioia ed entusiasmo ogni qualvolta si intraprendono percorsi didattici pratici e concreti, dimostrando di aver ben compreso l'importanza del rispetto nei confronti dell'ambiente nel quale vivono».
«Sembra incredibile – ha detto Cazzolla - ma ciò che paghiamo a caro prezzo al supermercato e nei negozi, diventa rifiuto in poco tempo. Scatole, bottiglie, pellicole, contenitori, buste, vaschette in polistirolo riempiono sempre più in fretta il nostro secchio della spazzatura. Gran parte di questi rifiuti possono tornare ad una nuova vita attraverso il riciclaggio. Ma è al momento dell'acquisto che noi dobbiamo prestare maggiore attenzione. Un sistema molto efficace per ridurre i rifiuti e riutilizzare i contenitori è il cosiddetto vuoto a rendere. Con questo sistema ogni volta che si compra una bibita, il latte, l'acqua, il vino o la birra, si paga una cauzione, cioè una somma di denaro che sarà restituita solo se viene restituita la bottiglia o il contenitore vuoto. In Germania ed in molti altri paesi del nord Europa questo sistema è molto usato. Questa pratica, in uso da noi fino agli settanta, ha lasciato perplessi gli alunni, i quali si sono chiesti come mai in Italia non venga attuata, pur essendo abbastanza semplice da mettere in pratica».