Territorio e Ambiente
Incendi a raffica nelle campagne di Bitonto: ancora rifiuti in fiamme
I roghi ormai non si contano e volontari e forze dell'ordine fanno fatica a seguire tutti gli episodi
Bitonto - lunedì 19 aprile 2021
10.00
Sono stati, letteralmente, giorni di fuoco per le campagne e le periferie di Bitonto, prese di mira dai criminali ambientali responsabili di centinaia di roghi tossici ogni anno. Il fenomeno è ormai consolidato e si verifica quando uno dei tanti scaricatori seriali di immondizia nelle campagne, decidono che c'è troppo materiale nei loro "posti preferiti" e decidono di fare spazio dando fuoco a quello che c'è.
Nella prima mattinata di venerdì 2 aprile, grazie alla rete di volontari presenti sul territorio, è stato individuato un rogo nei pressi di un contenitore dell'igiene urbana in località Torre d'Agera. Tempestivo l'intervento del Nucleo Ambientale della Polizia Locale che, insieme ai Vigili del Fuoco, hanno messo in sicurezza l'area e spento l'incendio. A bruciare, molto probabilmente, una cisterna in polietilene ed alcuni pneumatici abbandonati nei pressi del contenitore. A poche ore di distanza, nella lama di città, l'espandersi di un'alta nube nera ha allertato nuovamente le "sentinelle ambientali" che, giunte celermente sul posto, hanno sollecitato l'intervento delle autorità competenti. A fuoco, questa volta, grandi pneumatici, col conseguente danneggiamento degli habitat naturali caratteristici dell'area, tutelati, peraltro, da una specifica legge regionale. Il giorno seguente, nel tardo pomeriggio, sempre nell'area protetta, a fuoco cumuli di guaine abbandonate, certamente il frutto di un furto di cavi elettrici concluso con il rogo necessario per sciogliere le coperture gommose e prelevare il rame da rivendere sul mercato nero dei metalli.
Nel fine settimana successivo a bruciare invece sono stati rifiuti sulla via Appia Traiana e un contenitore stradale di carta. Anche qui, la presenza delle sentinelle ambientali ha permesso un tempestivo intervento degli operatori e una parziale circoscrizione dei danni.
«Ormai – commenta sconfortato un volontario - in questa città abbiamo un problema ambientale e non possiamo più sottovalutarlo. Questi reati, perché di reati si parla, sono all'ordine del giorno e gli interventi sono stati tempestivi grazie alla rete di volontari che è stata creata e che silenziosamente monitora tutto il territorio. Noi, la nostra parte la stiamo facendo e vogliamo continuare a farla senza nessuna medaglia sul petto, ma ora tocca alle istituzioni potenziare quel settore con ulteriori risorse umane per permettere di dare risposte veloci e concrete a tutta la città. Noi ci siamo!».
Nella prima mattinata di venerdì 2 aprile, grazie alla rete di volontari presenti sul territorio, è stato individuato un rogo nei pressi di un contenitore dell'igiene urbana in località Torre d'Agera. Tempestivo l'intervento del Nucleo Ambientale della Polizia Locale che, insieme ai Vigili del Fuoco, hanno messo in sicurezza l'area e spento l'incendio. A bruciare, molto probabilmente, una cisterna in polietilene ed alcuni pneumatici abbandonati nei pressi del contenitore. A poche ore di distanza, nella lama di città, l'espandersi di un'alta nube nera ha allertato nuovamente le "sentinelle ambientali" che, giunte celermente sul posto, hanno sollecitato l'intervento delle autorità competenti. A fuoco, questa volta, grandi pneumatici, col conseguente danneggiamento degli habitat naturali caratteristici dell'area, tutelati, peraltro, da una specifica legge regionale. Il giorno seguente, nel tardo pomeriggio, sempre nell'area protetta, a fuoco cumuli di guaine abbandonate, certamente il frutto di un furto di cavi elettrici concluso con il rogo necessario per sciogliere le coperture gommose e prelevare il rame da rivendere sul mercato nero dei metalli.
Nel fine settimana successivo a bruciare invece sono stati rifiuti sulla via Appia Traiana e un contenitore stradale di carta. Anche qui, la presenza delle sentinelle ambientali ha permesso un tempestivo intervento degli operatori e una parziale circoscrizione dei danni.
«Ormai – commenta sconfortato un volontario - in questa città abbiamo un problema ambientale e non possiamo più sottovalutarlo. Questi reati, perché di reati si parla, sono all'ordine del giorno e gli interventi sono stati tempestivi grazie alla rete di volontari che è stata creata e che silenziosamente monitora tutto il territorio. Noi, la nostra parte la stiamo facendo e vogliamo continuare a farla senza nessuna medaglia sul petto, ma ora tocca alle istituzioni potenziare quel settore con ulteriori risorse umane per permettere di dare risposte veloci e concrete a tutta la città. Noi ci siamo!».