Cronaca
Imprenditore bitontino arrestato per bancarotta
Gaetano Cuccinella avrebbe sottratto 3 milioni alla sua azienda per portarla al fallimento
Bitonto - martedì 5 giugno 2018
10.43
È di bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale l'accusa per l'imprenditore 50enne bitontino, Gaetano Cuccinella, ex socio e amministratore della Cuccinella Gaetano & C. s.a.s. arrestato e posto ai domiciliari a Bari dalla Guardia di Finanza con l'accusa di aver sottratto beni aziendali per 3 milioni di euro portando al fallimento la sua società, operante nel settore della distribuzione di bevande alcoliche.
Secondo la Procura di Bari avrebbe agito in concorso con altre sei persone legate da vincoli familiari. La società fu dichiarata fallita nel febbraio 2017, ma «le indagini - come spiega la Procura - hanno permesso di far luce su un articolato disegno criminoso ideato ed attuato» dall'accusato. Per questo è stato disposto il sequestro di assegni per circa 200mila euro e di due immobili per un valore di 160mila euro. All'imprenditore era già stato sequestrato un capannone del valore di circa 12 milioni.
Secondo l'accusa Cuccinella avrebbe anche ceduto a prezzi irrisori i beni dell'azienda a persone compiacenti in prossimità del fallimento, così sottraendoli illecitamente ai creditori.
«Il provvedimento restrittivo - spiegano ancora dalla Procura - è stato emesso al termine di una complessa ed articolata attività investigativa delegata dal pubblico ministero inquirente ai finanzieri del Gruppo Tutela Mercato Capitali, articolazione interna al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari, specializzata nel contrasto agli illeciti finanziari, societari e fallimentari e si inserisce nella più ampia attività del Corpo finalizzata alla tutela strategica dell'economia imprenditoriale».
Secondo la Procura di Bari avrebbe agito in concorso con altre sei persone legate da vincoli familiari. La società fu dichiarata fallita nel febbraio 2017, ma «le indagini - come spiega la Procura - hanno permesso di far luce su un articolato disegno criminoso ideato ed attuato» dall'accusato. Per questo è stato disposto il sequestro di assegni per circa 200mila euro e di due immobili per un valore di 160mila euro. All'imprenditore era già stato sequestrato un capannone del valore di circa 12 milioni.
Secondo l'accusa Cuccinella avrebbe anche ceduto a prezzi irrisori i beni dell'azienda a persone compiacenti in prossimità del fallimento, così sottraendoli illecitamente ai creditori.
«Il provvedimento restrittivo - spiegano ancora dalla Procura - è stato emesso al termine di una complessa ed articolata attività investigativa delegata dal pubblico ministero inquirente ai finanzieri del Gruppo Tutela Mercato Capitali, articolazione interna al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari, specializzata nel contrasto agli illeciti finanziari, societari e fallimentari e si inserisce nella più ampia attività del Corpo finalizzata alla tutela strategica dell'economia imprenditoriale».