Attualità
Il 23 dicembre termina il Censimento Istat 2021
Ultimo appello per i ritardatari. Un centinaio le famiglie bitontine che rischiano la sanzione
Bitonto - mercoledì 22 dicembre 2021
Sono un centinaio (su un totale di 586) le famiglie bitontine, che, pur avendo ricevuto per posta dall'Istat ben tre lettere con l'invito a compilare autonomamente il questionario del Censimento della popolazione 2021, non hanno provveduto a farlo entro il 13 dicembre.
Per recuperare i ritardatari sono al lavoro, e lo saranno sino a giovedì 23 dicembre, i rilevatori incaricati e l'Ufficio comunale di Censimento.
Per le famiglie chiamate a rispondere al Censimento Istat è possibile, in questi ultimi due giorni, rivolgersi all'Ufficio Comunale di Censimento (n. telefono: 0803716222 – 3290567080), per compilare il questionario al telefono o concordare un appuntamento anche a domicilio con un rilevatore.
In alternativa è possibile inviare una mail all'indirizzo comunicazione@comune.bitonto.ba.it indicando il proprio numero di telefono, per essere ricontattati dai rilevatori comunali.
Si ricorda che rispondere al questionario del Censimento è un obbligo di legge per tutti i cittadini sorteggiati dall'Istat, che in caso di rifiuto immotivato prevede una sanzione di importo variabile sino a 2.065,83 euro.
Per recuperare i ritardatari sono al lavoro, e lo saranno sino a giovedì 23 dicembre, i rilevatori incaricati e l'Ufficio comunale di Censimento.
Per le famiglie chiamate a rispondere al Censimento Istat è possibile, in questi ultimi due giorni, rivolgersi all'Ufficio Comunale di Censimento (n. telefono: 0803716222 – 3290567080), per compilare il questionario al telefono o concordare un appuntamento anche a domicilio con un rilevatore.
In alternativa è possibile inviare una mail all'indirizzo comunicazione@comune.bitonto.ba.it indicando il proprio numero di telefono, per essere ricontattati dai rilevatori comunali.
Si ricorda che rispondere al questionario del Censimento è un obbligo di legge per tutti i cittadini sorteggiati dall'Istat, che in caso di rifiuto immotivato prevede una sanzione di importo variabile sino a 2.065,83 euro.