Cultura, Eventi e Spettacolo
«Il Mondiale in Piazza» di Vito Palmieri approda alla Biennale di Venezia
Il film del regista bitontino inserito nella sezione MigrArti
Bitonto - sabato 4 agosto 2018
9.47
Due registi bitontini per uno degli appuntamenti cinematografici più importanti al mondo: la Biennale di Venezia. Dopo Pippo Mezzapesa, anche Vito Palmieri sbarca in laguna col suo film, girato quasi completamente a Bitonto, "Il Mondiale in Piazza". Il lungometraggio è infatti stato selezionato dalla "Commissione MigrArti - La Cultura Unisce" per partecipare alla 75ma Mostra Internazionale d'arte cinematografica nella sezione MigrArti.
La storia è stata scritta insieme a Michele Santeramo: «Un Paese della Puglia – spiega l'autore - la Nazionale Italiana non si qualifica ai Mondiali di calcio. I cittadini organizzano un campionato parallelo, che si svolge nella piazza della Cattedrale, invece che in Russia. Ahmed, un ragazzino nato in Italia da genitori senegalesi, vuol giocare nella squadra dell'Italia. Ma l'organizzatore rifiuta: la compagine azzurra c'è già con capitano Mario, se ne facesse una sua. E, così, si iscrivono due "Italie", di cui una con ragazzi di etnie diverse, ma che si sentono appieno italiani. Partecipano al Torneo anche le squadre di Romania, Pakistan, Tunisia e Cina».
Il 40enne regista pugliese (dopo riconoscimenti internazionali al Festival del Cinema di Berlino e al Toronto International Film Festival (con Matilde, Italia 2013, 9'52''), ha vinto il bando "MigrArti" del Mibact, ed è sostenuto da Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission.
A produrre il lavoro è la Articolture di Bologna, in collaborazione con Cooperativa Sociale Arca di Noè di Bologna e Fanfara Film di Bitonto, per la distribuzione del Consorzio L'Arcolaio e Sayonara Film.
La storia è stata scritta insieme a Michele Santeramo: «Un Paese della Puglia – spiega l'autore - la Nazionale Italiana non si qualifica ai Mondiali di calcio. I cittadini organizzano un campionato parallelo, che si svolge nella piazza della Cattedrale, invece che in Russia. Ahmed, un ragazzino nato in Italia da genitori senegalesi, vuol giocare nella squadra dell'Italia. Ma l'organizzatore rifiuta: la compagine azzurra c'è già con capitano Mario, se ne facesse una sua. E, così, si iscrivono due "Italie", di cui una con ragazzi di etnie diverse, ma che si sentono appieno italiani. Partecipano al Torneo anche le squadre di Romania, Pakistan, Tunisia e Cina».
Il 40enne regista pugliese (dopo riconoscimenti internazionali al Festival del Cinema di Berlino e al Toronto International Film Festival (con Matilde, Italia 2013, 9'52''), ha vinto il bando "MigrArti" del Mibact, ed è sostenuto da Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission.
A produrre il lavoro è la Articolture di Bologna, in collaborazione con Cooperativa Sociale Arca di Noè di Bologna e Fanfara Film di Bitonto, per la distribuzione del Consorzio L'Arcolaio e Sayonara Film.