Territorio e Ambiente
I volontari di VogliAmo Bitonto Pulita al lavoro nelle aree verdi di via Scoppio
Erano stati trasformati in deposito di microplastica, mascherine e feci di cani. «Ma non ci considerate l'alternativa alla mancanza di manutenzione»
Bitonto - martedì 20 ottobre 2020
12.17
I volontari si impegnano per attivare virtuosi circuiti di tutela del territorio, ma non possono essere considerati la soluzione alle mancate manutenzioni del verde pubblico. È questo, in estrema sintesi, il pensiero dei volontari di VogliAmo Bitonto Pulita che, come accaduto spesso anche in passato, sono stati protagonisti di un'azione di pulizia di un'area verde della città invasa dai rifiuti. Si tratta della zona attorno al passaggio a livello di via Paolo Scoppio, in prossimità della stazione centrale e della zona artigianale di Bitonto. Non un vero e proprio parco cittadino, ma in ogni caso un'area verde di competenza della pubblica amministrazione in cui però i rifiuti e l'inciviltà di molti la stavano facendo da padroni.
«Nelle stesse aiuole – denunciano i volontari - sono stati ritrovati rifiuti di carta, vetro, plastica e microplastica, mascherine e escrementi di cane. Auspichiamo che le istituzioni preposte alla manutenzione del verde pubblico si attivino concretamente e tempestivamente per restituire una "parvenza" di decoro a queste e a tantissime altre zone verdi completamente abbandonate a sé stesse». Nei prossimi giorni i volontari hanno organizzato già altre due azioni nella stessa area, ma guai a considerare la loro opera una presenza "ordinaria".
«L'attività gratuita dei volontari – fanno notare dall'associazione - di denuncia e sensibilizzazione, non deve essere inquadrata, come spesso erroneamente accade, tra le alternative valide alla manutenzione delle aree pubbliche degradate. Avanti verso i nostri obiettivi a favore dell'ambiente».
«Nelle stesse aiuole – denunciano i volontari - sono stati ritrovati rifiuti di carta, vetro, plastica e microplastica, mascherine e escrementi di cane. Auspichiamo che le istituzioni preposte alla manutenzione del verde pubblico si attivino concretamente e tempestivamente per restituire una "parvenza" di decoro a queste e a tantissime altre zone verdi completamente abbandonate a sé stesse». Nei prossimi giorni i volontari hanno organizzato già altre due azioni nella stessa area, ma guai a considerare la loro opera una presenza "ordinaria".
«L'attività gratuita dei volontari – fanno notare dall'associazione - di denuncia e sensibilizzazione, non deve essere inquadrata, come spesso erroneamente accade, tra le alternative valide alla manutenzione delle aree pubbliche degradate. Avanti verso i nostri obiettivi a favore dell'ambiente».