Cronaca
Bitonto, l'ombra del voto di scambio sulle elezioni?
Un uomo dice di aver preso soldi in un video. Il sindaco Abbaticchio va subito dalla polizia
Bitonto - giovedì 15 giugno 2017
8.39
Se fosse tutto vero l'ombra del voto di scambio si materializzerebbe sulle elezioni comunali. In un video (che abbiamo visionato) girato con un telefonino, un uomo, maglietta blu e cappellino chiaro, ammette di aver ricevuto 20 euro per votare un candidato al consiglio, che poi è risultato eletto nelle file della maggioranza del sindaco Michele Abbaticchio. Nella breve "intervista" l'uomo sostiene che anche il fratello avrebbe avuto la stessa cifra per lo stesso motivo. I soldi sarebbero stati consegnati prima del voto, per strada. Nel video il nome del neo consigliere è ripetuto per ben due volte, anche se l'intervistato viene quasi "imboccato" dall'intervistatore. Ed è proprio questa circostanza a far riflettere. Le dichiarazioni, per usare un gergo giuridico, non sembrano proprio spontanee.
Ad appurare quanto c'è di vero, però, sarà la magistratura. Il sindaco Michele Abbaticchio, appena saputo, non ha perso tempo: "Ho denunciato al commissario, segnalando i video di cui sono venuto in possesso. Lo stesso mi hanno assicurato di aver fatto le persone interessate che ritengono di essere state vittime di diffamazione. I signori che hanno dichiarato di essere stati facilitati su video inviati in giro per social o wathsapp dovrebbero riferire anche agli organi competenti rispondendo delle loro dichiarazioni. Altrimenti verrebbe il sospetto che ci stiamo prendendo in giro tutti".
Sarà l'inchiesta ad appurare se c'è stato passaggio di soldi (circostanza che sarebbe stata smentita dal politico interessato) e la genuinità dei contenuti del video.
Ad appurare quanto c'è di vero, però, sarà la magistratura. Il sindaco Michele Abbaticchio, appena saputo, non ha perso tempo: "Ho denunciato al commissario, segnalando i video di cui sono venuto in possesso. Lo stesso mi hanno assicurato di aver fatto le persone interessate che ritengono di essere state vittime di diffamazione. I signori che hanno dichiarato di essere stati facilitati su video inviati in giro per social o wathsapp dovrebbero riferire anche agli organi competenti rispondendo delle loro dichiarazioni. Altrimenti verrebbe il sospetto che ci stiamo prendendo in giro tutti".
Sarà l'inchiesta ad appurare se c'è stato passaggio di soldi (circostanza che sarebbe stata smentita dal politico interessato) e la genuinità dei contenuti del video.