Cultura, Eventi e Spettacolo
L'ottimo lavoro del FAI Nord Barese per l'apertura della chiesa dell'Annunziata
Tanti i visitatori nel fine settimana per uno scrigno conteso tra Bitonto e Bari
Bitonto - lunedì 14 ottobre 2024
Centinaia di persone hanno scelto nel fine settimana appena trascorso la chiesa dell'Annunziata, che sorge nell'agro tra Bitonto e Bari, sull'attuale strada Provinciale 156 che conduce all'Aeroporto di Bari Palese, nel Parco Naturale Regionale "Lama Balice, quale meta per le Giornate FAI d'Autunno, che ancora una volta hanno aperto in 360 città in tutte le regioni italiane ben 700 luoghi dal fascino straordinario, non sempre visitabili.
Eccellente l'organizzazione del Gruppo FAI del Nord Barese, con lo zoccolo duro di Giovinazzo che negli ultimi anni ha accolto volontari bitontini, molfettesi, ruvesi e terlizzesi. Il percorso era suddiviso in quattro fasi: l'accoglienza, la duplice spiegazione esterna sulla parte architettonica e del restauro in via di ultimazione da parte della ditta Abbatantuono, quella iconografica ed infine la visita interna.
Organizzazione perfetta (partita per la verità 48 ore prima, con la pulizia del sito interessato da un cantiere), accompagnata dall'Associazione Nazionale Carabinieri e grazie all'apporto della Polizia Locale di Bitonto. Nell'agro al confine con Santo Spirito e Palese si sono riversati centinaia di visitatori pronti ad assaporare nuove pillole di conoscenza su uno dei luoghi più suggestivo delle campagne bitontine, scrigno le cui prime testimonianze si hanno dal 1407.
Un pubblico di ogni età è giunto per ammirare la sequenza decorativa interna, con particolare attenzione al ciclo del Giudizio Universale, la più significativa ed importante «tra le pitture murarie di un esempio superstite delle chiese rurali medievali nella zona dove sorgevano altre chiesette oggi non più esistenti».
Eccellente l'organizzazione del Gruppo FAI del Nord Barese, con lo zoccolo duro di Giovinazzo che negli ultimi anni ha accolto volontari bitontini, molfettesi, ruvesi e terlizzesi. Il percorso era suddiviso in quattro fasi: l'accoglienza, la duplice spiegazione esterna sulla parte architettonica e del restauro in via di ultimazione da parte della ditta Abbatantuono, quella iconografica ed infine la visita interna.
Organizzazione perfetta (partita per la verità 48 ore prima, con la pulizia del sito interessato da un cantiere), accompagnata dall'Associazione Nazionale Carabinieri e grazie all'apporto della Polizia Locale di Bitonto. Nell'agro al confine con Santo Spirito e Palese si sono riversati centinaia di visitatori pronti ad assaporare nuove pillole di conoscenza su uno dei luoghi più suggestivo delle campagne bitontine, scrigno le cui prime testimonianze si hanno dal 1407.
Un pubblico di ogni età è giunto per ammirare la sequenza decorativa interna, con particolare attenzione al ciclo del Giudizio Universale, la più significativa ed importante «tra le pitture murarie di un esempio superstite delle chiese rurali medievali nella zona dove sorgevano altre chiesette oggi non più esistenti».