Attualità
L'Usppi scrive a Emiliano: «Puntare sulla radiologia domiciliare»
Il segretario nazionale Nicola Brescia: «L'introduzione del servizio decongestionerebbe l'accesso nelle strutture ospedaliere»
Bitonto - martedì 19 gennaio 2021
12.00
Introdurre il servizio di radiologia domiciliare su tutto il territorio pugliese. È la proposta formulata dall'Usppi, organizzazione sindacale guidata dal biscegliese Nicola Brescia, in una lettera aperta inviata al presidente della Regione Michele Emiliano.
«L'apporto di privati - già utilizzato per gli esami radiologici nelle Rsa e nelle comunità territoriali - potrebbe diventare in futuro ancora più determinante. Lo dimostrerebbe l'esempio di altre regioni, che hanno già messo in piedi un servizio radiologico complementare che si aggiunge alla valutazione clinica e alla diagnosi pre Covid effettuata tramite il tampone naso-faringeo» ha spiegato il segretario nazionale.
La radiologia domiciliare costituirebbe, secondo Brescia, «un indubbio vantaggio per le persone assistite soprattutto per i pazienti che presentano fragilità, come gli ospiti delle strutture sanitarie, che mal sopportano attese e spostamenti faticosi». L'introduzione del servzio «contribuirebbe a decongestionare l'accesso ai pronto soccorso e alle radiologie ospedaliere, ancor più necessario nell'attuale periodo di pandemia» ha aggiunto. «Le richieste potrebbero essere inviate a una segreteria unica cui verrebbe demandato il compito di pianificare le attività risparmiando tempo e ottimizzando le prestazioni» ha sottolineato il sindacalista biscegliese, suggerendo il supporto delle Asl o la stipula una serie di convenzioni coi privati che sono presenti e già operativi sul territorio regionale.
«L'apporto di privati - già utilizzato per gli esami radiologici nelle Rsa e nelle comunità territoriali - potrebbe diventare in futuro ancora più determinante. Lo dimostrerebbe l'esempio di altre regioni, che hanno già messo in piedi un servizio radiologico complementare che si aggiunge alla valutazione clinica e alla diagnosi pre Covid effettuata tramite il tampone naso-faringeo» ha spiegato il segretario nazionale.
La radiologia domiciliare costituirebbe, secondo Brescia, «un indubbio vantaggio per le persone assistite soprattutto per i pazienti che presentano fragilità, come gli ospiti delle strutture sanitarie, che mal sopportano attese e spostamenti faticosi». L'introduzione del servzio «contribuirebbe a decongestionare l'accesso ai pronto soccorso e alle radiologie ospedaliere, ancor più necessario nell'attuale periodo di pandemia» ha aggiunto. «Le richieste potrebbero essere inviate a una segreteria unica cui verrebbe demandato il compito di pianificare le attività risparmiando tempo e ottimizzando le prestazioni» ha sottolineato il sindacalista biscegliese, suggerendo il supporto delle Asl o la stipula una serie di convenzioni coi privati che sono presenti e già operativi sul territorio regionale.