Vita di città
I commercianti bitontini accendono vetrine e insegne stanotte: «Noi ci siamo»
Il 1° Maggio degli operatori del commercio ancora costretti dalle limitazioni anti contagio a restare chiusi
Bitonto - giovedì 30 aprile 2020
19.58
Una Festa dei Lavoratori paradossalmente senza lavoro, ma con la voglia di dire a voce alta a tutti che i commercianti bitontini ci sono, hanno voglia e strumenti per ripartire e meritano maggiore attenzione. Sarà un 1° Maggio diverso per gli esercenti e gli operatori del commercio di Bitonto, in gran parte ancora a casa a causa delle limitazioni anti contagio disposte dal Governo nazionale per frenare il diffondersi della pandemia da coronavirus, ma desiderosi di tornare a riaprire le loro attività. In attesa di novità in campo normativo chieste a gran voce da tutto il settore, questa notte hanno deciso di accendere vetrine e insegne, che saranno decorate, per l'occasione, con messaggi di speranza e solidarietà, fiducia e cordoglio, ma anche rabbia, per una situazione che sta penalizzando alcuni settori in maniera catastrofica. Un'iniziativa nata con il coordinamento della locale sezione di Confcommercio, attorno alla quale molti operatori si sono riuniti negli ultimi mesi per affrontare l'emergenza in maniera organica.
«Vetrine e insegne accese – ha spiegato Cristina Lovascio, responsabile di Confcommercio Bitonto - perchè quella luce diventasse il simbolo della presenza e della speranza della categoria di poter tornare presto ad aprire le proprie attività. Per dire che ci siamo e che abbiamo voglia e necessità di ripartire. Ognuno è stato lasciato libero di comunicare il sentimento che meglio lo rappresentava: il nero in segno di solidarietà e cordoglio per quanti sono venuti a mancare a causa del Covid-19 e poi per il commercio tutto con un pensiero particolare alle attività che non riapriranno i battenti. Oppure i colori per esprimere la volontà di tornare più forti ed energici di prima con l'aiuto degli affezionatissimi clienti. Il tutto per veicolare un messaggio chiaro, rivolto alla comunità, alla clientela, ma anche alle istituzioni: #noicisiamo, perché siamo neri, tristi, colorati, accesi, spenti, sorridenti, chiusi, ma esistiamo e meritiamo l'attenzione di tutti».
Gli esercenti sono invitati a inviare l'immagine del proprio negozio, della propria vetrina o della propria insegna via whatsapp al numero 3398628274. Tutte, oltre ad essere un messaggio simbolico alla comunità, saranno pubblicate sui profili social di Confcommercio e diffuse agli organi di informazione nei giorni successivi, quando si farà un bilancio dell'iniziativa.
«Vetrine e insegne accese – ha spiegato Cristina Lovascio, responsabile di Confcommercio Bitonto - perchè quella luce diventasse il simbolo della presenza e della speranza della categoria di poter tornare presto ad aprire le proprie attività. Per dire che ci siamo e che abbiamo voglia e necessità di ripartire. Ognuno è stato lasciato libero di comunicare il sentimento che meglio lo rappresentava: il nero in segno di solidarietà e cordoglio per quanti sono venuti a mancare a causa del Covid-19 e poi per il commercio tutto con un pensiero particolare alle attività che non riapriranno i battenti. Oppure i colori per esprimere la volontà di tornare più forti ed energici di prima con l'aiuto degli affezionatissimi clienti. Il tutto per veicolare un messaggio chiaro, rivolto alla comunità, alla clientela, ma anche alle istituzioni: #noicisiamo, perché siamo neri, tristi, colorati, accesi, spenti, sorridenti, chiusi, ma esistiamo e meritiamo l'attenzione di tutti».
Gli esercenti sono invitati a inviare l'immagine del proprio negozio, della propria vetrina o della propria insegna via whatsapp al numero 3398628274. Tutte, oltre ad essere un messaggio simbolico alla comunità, saranno pubblicate sui profili social di Confcommercio e diffuse agli organi di informazione nei giorni successivi, quando si farà un bilancio dell'iniziativa.