Cronaca
In Questura per il permesso di soggiorno viene arrestata per truffa e tentato omicidio
Con un complice bitontino e una connazionale colombiana aveva rapinato un uomo dopo un rapporto sessuale
Bitonto - sabato 15 giugno 2019
9.45
Era andata in Questura per ottenere il permesso di soggiorno, ma è stata arrestata e portata in carcere per truffa e tentato omicidio.
È successo ieri a Lecce una cittadina colombiana di 47 anni, Lina Maria Lopez Agudelo, è stata fermata dagli agenti che avevano effettuato alcuni controlli per verificarne i dati anagrafici. Al termine delle operazioni i poliziotti hanno però scoperto che la donna doveva scontare ancora 2 anni, 4 mesi e 2 giorni di reclusione per una truffa e un tentato omicidio commessi insieme a una connazionale e a un altro complice bitontino nel 2008. Dopo un breve periodo passato nelle patrie galere e la successiva scarcerazione temporanea, la donna aveva però ignorato l'ordine di carcerazione emesso nel 2013 dalla Procura della Repubblica di Trani.
Durante il processo fu accertato che la donna e la sua connazionale avevano rapinato 200 euro a un cittadino italiano a Terlizzi dopo aver avuto con lui un rapporto sessuale. Con l'aiuto del complice bitontino l'avevano poi costretto a salire in macchina e poi "scaricato" in un luogo isolato dove era stato anche ferito con due colpi di pistola ai reni e al gluteo.
La 47enne è stata trasferita adesso nel carcere di Lecce dove sconterà la pena residua.
È successo ieri a Lecce una cittadina colombiana di 47 anni, Lina Maria Lopez Agudelo, è stata fermata dagli agenti che avevano effettuato alcuni controlli per verificarne i dati anagrafici. Al termine delle operazioni i poliziotti hanno però scoperto che la donna doveva scontare ancora 2 anni, 4 mesi e 2 giorni di reclusione per una truffa e un tentato omicidio commessi insieme a una connazionale e a un altro complice bitontino nel 2008. Dopo un breve periodo passato nelle patrie galere e la successiva scarcerazione temporanea, la donna aveva però ignorato l'ordine di carcerazione emesso nel 2013 dalla Procura della Repubblica di Trani.
Durante il processo fu accertato che la donna e la sua connazionale avevano rapinato 200 euro a un cittadino italiano a Terlizzi dopo aver avuto con lui un rapporto sessuale. Con l'aiuto del complice bitontino l'avevano poi costretto a salire in macchina e poi "scaricato" in un luogo isolato dove era stato anche ferito con due colpi di pistola ai reni e al gluteo.
La 47enne è stata trasferita adesso nel carcere di Lecce dove sconterà la pena residua.