Vita di città
«Il centro vaccini di Bitonto da mesi senza copertura per la meningite»
La denuncia delle mamme: «Temiamo per i nostri bambini: senza nemmeno le coperture obbligatorie come si fa?»
Bitonto - sabato 24 novembre 2018
10.27
Ci sono mamme a Bitonto contrarie alle teorie no vax e che vorrebbero garantire la salute dei propri figli, ma non possono farlo perché nel centro vaccinazione cittadino manca, incredibilmente, proprio il vaccino.
A denunciarlo è un gruppo di madri "si vax" che lamentano come da ormai due mesi sia impossibile vaccinare i propri figli contro una delle malattie più pericolose: la meningite.
«A 11 mesi – spiegano le mamme citando il pediatra dottor Di Mauro - sei un soggetto fortemente a rischio hai bisogno che i bimbi più grandi di te, la tua famiglia e le famiglie che ti stanno attorno siano state vaccinate. Devi quindi affidarti al mondo che ti circonda per essere protetto. Devi fidarti della società! Devi fidarti del tuo "gregge". Ora però il gregge è impazzito. Ha comportamenti deviati: calano le vaccinazioni, i bambini si ammalano, iniziano le epidemie, potrebbero scappare i morti. La vaccinazione è un atto di protezione per se stessi ma è anche un atto di solidarietà verso il prossimo. Cancelliamo dal nostro vocabolario l'espressione "immunità di gregge" che agli occhi di chi ascolta ci fa sembrare tutte pecore senza cervello. E introduciamo la parola "immunità solidale" che invece ci fa apparire tutti uomini con un cuore».
«Ci troviamo quotidianamente a discutere sull'argomento vaccini – scrivono ancora le mamme - malattie quasi debellate irrompono nella nostra società, torna la meningite, torna il morbillo, torna la rosolia. Si legge di una bimba ricoverata al Giovanni XXIII per il morbillo che determina un contagio a catena che avrebbe coinvolto circa otto persone tra cui anche un bambino di soli 11 mesi».
«Vaccinare – si legge ancora nella nota delle madri preoccupate - diventa anche una battaglia politica. Per Salvini "dieci vaccini sono inutili e pericolosi, se non dannosi"; l'attuale Ministro della Salute Grillo invece ha sempre detto di essere favorevole ai vaccini. In tutto questo caos, ci siamo noi, genitori giudiziosi agli occhi di alcuni, incoscienti agli occhi di altri, che vorremmo tutelare i nostri figli, che vorremmo tutelare quei bimbi che non possono essere vaccinati o perché troppo piccoli o perché affetti da malattie che compromettono il loro sistema immunitario, ma paradosso non possiamo farlo perché la nostra ASL di appartenenza da mesi non ha il vaccino del meningococco B. E allora ci domandiamo di cosa stiamo parlando se non siamo neanche in grado di garantire la copertura vaccinale obbligatoria? Di cosa stiamo discutendo?».
«Con questa lettera – conclude la missiva - chiediamo agli organi competenti di prendersi carico di questa situazione e di risolverla quanto prima perché vaccinare oltre ad essere un dovere è anche un diritto!»
A denunciarlo è un gruppo di madri "si vax" che lamentano come da ormai due mesi sia impossibile vaccinare i propri figli contro una delle malattie più pericolose: la meningite.
«A 11 mesi – spiegano le mamme citando il pediatra dottor Di Mauro - sei un soggetto fortemente a rischio hai bisogno che i bimbi più grandi di te, la tua famiglia e le famiglie che ti stanno attorno siano state vaccinate. Devi quindi affidarti al mondo che ti circonda per essere protetto. Devi fidarti della società! Devi fidarti del tuo "gregge". Ora però il gregge è impazzito. Ha comportamenti deviati: calano le vaccinazioni, i bambini si ammalano, iniziano le epidemie, potrebbero scappare i morti. La vaccinazione è un atto di protezione per se stessi ma è anche un atto di solidarietà verso il prossimo. Cancelliamo dal nostro vocabolario l'espressione "immunità di gregge" che agli occhi di chi ascolta ci fa sembrare tutte pecore senza cervello. E introduciamo la parola "immunità solidale" che invece ci fa apparire tutti uomini con un cuore».
«Ci troviamo quotidianamente a discutere sull'argomento vaccini – scrivono ancora le mamme - malattie quasi debellate irrompono nella nostra società, torna la meningite, torna il morbillo, torna la rosolia. Si legge di una bimba ricoverata al Giovanni XXIII per il morbillo che determina un contagio a catena che avrebbe coinvolto circa otto persone tra cui anche un bambino di soli 11 mesi».
«Vaccinare – si legge ancora nella nota delle madri preoccupate - diventa anche una battaglia politica. Per Salvini "dieci vaccini sono inutili e pericolosi, se non dannosi"; l'attuale Ministro della Salute Grillo invece ha sempre detto di essere favorevole ai vaccini. In tutto questo caos, ci siamo noi, genitori giudiziosi agli occhi di alcuni, incoscienti agli occhi di altri, che vorremmo tutelare i nostri figli, che vorremmo tutelare quei bimbi che non possono essere vaccinati o perché troppo piccoli o perché affetti da malattie che compromettono il loro sistema immunitario, ma paradosso non possiamo farlo perché la nostra ASL di appartenenza da mesi non ha il vaccino del meningococco B. E allora ci domandiamo di cosa stiamo parlando se non siamo neanche in grado di garantire la copertura vaccinale obbligatoria? Di cosa stiamo discutendo?».
«Con questa lettera – conclude la missiva - chiediamo agli organi competenti di prendersi carico di questa situazione e di risolverla quanto prima perché vaccinare oltre ad essere un dovere è anche un diritto!»