Politica
Italia in Comune Bitonto contro l'opposizione: «Becere provocazioni»
Nel mirino il trasformismo. La sferzata a Natilla: «Distanti da chi accusa e passa in Psi, Forza Italia, Pd e liste civiche»
Bitonto - mercoledì 19 febbraio 2020
10.46
Doveva essere un consiglio comunale dedicato allo scambio delle buone pratiche da adottare contro il vandalismo a Bitonto, quello celebrato lo scorso 10 febbraio, ma è diventato uno scontro diretto tra maggioranza e opposizione in cui l'unica cosa che è stata scambiata sono state le reciproche accuse di trasformismo e cambio di casacca.
Uno scontro tanto aspro da aver lasciato la sua coda polemica anche oltre il palazzo comunale visto che la sezione locale di Italia in Comune ha diramato un comunicato in cui ha voluto stigmatizzare «i toni usati da alcuni consiglieri comunali di opposizione durante l'ultimo consiglio comunale. Proprio in riferimento alla becera provocazione sul cambio casacca avvenuta prima del punto all'ordine del giorno legato ad una corretta educazione civica, i consiglieri Natilla, Scauro e Rossiello hanno inasprito oltremodo il dibattito interpretando la seduta consiliare come una esibizione personale contro l'Amministrazione. Nessun intervento sul vandalismo, nessuna proposta, nessuna idea, solo tanto livore che ha, incredibilmente, coinvolto tutti gli elettori di fede socialista».
Una polemica politica da cui, tuttavia, Italia in Comune non si sottrae, sottolineando piuttosto come «dopo un secolo di storia il "Garofano rosso" scompare dal consiglio comunale per volontà del suo consigliere eletto Franco Scauro, che ha dichiarato di costituire un nuovo gruppo consiliare, denominato "Bitonto Riformista" proprio con il consigliere Natilla, che tanto si è speso contro un presunto trasformismo politico di colleghi consiglieri di maggioranza; il tutto mentre ribadiva il suo abbandono del PD, lista nella quale si è candidato dopo esperienza passata in Forza Italia e nello stesso partito socialista».
«Italia in comune – concludono gli i firmatari della nota, Maria Grazia Gesualdo, Veronica Visotti, Giuseppe Maiorano, Pasquale Castellano e Dino Ciminiello - da sempre dalla parte delle forze civiche locali che intendono la politica come servizio e non come professione, prende le distanze da questo modo di fare che, ci auguriamo, si erga a toni costruttivi a beneficio della collettività».
Uno scontro tanto aspro da aver lasciato la sua coda polemica anche oltre il palazzo comunale visto che la sezione locale di Italia in Comune ha diramato un comunicato in cui ha voluto stigmatizzare «i toni usati da alcuni consiglieri comunali di opposizione durante l'ultimo consiglio comunale. Proprio in riferimento alla becera provocazione sul cambio casacca avvenuta prima del punto all'ordine del giorno legato ad una corretta educazione civica, i consiglieri Natilla, Scauro e Rossiello hanno inasprito oltremodo il dibattito interpretando la seduta consiliare come una esibizione personale contro l'Amministrazione. Nessun intervento sul vandalismo, nessuna proposta, nessuna idea, solo tanto livore che ha, incredibilmente, coinvolto tutti gli elettori di fede socialista».
Una polemica politica da cui, tuttavia, Italia in Comune non si sottrae, sottolineando piuttosto come «dopo un secolo di storia il "Garofano rosso" scompare dal consiglio comunale per volontà del suo consigliere eletto Franco Scauro, che ha dichiarato di costituire un nuovo gruppo consiliare, denominato "Bitonto Riformista" proprio con il consigliere Natilla, che tanto si è speso contro un presunto trasformismo politico di colleghi consiglieri di maggioranza; il tutto mentre ribadiva il suo abbandono del PD, lista nella quale si è candidato dopo esperienza passata in Forza Italia e nello stesso partito socialista».
«Italia in comune – concludono gli i firmatari della nota, Maria Grazia Gesualdo, Veronica Visotti, Giuseppe Maiorano, Pasquale Castellano e Dino Ciminiello - da sempre dalla parte delle forze civiche locali che intendono la politica come servizio e non come professione, prende le distanze da questo modo di fare che, ci auguriamo, si erga a toni costruttivi a beneficio della collettività».