Territorio e Ambiente
Impianto biogas tra Mariotto e Terlizzi, Consiglio di Stato boccia la richiesta di sospensiva
Era stata avanzata dal Comune della città dei fiori. Soddisfazione di CIA Agricoltura e OP Oliveti di Puglia
Bitonto - sabato 2 settembre 2023
"La recente decisione del Consiglio di Stato, che segue quella già espressa dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale di Puglia), di respingere la richiesta di sospensiva del Comune di Terlizzi, pur non esprimendosi nel merito, conferma che l'autorizzazione concessa dalla Regione Puglia a Sorgenia Biopower per la costruzione e l'esercizio dell'impianto di produzione di biogas viaggia sul binario giusto".
È quanto afferma Giovanni Bucci, presidente dell'OP Oliveti Terra di Bari che, insieme alla declinazione Bari-Bat di CIA Agricoltori Italiani Puglia e alle cooperative locali del comparto, ha promosso sin dall'inizio la necessità di un impianto che rappresenta la soluzione ideale e sostenibile per lo smaltimento della sansa prodotta dai frantoi.
"Contro il ricorso presentato dall'Amministrazione Comunale di Terlizzi a guida Pd, con il suo sindaco Michelangelo De Chirico e da alcune associazioni ambientaliste – continua Giovanni Bucci – ancora una volta il sistema cooperativo e tutto il mondo olivicolo hanno mostrato compattezza, depositando una memoria "ad adiuvandum" per spiegare le ragioni degli olivicoltori nel sostenere l'iniziativa nel territorio del Comune di Terlizzi, poiché l'impianto, così come progettato, è a basso impatto e si integra perfettamente nel contesto territoriale e garantirà alle imprese nel lungo periodo il conferimento sicuro ed economico di un sottoprodotto agricolo trasformandolo in risorsa produttiva, ambientale ed energetica evitandone così lo sversamento nei campi".
"La pervicacia con la quale l'Amministrazione Comunale di Terlizzi tenta di fermare il progetto è figlia di una volontà politica che sembra non guardare all'interesse generale ma segue il pensiero di pochi – dichiara Giuseppe De Noia presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Bari-Bat – dimenticando che gli olivicoltori non solo rappresentano gran parte dell'economia cittadina ma sono da sempre i primi difensori dell'ambiente, custodi del territorio e del nostro patrimonio rurale. Resta difficile comprendere il perché di un tale accanimento contro l'ubicazione scelta dai proponenti e condivisa con gli agricoltori, quando la normativa prevede questo genere di impianti proprio nelle aree agricole perché funzionali all'attività e in linea con i principi dell'economia circolare e della filiera corta e tra le altre cose, tale progettualità è stata approvata già dalla Città Metropolitana di Bari e dalla Regione Puglia".
"Va ricordato - continua Giuseppe De Noia - che il progetto dell'impianto, innovativo e di ultima generazione, ottimizzato nelle sue dimensioni per adattarlo al contesto, non emette odori e rumori e consente di valorizzare gli scarti agricoli producendo principalmente biometano per autotrazione, fertilizzante naturale restituito agli olivicoltori per arricchire i suoli di sostanza organica, e nello stesso tempo produce anche CO2, che verrà catturata e riutilizzata nel settore florovivaistico e quindi nelle serre, per poter accelerare i processi di fotosintesi clorofilliana per aumentare la capacità produttiva delle piante e nello stesso tempo la qualità delle stesse, attualmente tanto richiesta sui mercati nazionali e internazionali".
"Ancora una volta, confidando nella giustizia (il TAR prima e il Consiglio di Stato successivamente), abbiamo avuto ragione" è questa la dichiarazione lapidaria di Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani Puglia e presidente nazionale di Italia Olivicola, la più rappresentativa Unione Nazionale di Olivicoltori Italiani.
"Non è ammissibile questo ostracismo da parte dell'Amministrazione Comunale di Terlizzi, nei confronti dell'impianto biogas proposto da Sorgenia Biopower, in quanto l'impianto porterà ricchezza sui nostri territori e soprattutto valore aggiunto alle produzioni olivicole, in quanto si trasformeranno degli scarti di produzione in risorsa per l'intera economia del territorio e non solo esclusivo valore aggiunto alle aziende olivicole, tenendo conto, tra le altre cose, che il dispositivo di approvazione del progetto da parte della Regione Puglia, prevede anche una serie di compensazioni territoriali, che l'Amministrazione Comunale di Terlizzi continua a sottacere all'intera cittadinanza".
"Siamo fermamente convinti - afferma il presidente Gennaro Sicolo - che contrapposizioni preconcette non portano alcun vantaggio ai sistemi economici, sociali, culturali e occupazionali dei nostri territori, in considerazione del fatto che impianti di tal specie, nelle grandi capitali europee, e nell'Italia centro-settentrionale, sono all'ordine del giorno, e che ormai l'aumento sconsiderato del costo delle fonti energetiche tradizionali è completamente fuori controllo, creando svantaggi di mercato e di competitività alle nostre imprese, che devono confrontarsi con modelli economici che della competitività e della qualità delle produzione fanno un mantra inderogabile".
Tutto il sistema delle cooperative aderenti alla OP Oliveti Terra di Bari denuncia questa situazione, ed è per tale motivazione che la Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto, la Cooperativa Eurocoop di Ruvo di Puglia, la Cooperativa Agricoltura Progresso di Terlizzi, la Cooperativa Terra Maiorum di Corato, la Cooperativa Terre degli Ulivi e Gocce di Sole di Molfetta, la Cooperativa Il Contado di Minervino Murge e la Cooperativa Olivicola De Deo di Minervino Murge si sono costituite ad adiuvandum, contro questa crociata che sta conducendo il Comune di Terlizzi, insieme ad alcune associazioni ambientaliste.
"È sotto gli occhi di tutti - si legge ancora in una nota - il disastro presente sul nostro territorio pugliese, con un drastico depotenziamento del settore olivicolo: stiamo parlando del fenomeno Xylella; conosciamo tutti e molto bene chi sono stati i grandi responsabili e oppositori della scienza e dei ricercatori. Sono stati proprio loro: gli ambientalisti!!!
A tutto questo noi non ci stiamo e continueremo ad andare avanti, consapevoli della buona battaglia che stiamo conducendo e, soprattutto, confidiamo nella giustizia, così come abbiamo sempre fatto; a noi dispiace esclusivamente che le spese di giudizio che l'Amministrazione Comunale di Terlizzi sta sopportando per il "capriccio di qualcuno" sono tutte spese a carico dei cittadini di Terlizzi, ma questo è un altro argomento".
È quanto afferma Giovanni Bucci, presidente dell'OP Oliveti Terra di Bari che, insieme alla declinazione Bari-Bat di CIA Agricoltori Italiani Puglia e alle cooperative locali del comparto, ha promosso sin dall'inizio la necessità di un impianto che rappresenta la soluzione ideale e sostenibile per lo smaltimento della sansa prodotta dai frantoi.
"Contro il ricorso presentato dall'Amministrazione Comunale di Terlizzi a guida Pd, con il suo sindaco Michelangelo De Chirico e da alcune associazioni ambientaliste – continua Giovanni Bucci – ancora una volta il sistema cooperativo e tutto il mondo olivicolo hanno mostrato compattezza, depositando una memoria "ad adiuvandum" per spiegare le ragioni degli olivicoltori nel sostenere l'iniziativa nel territorio del Comune di Terlizzi, poiché l'impianto, così come progettato, è a basso impatto e si integra perfettamente nel contesto territoriale e garantirà alle imprese nel lungo periodo il conferimento sicuro ed economico di un sottoprodotto agricolo trasformandolo in risorsa produttiva, ambientale ed energetica evitandone così lo sversamento nei campi".
"La pervicacia con la quale l'Amministrazione Comunale di Terlizzi tenta di fermare il progetto è figlia di una volontà politica che sembra non guardare all'interesse generale ma segue il pensiero di pochi – dichiara Giuseppe De Noia presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Bari-Bat – dimenticando che gli olivicoltori non solo rappresentano gran parte dell'economia cittadina ma sono da sempre i primi difensori dell'ambiente, custodi del territorio e del nostro patrimonio rurale. Resta difficile comprendere il perché di un tale accanimento contro l'ubicazione scelta dai proponenti e condivisa con gli agricoltori, quando la normativa prevede questo genere di impianti proprio nelle aree agricole perché funzionali all'attività e in linea con i principi dell'economia circolare e della filiera corta e tra le altre cose, tale progettualità è stata approvata già dalla Città Metropolitana di Bari e dalla Regione Puglia".
"Va ricordato - continua Giuseppe De Noia - che il progetto dell'impianto, innovativo e di ultima generazione, ottimizzato nelle sue dimensioni per adattarlo al contesto, non emette odori e rumori e consente di valorizzare gli scarti agricoli producendo principalmente biometano per autotrazione, fertilizzante naturale restituito agli olivicoltori per arricchire i suoli di sostanza organica, e nello stesso tempo produce anche CO2, che verrà catturata e riutilizzata nel settore florovivaistico e quindi nelle serre, per poter accelerare i processi di fotosintesi clorofilliana per aumentare la capacità produttiva delle piante e nello stesso tempo la qualità delle stesse, attualmente tanto richiesta sui mercati nazionali e internazionali".
"Ancora una volta, confidando nella giustizia (il TAR prima e il Consiglio di Stato successivamente), abbiamo avuto ragione" è questa la dichiarazione lapidaria di Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani Puglia e presidente nazionale di Italia Olivicola, la più rappresentativa Unione Nazionale di Olivicoltori Italiani.
"Non è ammissibile questo ostracismo da parte dell'Amministrazione Comunale di Terlizzi, nei confronti dell'impianto biogas proposto da Sorgenia Biopower, in quanto l'impianto porterà ricchezza sui nostri territori e soprattutto valore aggiunto alle produzioni olivicole, in quanto si trasformeranno degli scarti di produzione in risorsa per l'intera economia del territorio e non solo esclusivo valore aggiunto alle aziende olivicole, tenendo conto, tra le altre cose, che il dispositivo di approvazione del progetto da parte della Regione Puglia, prevede anche una serie di compensazioni territoriali, che l'Amministrazione Comunale di Terlizzi continua a sottacere all'intera cittadinanza".
"Siamo fermamente convinti - afferma il presidente Gennaro Sicolo - che contrapposizioni preconcette non portano alcun vantaggio ai sistemi economici, sociali, culturali e occupazionali dei nostri territori, in considerazione del fatto che impianti di tal specie, nelle grandi capitali europee, e nell'Italia centro-settentrionale, sono all'ordine del giorno, e che ormai l'aumento sconsiderato del costo delle fonti energetiche tradizionali è completamente fuori controllo, creando svantaggi di mercato e di competitività alle nostre imprese, che devono confrontarsi con modelli economici che della competitività e della qualità delle produzione fanno un mantra inderogabile".
Tutto il sistema delle cooperative aderenti alla OP Oliveti Terra di Bari denuncia questa situazione, ed è per tale motivazione che la Cooperativa Produttori Olivicoli di Bitonto, la Cooperativa Eurocoop di Ruvo di Puglia, la Cooperativa Agricoltura Progresso di Terlizzi, la Cooperativa Terra Maiorum di Corato, la Cooperativa Terre degli Ulivi e Gocce di Sole di Molfetta, la Cooperativa Il Contado di Minervino Murge e la Cooperativa Olivicola De Deo di Minervino Murge si sono costituite ad adiuvandum, contro questa crociata che sta conducendo il Comune di Terlizzi, insieme ad alcune associazioni ambientaliste.
"È sotto gli occhi di tutti - si legge ancora in una nota - il disastro presente sul nostro territorio pugliese, con un drastico depotenziamento del settore olivicolo: stiamo parlando del fenomeno Xylella; conosciamo tutti e molto bene chi sono stati i grandi responsabili e oppositori della scienza e dei ricercatori. Sono stati proprio loro: gli ambientalisti!!!
A tutto questo noi non ci stiamo e continueremo ad andare avanti, consapevoli della buona battaglia che stiamo conducendo e, soprattutto, confidiamo nella giustizia, così come abbiamo sempre fatto; a noi dispiace esclusivamente che le spese di giudizio che l'Amministrazione Comunale di Terlizzi sta sopportando per il "capriccio di qualcuno" sono tutte spese a carico dei cittadini di Terlizzi, ma questo è un altro argomento".