Cultura, Eventi e Spettacolo
Ilarità e riflessione nei dialoghi tra Willy e la Vagina
Spettacolo pungente, messo in scena da Fatti d'Arte al Teatro Traetta lo scorso weekend
Bitonto - martedì 7 febbraio 2023
Piu di vent'anni fa Eva Ensler debuttava con la sua opera teatrale I monologhi della vagina sulla scena Off-Broadway, scatenando una vera e propria rivoluzione femminista. Dal 1996, i monologhi vengono ininterrottamente rappresentati in tutto il mondo, proprio per rompere quella cortina di silenzio e di indifferenza che pervade il corpo femminile. Così, in una versione rivisitata, è andato in scena, venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 febbraio presso il Teatro Traetta, lo spettacolo Willy's and Vagina's monologue, nell'ambito della nona edizione del festival www.shakespeare9, ideato dall'associazione culturale Fatti d'Arte e dedicato quest'anno all'universo femminile.
Da una parte la modernità sconvolgente del testo della Ensler, dall'altra l'antichità poetica di Shakespeare, in un innesto che ricorda al pubblico, non solo, l'importanza di un organo che è cuore e motore della femminilità ma della necessità delle donne di sentirsi rispettate e amate, come le eroine del teatro del Bardo. Sulla scena l'attrice Mariantonia Capriglione, iconica nella sua performance, tiene gli astanti incollati al suo coraggioso monologo, nel quale veste i panni di una donna irriverente, capace di liberarsi di ogni tabù riguardante la sua vagina. Nella sua recitazione c'è spazio per l'ilarità - mentre racconta delle esperienze tragicomiche che una donna deve affrontare quando deve inserire un "assorbente interno asciutto" o quando si reca in un bagno pubblico alle prese con mille acrobazie per poter liberare la vescica - ma c'e anche spazio per la riflessione e per lo smarrimento - quando la risata si fa pianto e amarezza nel racconto di una violenza sessuale subita. Il monologo diventa urgente dialogo tra il vecchio e il nuovo, tra uomo e donna, tra pene e vagina. Il registro linguistico contemporaneo si fonde perfettamente con quello shakespeariano in un teatro che diventa squarcio sull'animo umano, forma privilegiata di indagine sulla condizione umana e profonda rappresentazione del dolore.
Essenziale, intima ed efficace la scenografia: un telo fucsia e tanti palloncini pendenti a rappresentare analogicamente l'organo genitale femminile. Puntuale la regia di Raffaele Romita, audaci i costumi di Franco Colamorea.
Lo spettacolo Willy's and Vagina's monologue si inserisce in una serie di appuntamenti organizzati durante la scorsa settimana nell'ambito del festival www.shakespeare9, e si concluderà domenica 12 febbraio, con lo spettacolo Con la carabina ospitato nello Spazio Underground di Fatti d'Arte, vincitore di due premi Ubu 2022 della Compagnia Licia Lanera. Meritevole di attenzione l'evento Human Library svoltosi martedì 31 gennaio, all'interno della biblioteca comunale Rogadeo: il pubblico ha potuto prendere in prestito, come se fossero libri, quattro persone, che hanno raccontato le proprie storie. Mariagrazia, Nicola, Svetlana e Manuela - paragonati a quattro personaggi shakespeariani - hanno raccontato le loro vicende personali, le loro difficoltà e le loro sfide, rappresentando modelli virtuosi di umanità.
Fatti d'Arte si conferma realtà bitontina unica, dal punto di vista teatrale, che sa rinnovarsi, pur mantenendosi fedele al suo spirito classicheggiante.
Da una parte la modernità sconvolgente del testo della Ensler, dall'altra l'antichità poetica di Shakespeare, in un innesto che ricorda al pubblico, non solo, l'importanza di un organo che è cuore e motore della femminilità ma della necessità delle donne di sentirsi rispettate e amate, come le eroine del teatro del Bardo. Sulla scena l'attrice Mariantonia Capriglione, iconica nella sua performance, tiene gli astanti incollati al suo coraggioso monologo, nel quale veste i panni di una donna irriverente, capace di liberarsi di ogni tabù riguardante la sua vagina. Nella sua recitazione c'è spazio per l'ilarità - mentre racconta delle esperienze tragicomiche che una donna deve affrontare quando deve inserire un "assorbente interno asciutto" o quando si reca in un bagno pubblico alle prese con mille acrobazie per poter liberare la vescica - ma c'e anche spazio per la riflessione e per lo smarrimento - quando la risata si fa pianto e amarezza nel racconto di una violenza sessuale subita. Il monologo diventa urgente dialogo tra il vecchio e il nuovo, tra uomo e donna, tra pene e vagina. Il registro linguistico contemporaneo si fonde perfettamente con quello shakespeariano in un teatro che diventa squarcio sull'animo umano, forma privilegiata di indagine sulla condizione umana e profonda rappresentazione del dolore.
Essenziale, intima ed efficace la scenografia: un telo fucsia e tanti palloncini pendenti a rappresentare analogicamente l'organo genitale femminile. Puntuale la regia di Raffaele Romita, audaci i costumi di Franco Colamorea.
Lo spettacolo Willy's and Vagina's monologue si inserisce in una serie di appuntamenti organizzati durante la scorsa settimana nell'ambito del festival www.shakespeare9, e si concluderà domenica 12 febbraio, con lo spettacolo Con la carabina ospitato nello Spazio Underground di Fatti d'Arte, vincitore di due premi Ubu 2022 della Compagnia Licia Lanera. Meritevole di attenzione l'evento Human Library svoltosi martedì 31 gennaio, all'interno della biblioteca comunale Rogadeo: il pubblico ha potuto prendere in prestito, come se fossero libri, quattro persone, che hanno raccontato le proprie storie. Mariagrazia, Nicola, Svetlana e Manuela - paragonati a quattro personaggi shakespeariani - hanno raccontato le loro vicende personali, le loro difficoltà e le loro sfide, rappresentando modelli virtuosi di umanità.
Fatti d'Arte si conferma realtà bitontina unica, dal punto di vista teatrale, che sa rinnovarsi, pur mantenendosi fedele al suo spirito classicheggiante.