Territorio e Ambiente
L'Europa condanna l'Italia sulla Xylella
Italia Olivicola: «La prova del fallimento della politica». Damascelli se la prende con Emiliano: «Deve dimettersi»
Bitonto - venerdì 6 settembre 2019
12.43
«La sentenza della Corte di Giustizia UE certifica per l'ennesima volta il fallimento, per non dire la totale assenza, delle politiche attuate in questi anni contro l'emergenza xylella». Non usa giri di parole Gennaro Sicolo, presidente bitontino di Italia Olivicola, il più grande consorzio italiano di olivicoltori, per commentare la notizia della sanzione arrivata da Bruxelles che ha condannato l'Italia per i mancati interventi contro la xylella.
«Un intero territorio e migliaia di agricoltori sono stati lasciati soli – ha detto Sicolo - in balia di un batterio terribile e di santoni e sciamani che hanno prevalso sulla scienza vera e sulle leggi. Negli ultimi mesi, anche grazie al lavoro congiunto col Mipaaft e all'approvazione del decreto emergenze e del decreto xylella, abbiamo cambiato passo, e siamo fiduciosi per il futuro anche perché, tra le sue priorità, il Ministro Teresa Bellanova ha evidenziato proprio il contrasto alla xylella e la ricostruzione del Salento e della zona infetta».
«In questo contesto – è però il monito del presidente di Italia Olivicola - anche l'Unione Europea dovrà fare la propria parte stanziando fondi per il ripristino del potenziale produttivo di un territorio raso al suolo da questo batterio.
Già a marzo i commissari Ue alla salute e all'agricoltura, Andriukaitis e Hogan, in una missiva rivolta al sottoscritto, si erano detti pronti a collaborare e a stanziare risorse a condizione che l'Italia attui finalmente una battaglia seria contro questa peste».
Per il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, la colpa però è del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che, secondo il forzista, «dovrebbe dimettersi da presidente della Giunta regionale, affinché si possa andare anticipatamente al voto e dare ai pugliesi una squadra di governo seria, capace, competente e in grado di mettersi subito al lavoro per risolvere gli enormi danni che il presidente e la sua squadra hanno provocato ai cittadini negli ultimi cinque anni».
«Si contano 1,2 miliardi di euro di danni alla nostra olivicoltura per i ritardi accumulati e per le omissioni sul fronte delle azioni di contrasto al flagello degli ulivi - dice Damascelli - l'Italia subisce una grave condanna da parte della Corte di Giustizia Europea perché la Puglia non ha messo in atto le misure obbligatorie impartite dall'Ue contro la diffusione del batterio, che ha causato il disseccamento rapido di milioni di ulivi. Manchevolezze, inadempienze della Giunta regionale che hanno distrutto l'agricoltura pugliese, un settore che sta attraversando il mare in tempesta da quando Emiliano si è insediato».
«Un intero territorio e migliaia di agricoltori sono stati lasciati soli – ha detto Sicolo - in balia di un batterio terribile e di santoni e sciamani che hanno prevalso sulla scienza vera e sulle leggi. Negli ultimi mesi, anche grazie al lavoro congiunto col Mipaaft e all'approvazione del decreto emergenze e del decreto xylella, abbiamo cambiato passo, e siamo fiduciosi per il futuro anche perché, tra le sue priorità, il Ministro Teresa Bellanova ha evidenziato proprio il contrasto alla xylella e la ricostruzione del Salento e della zona infetta».
«In questo contesto – è però il monito del presidente di Italia Olivicola - anche l'Unione Europea dovrà fare la propria parte stanziando fondi per il ripristino del potenziale produttivo di un territorio raso al suolo da questo batterio.
Già a marzo i commissari Ue alla salute e all'agricoltura, Andriukaitis e Hogan, in una missiva rivolta al sottoscritto, si erano detti pronti a collaborare e a stanziare risorse a condizione che l'Italia attui finalmente una battaglia seria contro questa peste».
Per il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, la colpa però è del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che, secondo il forzista, «dovrebbe dimettersi da presidente della Giunta regionale, affinché si possa andare anticipatamente al voto e dare ai pugliesi una squadra di governo seria, capace, competente e in grado di mettersi subito al lavoro per risolvere gli enormi danni che il presidente e la sua squadra hanno provocato ai cittadini negli ultimi cinque anni».
«Si contano 1,2 miliardi di euro di danni alla nostra olivicoltura per i ritardi accumulati e per le omissioni sul fronte delle azioni di contrasto al flagello degli ulivi - dice Damascelli - l'Italia subisce una grave condanna da parte della Corte di Giustizia Europea perché la Puglia non ha messo in atto le misure obbligatorie impartite dall'Ue contro la diffusione del batterio, che ha causato il disseccamento rapido di milioni di ulivi. Manchevolezze, inadempienze della Giunta regionale che hanno distrutto l'agricoltura pugliese, un settore che sta attraversando il mare in tempesta da quando Emiliano si è insediato».