Cultura
L'attualità di un imperatore: Federico II attraverso lo sguardo di docenti e storici
Un interessante convegno sullo svevo in vista dello spettacolo teatrale che lo vedrà protagonista
Bitonto - mercoledì 18 aprile 2018
11.09
Uno dei personaggi storici più rappresentativi di un'epoca ancora attuale a 770 anni dalla sua morte. L'imperatore Federico II è stato protagonista lunedì di una serata dedicata proprio allo svevo e organizzata all'interno della sala degli specchi del comune di Bitonto dall'associazione Docenti Bitontini.
La modernità di questa grande personalità del passato risiede nell'eredità culturale, politica, economica e religiosa conservata ancor oggi in Italia. Ne sono un esempio l'Università degli Studi di Napoli Federico II fondata nel 1224; la continua ricerca della laicità del potere politico rispetto a quello del papato pur riconoscendone l'importanza, la valorizzazione del dialetto della scuola siciliana, considerato per molto tempo un'ispirazione per la composizione della lingua italiana da parte del padre fondatore Dante Alighieri nel De vulgari eloquentia.
Preziosi i contributi sull'argomento del professor Nicola Fiorino Tucci, del giornalista Mario Sicolo, e del professore di Storia Medievale all'Università di Bari, Pasquale Corsi, moderati dal giornalista Marino Pagano.
Una storia, quella di Federico II, che rimane nel tempo a testimonianza di un passato degno di essere sempre ricordato anche al di là delle deformazioni storiche subite dal periodo in cui è vissuto, il Meiodevo.
La modernità di questa grande personalità del passato risiede nell'eredità culturale, politica, economica e religiosa conservata ancor oggi in Italia. Ne sono un esempio l'Università degli Studi di Napoli Federico II fondata nel 1224; la continua ricerca della laicità del potere politico rispetto a quello del papato pur riconoscendone l'importanza, la valorizzazione del dialetto della scuola siciliana, considerato per molto tempo un'ispirazione per la composizione della lingua italiana da parte del padre fondatore Dante Alighieri nel De vulgari eloquentia.
Preziosi i contributi sull'argomento del professor Nicola Fiorino Tucci, del giornalista Mario Sicolo, e del professore di Storia Medievale all'Università di Bari, Pasquale Corsi, moderati dal giornalista Marino Pagano.
Una storia, quella di Federico II, che rimane nel tempo a testimonianza di un passato degno di essere sempre ricordato anche al di là delle deformazioni storiche subite dal periodo in cui è vissuto, il Meiodevo.