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Cronaca
In bilico su un cornicione nel centro storico di Bitonto, salvato dai Carabinieri
L'uomo, seduto rannicchiato sul parapetto di un palazzo in vico Maiullari, è stato tratto in salvo da un equipaggio dell'Arma
Bitonto - venerdì 11 aprile 2025
Voleva farla finita, ma un angelo in divisa lo ha afferrato all'ultimo istante. A Bitonto un 48enne ha tentato di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto, ma l'intervento di un brigadiere dell'Arma lo ha tratto in salvo: il militare, in bilico su un cornicione, è riuscito ad afferrarlo quando l'uomo era pronto a lasciarsi cadere nel vuoto.
I fatti sono avvenuti ieri alle ore 10.30, quando al 112 è scattato l'allarme. In pochi minuti, un equipaggio dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modugno, lottando contro le lancette dell'orologio, si è messo alla ricerca dell'abitazione, uno stabile di tre piani in vico Maiullari. Se l'uomo è ancora vivo, lo deve soltanto al tempismo dei due militari che hanno rintracciato il 48enne completamente nudo. In uno stato confusionale, sebbene molto diffidente, l'uomo voleva farla finita.
Era seduto rannicchiato sul parapetto del palazzo, pronto a sporgersi, quando uno dei suoi angeli custodi (il più esperto, di Terlizzi, con i gradi da brigadiere), dopo aver capito che non c'era più tempo da perdere, l'ha afferrato per le mani e per il busto: il suo corpo era dolorante, ma non poteva assolutamente mollare la presa. Un'azione efficace, un "abbraccio" che ha salvato il 48enne rimasto in bilico sul cornicione, prima di essere recuperato. Per fortuna, quell'uomo adesso è in salvo.
Alla fine, gli è andata bene, forse una manciata di secondi lo dividevano da una morte certa, quando i Carabinieri, a cui sono arrivati gli applausi per il coraggio, la prontezza e la professionalità dai residenti, lo hanno salvato. Una storia amara, certo, ma con un finale di profondissima umanità riscritto da un angelo in divisa.
I fatti sono avvenuti ieri alle ore 10.30, quando al 112 è scattato l'allarme. In pochi minuti, un equipaggio dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modugno, lottando contro le lancette dell'orologio, si è messo alla ricerca dell'abitazione, uno stabile di tre piani in vico Maiullari. Se l'uomo è ancora vivo, lo deve soltanto al tempismo dei due militari che hanno rintracciato il 48enne completamente nudo. In uno stato confusionale, sebbene molto diffidente, l'uomo voleva farla finita.
Era seduto rannicchiato sul parapetto del palazzo, pronto a sporgersi, quando uno dei suoi angeli custodi (il più esperto, di Terlizzi, con i gradi da brigadiere), dopo aver capito che non c'era più tempo da perdere, l'ha afferrato per le mani e per il busto: il suo corpo era dolorante, ma non poteva assolutamente mollare la presa. Un'azione efficace, un "abbraccio" che ha salvato il 48enne rimasto in bilico sul cornicione, prima di essere recuperato. Per fortuna, quell'uomo adesso è in salvo.
Alla fine, gli è andata bene, forse una manciata di secondi lo dividevano da una morte certa, quando i Carabinieri, a cui sono arrivati gli applausi per il coraggio, la prontezza e la professionalità dai residenti, lo hanno salvato. Una storia amara, certo, ma con un finale di profondissima umanità riscritto da un angelo in divisa.