Territorio e Ambiente
Impianto New0, tra i comuni contrari manca Bitonto
Si tratta di un inceneritore che dovrebbe essere realizzato tra i territori di Bari e Modugno
Bitonto - mercoledì 26 ottobre 2022
Il 27 ottobre si terrà la prossima Conferenza dei Servizi in Regione, nella quale 7 comuni dell'Aro Ba 2 esprimeranno, ancora una volta, la propria posizione contraria alla realizzazione dell'impianto New0, che sorgerà tra Bari e Modugno non lontano dal territorio bitontino. Ma tra questi, manca la firma del Comune di Bitonto. Impianto sin qui autorizzato dal Tar Puglia Bari.
A sottolineare l'assenza del Comune di Bitonto, l'associazione Ambiente è vita, la stessa che da anni, insieme ad altre realtà, si oppone fermamente alla discarica Fer.live.
Infatti, a firmare la nota congiunta sono stati nei mesi scorsi i rappresentanti di Modugno, Binetto, Bitetto, Bitritto, Palo del Colle, Giovinazzo e Sannicandro, unitisi con il primo cittadino barese Antonio Decaro. Si tratta di un impianto di recupero di rifiuti tramite l'utilizzo della combustione con ossigeno, che verrebbe realizzato nella zona industriale di Bari.
«Ci teniamo a ribadire che il Comune di Modugno, anche per nome e per conto dell'Aro Ba2, parteciperà con una relazione tecnica, supportata dal dottor Agostino Di Ciaula, referente Isde nazionale», si legge in una nota.
Ma all'atto pratico nemmeno i comuni sottoscrittori hanno espresso la volontà di appoggiare il comitato "NO inceneritore" nel ricorso, guidato dalla giovinazzese Corsina Depalo, iscritto al ruolo innanzi alle sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione, affinché venga annullata la sentenza del Consiglio di Stato che cancellando il precedente verdetto del Tar Puglia Bari ha dichiarato legittima l'autorizzazione.
Insomma, l'amministrazione comunale e l'intera assise cittadine di Bitonto non si sono espresse in alcun modo, altri hanno sottoscritto un documento che però non li vede affatto in prima fila contro la decisione del Consiglio di Stato.
«Noi del Comitato No Inceneritore - si legge in una nota - abbiamo intrapreso e continuiamo ad intraprendere tutte le possibili azioni giudiziarie ed extragiudiziali sin dal 2018, autotassandoci, per impedire la costruzione dell'inceneritore della New0 al San Paolo, inceneritore che annulla la raccolta differenziata in spregio ai principi stabiliti dall'Unione Europea della cosiddetta economia circolare. Riteniamo che la transizione ecologica di cui tanto si parla anche per la formazione del nuovo Governo italiano debba passare, impedendo derive in contrasto con i principi di tutela ambientale».
A sottolineare l'assenza del Comune di Bitonto, l'associazione Ambiente è vita, la stessa che da anni, insieme ad altre realtà, si oppone fermamente alla discarica Fer.live.
Infatti, a firmare la nota congiunta sono stati nei mesi scorsi i rappresentanti di Modugno, Binetto, Bitetto, Bitritto, Palo del Colle, Giovinazzo e Sannicandro, unitisi con il primo cittadino barese Antonio Decaro. Si tratta di un impianto di recupero di rifiuti tramite l'utilizzo della combustione con ossigeno, che verrebbe realizzato nella zona industriale di Bari.
«Ci teniamo a ribadire che il Comune di Modugno, anche per nome e per conto dell'Aro Ba2, parteciperà con una relazione tecnica, supportata dal dottor Agostino Di Ciaula, referente Isde nazionale», si legge in una nota.
Ma all'atto pratico nemmeno i comuni sottoscrittori hanno espresso la volontà di appoggiare il comitato "NO inceneritore" nel ricorso, guidato dalla giovinazzese Corsina Depalo, iscritto al ruolo innanzi alle sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione, affinché venga annullata la sentenza del Consiglio di Stato che cancellando il precedente verdetto del Tar Puglia Bari ha dichiarato legittima l'autorizzazione.
Insomma, l'amministrazione comunale e l'intera assise cittadine di Bitonto non si sono espresse in alcun modo, altri hanno sottoscritto un documento che però non li vede affatto in prima fila contro la decisione del Consiglio di Stato.
«Noi del Comitato No Inceneritore - si legge in una nota - abbiamo intrapreso e continuiamo ad intraprendere tutte le possibili azioni giudiziarie ed extragiudiziali sin dal 2018, autotassandoci, per impedire la costruzione dell'inceneritore della New0 al San Paolo, inceneritore che annulla la raccolta differenziata in spregio ai principi stabiliti dall'Unione Europea della cosiddetta economia circolare. Riteniamo che la transizione ecologica di cui tanto si parla anche per la formazione del nuovo Governo italiano debba passare, impedendo derive in contrasto con i principi di tutela ambientale».