
Politica
Il sindaco di Bitonto in appoggio alla manifestazione di Roma per l'Europa
Ricci ha manifestato il suo convinto sostegno al progetto lanciato da "Repubblica"
Bitonto - lunedì 17 marzo 2025
«Do, anche a distanza, il mio sostegno all'iniziativa "Una piazza per l'Europa". Un evento che ci riunisce sotto un'unica bandiera, quella dell'Unione Europea, simbolo di pace, giustizia sociale e solidarietà».
Così il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, ha reso noto il suo pensiero attraverso i canali social. La manifestazione era quella indetta da "La Repubblica" e Michele Serra a sostegno delle politiche europee di autodifesa. Una piazza in cui si sono visti volti noti della politica di centrosinistra, dello spettacolo e della musica. L'intento era creare un movimento che sostenesse le politiche dell'UE contro i nazionalismi, ma le accuse sono state tante, prima tra tutte quella di essere diventata da manifestazione per la pace in Ucraina a piazza per il riarmo europeo.
«Solo un'Europa unita e forte può affrontare le sfide globali con determinazione e visione - ha spiegato Ricci -. La nostra città, con l'olivo nel gonfalone, è sempre stata un luogo che guarda alla pace e al dialogo, e oggi più che mai vuole essere parte attiva nel costruire un futuro migliore per tutti. Partecipo cosi, anche a distanza, a questo evento che ci vede uniti, al di là delle differente politiche, nel segno dell'Europa dei diritti e della democrazia. Siamo chiamati a lavorare insieme per una Europa che sia unita nella diversità e questo è il nostro obiettivo comune».
LE ALTRE VOCI
Una posizione chiara, come quella di molti parlamentari del Partito Democratico, divisosi però a Strasburgo sul piano di riarmo. Da una parte resta necessaria una difesa dei confini europei che prescinda dallo scudo NATO e degli Stati Uniti, ma dall'altro la paura di molte forze politiche, da AVS alla Lega, passando per il MoVimento 5 Stelle e formazioni di sinistra e destra più radicale, è che quegli 850 miliardi di euro saranno sottratti a settori altrettanto importanti per i Paesi membri e per l'Italia, quali sanità, scuola e politiche sociali e del lavoro.
Oltre a quella di piazza del Popolo, attaccata da alcuni perché «piazza strumentale a fini politici nazionali», a Roma si sono svolte altre due manifestazioni, una con partiti e movimenti nazionalisti di destra e sinistra ed un'altra pacifista, che avversa in ogni modo le politiche belliche imposte dai grandi d'Europa.
Così il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, ha reso noto il suo pensiero attraverso i canali social. La manifestazione era quella indetta da "La Repubblica" e Michele Serra a sostegno delle politiche europee di autodifesa. Una piazza in cui si sono visti volti noti della politica di centrosinistra, dello spettacolo e della musica. L'intento era creare un movimento che sostenesse le politiche dell'UE contro i nazionalismi, ma le accuse sono state tante, prima tra tutte quella di essere diventata da manifestazione per la pace in Ucraina a piazza per il riarmo europeo.
«Solo un'Europa unita e forte può affrontare le sfide globali con determinazione e visione - ha spiegato Ricci -. La nostra città, con l'olivo nel gonfalone, è sempre stata un luogo che guarda alla pace e al dialogo, e oggi più che mai vuole essere parte attiva nel costruire un futuro migliore per tutti. Partecipo cosi, anche a distanza, a questo evento che ci vede uniti, al di là delle differente politiche, nel segno dell'Europa dei diritti e della democrazia. Siamo chiamati a lavorare insieme per una Europa che sia unita nella diversità e questo è il nostro obiettivo comune».
LE ALTRE VOCI
Una posizione chiara, come quella di molti parlamentari del Partito Democratico, divisosi però a Strasburgo sul piano di riarmo. Da una parte resta necessaria una difesa dei confini europei che prescinda dallo scudo NATO e degli Stati Uniti, ma dall'altro la paura di molte forze politiche, da AVS alla Lega, passando per il MoVimento 5 Stelle e formazioni di sinistra e destra più radicale, è che quegli 850 miliardi di euro saranno sottratti a settori altrettanto importanti per i Paesi membri e per l'Italia, quali sanità, scuola e politiche sociali e del lavoro.
Oltre a quella di piazza del Popolo, attaccata da alcuni perché «piazza strumentale a fini politici nazionali», a Roma si sono svolte altre due manifestazioni, una con partiti e movimenti nazionalisti di destra e sinistra ed un'altra pacifista, che avversa in ogni modo le politiche belliche imposte dai grandi d'Europa.