Territorio e Ambiente
Il centro storico di Bitonto imbrattato con la calce idrata
È successo in via Arco Galliani. Abbaticchio: «Un maiale, ma abbiamo immediatamente ripulito»
Bitonto - venerdì 18 settembre 2020
8.42
Un tentativo, tra il maldestro e l'esasperato, di "disinfettare" uno scorcio del centro storico, famoso non per la sua arcaica bellezza ma per essere stato trasformato in una latrina a cielo aperto da orde di decerebrati, troppo impegnati a spendere il loro tempo in vacuità per cercare un bagno pubblico dove espletare i propri bisogni. È probabilmente questa l'origine del gesto che ha reso per alcune ore via Arco Galliani, caratteristico angolo della zona antica di Bitonto, una vasta distesa di polvere bianca, quasi certamente calce idrata. Sul chiancheto sono stati sparsi due sacchi da 35 kg di questo componente dei prodotti cementizi, utilizzato però, se opportunamente dosato, anche per il trattamento delle acque luride e dei suoli acidi. Probabilmente per questo, in maniera ingenua, chi l'ha disseminata in tutta la zona avrà pensato di rendere più salubre l'area, usata, come detto, come orinatoio pubblico a cielo aperto. Ottenendo però solo l'effetto di aver sparso in aria polveri molto pericolose per i polmoni, oltre che aver rischiato di danneggiare il sistema di raccolta delle acque piovane.
«Chissà se qualcuno si degnerà di rimuoverla in tempo prima che accada l'inevitabile», aveva scritto chi, per primo, aveva fotografato e pubblicato le immagini della situazione.
In realtà, già pochi minuti dopo, sul posto erano intervenuti gli operatori della SANB, per ripulire il chiancheto e riportare alla normalità l'area.
«C'è chi scrive post per il gusto di attaccare – è stato il commento amareggiato del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio – e c'è chi mi segnala un problema che immediatamente viene affrontato. Un maiale ha imbrattato la pavimentazione all'altezza dell'arco di via Galliani. Gli operatori Sanb già sul posto per intervenire. Grazie a loro e a chi ci ha segnalato il problema con messaggio, privato, direttamente».
Al di là del rudimentale tentativo di disinfezione e del rapido intervento di ripristino, quello di via Arco Galliani resta un problema atavico, che resiste da decenni e che con l'aumento vertiginoso delle frequentazioni serali, in particolare di giovani, ha visto peggiorare la situazione.
«Adesso in quel punto interveniamo con lavaggio straordinario 3 volte a settimana», ha riferito il primo cittadino, per evidenziare l'impegno dell'amministrazione comunale per aiutare i residenti. Che però sottolineano come il problema principale sia cercare strumenti per evitare che la zona sia utilizzata come latrina, piuttosto che intervenire per ripulire una volta che il danno è stato fatto.
«Chissà se qualcuno si degnerà di rimuoverla in tempo prima che accada l'inevitabile», aveva scritto chi, per primo, aveva fotografato e pubblicato le immagini della situazione.
In realtà, già pochi minuti dopo, sul posto erano intervenuti gli operatori della SANB, per ripulire il chiancheto e riportare alla normalità l'area.
«C'è chi scrive post per il gusto di attaccare – è stato il commento amareggiato del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio – e c'è chi mi segnala un problema che immediatamente viene affrontato. Un maiale ha imbrattato la pavimentazione all'altezza dell'arco di via Galliani. Gli operatori Sanb già sul posto per intervenire. Grazie a loro e a chi ci ha segnalato il problema con messaggio, privato, direttamente».
Al di là del rudimentale tentativo di disinfezione e del rapido intervento di ripristino, quello di via Arco Galliani resta un problema atavico, che resiste da decenni e che con l'aumento vertiginoso delle frequentazioni serali, in particolare di giovani, ha visto peggiorare la situazione.
«Adesso in quel punto interveniamo con lavaggio straordinario 3 volte a settimana», ha riferito il primo cittadino, per evidenziare l'impegno dell'amministrazione comunale per aiutare i residenti. Che però sottolineano come il problema principale sia cercare strumenti per evitare che la zona sia utilizzata come latrina, piuttosto che intervenire per ripulire una volta che il danno è stato fatto.