Politica
Il Consiglio Comunale di Bitonto unito contro la violenza
«Guerra senza sconti ai gruppi criminali, sparuta minoranza della comunità»
Bitonto - domenica 31 dicembre 2017
13.37
Nessuna barriera, nessun inutile rimpallo di responsabilità, nessuna strumentalizzazione politica. Il consiglio comunale di Bitonto fa fronte comune e dichiara guerra ai responsabili del clima di preoccupazione e sdegno in cui è precipitata la città dopo la morte di Anna Rosa Tarantino, l'84enne morta ieri durante un conflitto a fuoco all'ingresso del centro storico.
La massima assise cittadina, «in rappresentanza di tutta la città», ha voluto innanzitutto esprimere «un profondo cordoglio per l'assurda morte della concittadina Anna Rosa, vittima tragicamente incolpevole della furia omicida dei delinquenti che seminano violenza in città, offuscandone la dignità e minacciandone l'incolumità».
«Due sentimenti contrastanti ci animano - hanno scritto i rappresentanti delle forze politiche locali rappresentate in consiglio - da un lato la consapevolezza di essere una comunità operosa, creativa, onesta e accogliente, che purtroppo deve fronteggiare la violenza e l'arroganza di alcuni gruppi criminali, che non rappresentano altro che una sparuta minoranza, cui, sia detto senza alcuna esitazione, il nostro consesso, a nome della città, dichiara una guerra senza sconti.
Dall'altro il rammarico nel vedere messo a repentaglio il duro lavoro quotidiano di chi si prodiga per il riscatto, anche d'immagine, della nostra terra. Non prevarrà la cronaca nera di questi giorni. Torneremo tutti all'opera, più motivati che mai. Lo dobbiamo a questa vittima innocente e ai nostri figli, cui abbiamo il dovere di consegnare una città giusta e pacificata».
La massima assise cittadina, «in rappresentanza di tutta la città», ha voluto innanzitutto esprimere «un profondo cordoglio per l'assurda morte della concittadina Anna Rosa, vittima tragicamente incolpevole della furia omicida dei delinquenti che seminano violenza in città, offuscandone la dignità e minacciandone l'incolumità».
«Due sentimenti contrastanti ci animano - hanno scritto i rappresentanti delle forze politiche locali rappresentate in consiglio - da un lato la consapevolezza di essere una comunità operosa, creativa, onesta e accogliente, che purtroppo deve fronteggiare la violenza e l'arroganza di alcuni gruppi criminali, che non rappresentano altro che una sparuta minoranza, cui, sia detto senza alcuna esitazione, il nostro consesso, a nome della città, dichiara una guerra senza sconti.
Dall'altro il rammarico nel vedere messo a repentaglio il duro lavoro quotidiano di chi si prodiga per il riscatto, anche d'immagine, della nostra terra. Non prevarrà la cronaca nera di questi giorni. Torneremo tutti all'opera, più motivati che mai. Lo dobbiamo a questa vittima innocente e ai nostri figli, cui abbiamo il dovere di consegnare una città giusta e pacificata».