Politica
«In Puglia come a Bitonto orti sociali sui terreni abbandonati»
La proposta di Italia in Comune per mettere nelle mani dei cittadini pezzi di terra da coltivare
Bitonto - mercoledì 2 settembre 2020
8.42
Trasformare, come accaduto a Bitonto, i terreni comunali abbandonati in orti sociali nelle mani dei residenti per abbellire i quartieri e creare opportunità di occupazione ed economia. È la proposta lanciata da Italia in Comune Puglia e sostenuta dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio che proprio nella città dell'olio ha sperimentato questa strada nel quartiere 167.
«È un modo per promuovere un'agricoltura sostenibile e condivisa – spiegano dal partito di Pizzarotti - ma anche per sostenere la causa ambientale e creare polmoni verdi nelle città».
«A Bitonto e in altre città – spiega il primo cittadino bitontino - abbiamo creato delle oasi in cui i cittadini coltivano terre prima abbandonate e a rischio incendio, ma occorrono fondi per realizzare allacci idrici e illuminazione. La Regione se ne può far carico dando un bel segnale al mondo agricolo. I terreni agricoli producono bellezza, oltre che occupazione ed economia. Si fa tanto parlare di agricoltura ma questa deve essere inserita come asse di rigenerazione urbana nei programmi dei fondi comunitari e nazionali gestiti dalle regioni. Ciò consentirebbe anche creazione di comunità cittadine in grado di valorizzare il proprio prodotto quale elemento di qualificazione urbana. Dare input e fondi ai comuni per iniziative di questo tipo ci farebbe differenziare dal resto d'Italia partendo dalla nostra Storia».
«È un modo per promuovere un'agricoltura sostenibile e condivisa – spiegano dal partito di Pizzarotti - ma anche per sostenere la causa ambientale e creare polmoni verdi nelle città».
«A Bitonto e in altre città – spiega il primo cittadino bitontino - abbiamo creato delle oasi in cui i cittadini coltivano terre prima abbandonate e a rischio incendio, ma occorrono fondi per realizzare allacci idrici e illuminazione. La Regione se ne può far carico dando un bel segnale al mondo agricolo. I terreni agricoli producono bellezza, oltre che occupazione ed economia. Si fa tanto parlare di agricoltura ma questa deve essere inserita come asse di rigenerazione urbana nei programmi dei fondi comunitari e nazionali gestiti dalle regioni. Ciò consentirebbe anche creazione di comunità cittadine in grado di valorizzare il proprio prodotto quale elemento di qualificazione urbana. Dare input e fondi ai comuni per iniziative di questo tipo ci farebbe differenziare dal resto d'Italia partendo dalla nostra Storia».