Il Consiglio comunale di Bitonto durante la discussione sullASV
Il Consiglio comunale di Bitonto durante la discussione sullASV
Politica

L’Asv agita il consiglio: la maggioranza abbandona l’aula e la minoranza stoppa la discussione

Critica l’opposizione: «Scappano dal confronto». Abbaticchio: «Giunta e direttore pronti a rispondere. Loro hanno interrotto il consiglio»

Consiglio comunale agitato ieri a Bitonto dove era in discussione, in argomento monotematico, la difficile situazione dell'Azienda Servizi Vari, partecipata del Comune che vive un momento di difficoltà e preoccupa la politica locale.

In aula, in realtà, la discussione è durata ben poco, visto che i consiglieri di maggioranza hanno chiesto più tempo per studiare la documentazione consegnata dagli uffici solo pochi giorni fa, e hanno abbandonato l'aula. Un gesto che ha fortemente indispettito le forze d'opposizione che dopo alcuni altri interventi di biasimo nei confronti di sindaco e maggioranza, ne hanno imitato la scelta, sgomberando l'emiciclo consiliare, salvo poi tornarvi parzialmente solo per chiedere la verifica del numero legale e decretare quindi la conclusione dei lavori vista la mancanza del numero minimo di consiglieri in aula.

«La situazione economico finanziaria dell'ASV – ha spiegato il consigliere di 70032 Bitonto in Movimento, Giuseppe Santoruvo - è il frutto di quanto accaduto nel corso degli anni, non solo nell'ultimo. Sono state poste in essere una serie di scelte che forse avrebbero, come ribadito nella relazione dei revisori, dovuto maggiormente interessare i soci. L'uscita dall'aula consiliare ieri, pur avendo firmato quella richiesta di consiglio monotematico é stata dettata dal fatto che subito dopo quella richiesta il Sindaco si è attivato immediatamente per farci pervenire a noi consiglieri una dettagliata relazione sullo stato dell'azienda servizi vari, pervenutaci il 19 luglio».
«Spiace ricevere queste accuse – ha detto ancora Santoruvo - da parte di chi ha governato la città per tanti anni, fino a poco tempo fa, e che ora trovandosi dall'altra parte della barricata non puó lanciare "gratuitamente" determinati attacchi».

Completamente diversa la lettura dei consiglieri di minoranza, in particolare dei partiti della Federazione Pares (Governare il Futuro, Insieme per la Città, Laboratorio, Partito Socialista Italiano e Sinistra Italiana), che ha biasimato «il comportamento di quei consiglieri che hanno abbandonato l'aula, non consentendo un proficuo dibattito sulla Partecipata. Tale atteggiamento non può non far sorgere dubbi sulle motivazioni che hanno spinto ad assumerlo. La speranza è che la "pace ritrovata con l'Azienda" che ha consentito di assumere "almeno 10 nuovi netturbini, che si occuperanno dello spazzamento, della raccolta, del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Bitonto e frazioni", come pure la tempestiva pubblicazione del bando per la ricerca di figure professionali da inserire nel CdA dell'Azienda, con conseguenti gradite "spartizioni" di posti di sottogoverno, nulla c'entrino con l'uscita dall'aula. La cittadinanza attende risposte che non possono essere taciute con "aggiustamenti di convenienza"!».

E se Sannicandro (IpC) ha annunciato la consegna della documentazione a Procura e Corte dei Conti, secondo il collega Daucelli, il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, avrebbe «punito i consiglieri che firmarono la richiesta di consiglio, facendo fare ad uno di essi la dichiarazione che non erano in grado di affrontare il consiglio è avevano bisogno di ulteriore tempo, peccato che domani si approva il bilancio ASV e non avranno tempo di fare nulla. Oltre ad aver umiliato i suddetti consiglieri non ha consentito la discussione in consiglio. Hanno paura di affrontare la discussione su una società che produce perdite. Tant'è che il servizio di Cerveteri per 2 milioni di euro ha prodotto da solo circa 500 mila euro di perdite».

Sulla stessa linea anche la locale sezione di Forza Italia. «L'amministrazione di centrosinistra scappa dal confronto su un argomento fondamentale per la città – scrivono in una nota gli attivisti - dal momento che l'Azienda Servizi Vari - attiva dal 1967, patrimonio cittadino per il suo capitale umano, strumentale e immobiliare - con l'era Abbaticchio ha iniziato a subire perdite e a chiudere i bilanci in rosso. Una situazione grave e preoccupante, su cui abbiamo chiesto di far luce in consiglio comunale, ma è stato fatto in modo di rimandare il confronto. Perché? C'è qualcosa da nascondere? A cosa sono dovute queste perdite? A quale mala gestio?». I forzisti accusano l'amministrazione Abbaticchio di «incapacità e spreco di denaro pubblico», mentre il consigliere Carmela Rossiello spiega come questo atteggiamento «irresponsabile e codardo, non può che rafforzare la mia convinzione che nei conti dell'Asv ci sia qualcosa che non quadra, e soprattutto che manchi la volontà politica di affrontare la questione».
«Ancora una volta – scrivono da Forza Italia - quest'amministrazione brilla per incompetenza ed inconcludenza, e dilapida i soldi di tutti per inettitudine».

Diametralmente opposta la lettura dei fatti da parte del primo cittadino. «La giunta e il direttore ASV erano completamente a disposizione della minoranza per rispondere alle loro domande – ha detto Abbaticchio - ma hanno preferito abbandonare l'aula mentre stavo parlando, nonostante le mie diverse richieste, cadute nel vuoto, di spiegare quali fossero, nel dettaglio, le loro perplessità. Per questo ho posto io la domanda al direttore, per sapere se la perdita del 2017, che ammonta a circa 300mila euro, fosse dovuta a una mancanza di utile nel corso dell'attività imprenditoriale svolta negli altri comuni, o fosse una perdita che viene recuperata nel corso dell'attività contrattuale. E il direttore mi ha risposto che è una perdita che sarebbe stata recuperata nel corso dell'attività contrattuale perché dovuta, tra le altre cose, al fatto che nel comune di Cerveteri si sono resi conto che le utenze erano maggiori di quelle previste da contratto e il Comune laziale deve deliberare l'integrazione finanziaria per coprire l'attività svolta. Se fossero rimasti presenti avrebbero potuto chiedere delucidazioni come questa, invece hanno abbandonato l'aula salvo poi rientrare in aula col consigliere Bonasia che ha chiesto la verifica del numero legale mentre stavo parlando, decretando così l'interruzione della seduta».
La mia impressione – conclude Abbaticchio – è che questo consiglio comunale fosse stato convocato più per attaccare me e tutta la maggioranza piuttosto che per discutere seriamente dell'ASV e capirne di più».
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