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La chiesa di Bitonto accolta in Slovenia nella Settimana Santa Ortodossa
Le sacre immagini dell'Immacolata e dei Santi Medici in dono al metropolita Lucian
Bitonto - sabato 27 aprile 2019
12.17
La chiesa di Bitonto a Lubiana capitale della Slovenia (proclamata nel 2016 la capitale verde europea). A rappresentarla nel centro Europa è stato il teologo bitontino professor Giuseppe Cannito che ha portato i cordiali saluti di S.E. mons. Francesco Cacucci, arcivescovo metropolita di Bari Bitonto, di mons. Domenico Ciavarella, vicario generale dell'arcidiocesi, di don Michele Lacetera, cancelliere vescovile della curia, di don Vito Piccinonna, parroco-rettore della Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano, di don Francesco Acquafredda, parroco della concattedrale e di padre Santo Pagnotta, segretario amministratore dell'Istituto di Teologia Ecumenico-Patristica "San Nicola" di Bari.
«Durante la settimana Santa ortodossa che precede la Santa Pasqua 2019 – ha raccontato il professor Cannito - con stupore abbiamo ammirato la sede metropolitana arcivescovile cattolica incastonata nella monumentale Stolnica Svetega Nikolaja del XIV secolo, principale luogo di culto romano cattolico, facilmente riconoscibile dalla porta giubilare in bronzo dove c'è l'incisione del corpo di Cristo e i capi vescovi sloveni, poi l'affascinante Frančiškanska Cerkev del XVII secolo, è una splendida chiesa cattolica francescana dell'Annunciazione tutta di colore rosso in stile barocco e art nouveau, essa è stata classificata Patrimonio Culturale Nazionale della Slovenia. Infine la spettacolare Srpska Pravoslavna Crkva del XIX secolo chiesa dedicata ai Santi Slavi Cirillo e Metodio, nonché eparchia metropolitana serba ortodossa riccamente decorata secondo i canoni bizantini».
La visita religiosa nel dialogo interreligioso ha fatto anche tappa a Trieste, città nel nord-est d'Italia confinante con la Slovenia, dove la delegazione ha visitato la sontuosa Cattedrale di San Giusto del XIV secolo, patrono di Trieste con il bacio alle reliquie, la chiesa greca-ortodossa di San Nicolò dei Greci del XVIII secolo, vero gioiello in stile architettonico greco-bizantino e il Museo Nazionale della Comunità Greco Orientale dove sono custodite preziose opere d'arte e pregevoli manufatti unici nel mondo, gestito con dal Touring Club Italiano.
«È stato possibile ammirare da vicino – prosegue la descrizione di Cannito - suppellettili in oro zecchino, pergamene, libri, dipinti e soprattutto due preziosi pannelli arricchiti di pregevoli icone, uno in onore alla Beata Vergine Maria del XV-XVII secolo e l'altro pannello iconografico dedicato ai Santi Cosma e Damiano del XVII-XVIII secolo, provenienti dalla Grecia continentale, dal mondo Slavo e dalla Russia».
In Slovenia questa visita religiosa fa parte del corso universitario di formazione e di aggiornamento in ecumenismo, con il contributo del Servizio Nazionale degli Studi Superiori di Teologia e della Conferenza Episcopale Italiana, in riferimento alla frase ecumenica di Papa Francesco: "La via della comunione riconciliata", riportato nel Notiziario Diocesano dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto.
Il teologo bitontino professor Giuseppe Cannito ha invitato i delegati religiosi e laici a «visitare la città di Bitonto, ricca di storia, di arte e di spiritualità, tra cui, nel centro storico primeggia la Cattedrale romanica pugliese del XII-XIII secolo adornata di pregevoli affreschi greci-bizantini, mentre nella città domina la Basilica Pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano del XX secolo, meta di molti pellegrinaggi (cattolici e ortodossi), che vengono accolti con dedizione dal parroco-rettore, il quale officia il rito greco-bizantino del bacio alle sacre reliquie dei Santi Medici».
«Durante la settimana Santa ortodossa che precede la Santa Pasqua 2019 – ha raccontato il professor Cannito - con stupore abbiamo ammirato la sede metropolitana arcivescovile cattolica incastonata nella monumentale Stolnica Svetega Nikolaja del XIV secolo, principale luogo di culto romano cattolico, facilmente riconoscibile dalla porta giubilare in bronzo dove c'è l'incisione del corpo di Cristo e i capi vescovi sloveni, poi l'affascinante Frančiškanska Cerkev del XVII secolo, è una splendida chiesa cattolica francescana dell'Annunciazione tutta di colore rosso in stile barocco e art nouveau, essa è stata classificata Patrimonio Culturale Nazionale della Slovenia. Infine la spettacolare Srpska Pravoslavna Crkva del XIX secolo chiesa dedicata ai Santi Slavi Cirillo e Metodio, nonché eparchia metropolitana serba ortodossa riccamente decorata secondo i canoni bizantini».
La visita religiosa nel dialogo interreligioso ha fatto anche tappa a Trieste, città nel nord-est d'Italia confinante con la Slovenia, dove la delegazione ha visitato la sontuosa Cattedrale di San Giusto del XIV secolo, patrono di Trieste con il bacio alle reliquie, la chiesa greca-ortodossa di San Nicolò dei Greci del XVIII secolo, vero gioiello in stile architettonico greco-bizantino e il Museo Nazionale della Comunità Greco Orientale dove sono custodite preziose opere d'arte e pregevoli manufatti unici nel mondo, gestito con dal Touring Club Italiano.
«È stato possibile ammirare da vicino – prosegue la descrizione di Cannito - suppellettili in oro zecchino, pergamene, libri, dipinti e soprattutto due preziosi pannelli arricchiti di pregevoli icone, uno in onore alla Beata Vergine Maria del XV-XVII secolo e l'altro pannello iconografico dedicato ai Santi Cosma e Damiano del XVII-XVIII secolo, provenienti dalla Grecia continentale, dal mondo Slavo e dalla Russia».
In Slovenia questa visita religiosa fa parte del corso universitario di formazione e di aggiornamento in ecumenismo, con il contributo del Servizio Nazionale degli Studi Superiori di Teologia e della Conferenza Episcopale Italiana, in riferimento alla frase ecumenica di Papa Francesco: "La via della comunione riconciliata", riportato nel Notiziario Diocesano dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto.
Il teologo bitontino professor Giuseppe Cannito ha invitato i delegati religiosi e laici a «visitare la città di Bitonto, ricca di storia, di arte e di spiritualità, tra cui, nel centro storico primeggia la Cattedrale romanica pugliese del XII-XIII secolo adornata di pregevoli affreschi greci-bizantini, mentre nella città domina la Basilica Pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano del XX secolo, meta di molti pellegrinaggi (cattolici e ortodossi), che vengono accolti con dedizione dal parroco-rettore, il quale officia il rito greco-bizantino del bacio alle sacre reliquie dei Santi Medici».