Politica
«La compagnia fascioleghista alle porte della città: uniti per scacciarla»
Sinistra Italiana Bitonto chiama a raccolta il centrosinistra per non «condannare la città a 'Cent'anni di solitudine'»
Bitonto - martedì 5 marzo 2019
12.45
Una Bitonto in tutto simile alla Macondo di "Cent'anni di solitudine", celebre romanzo di Garcia Marquez, con la "compagnia dei bananieri" alle porte della città pronta a demolire rapporti e valori di un'intera comunità. Con questa similitudine la sezione locale di Sinistra Italiana ha voluto chiamare a raccolta le forze del centrosinistra per arginare l'avanzata dei sostenitori dell'attuale governo italiano.
«Nella città immaginaria di Macondo non ci si annoia mai - scrivono in una nota stampa da SI Bitonto - esattamente come nella nostra Bitonto, dove riposizionamenti in Consiglio Comunale, chiarimenti tardivi, progetti nati e naufragati nel giro di qualche mese hanno reso lo scacchiere politico cittadino alquanto mutevole. E allora proviamo a far chiarezza in questa famiglia Buendìa che é diventato il centrosinistra cittadino. Che due anni fa si presentó spaccato alla tornata elettorale, vittima della paura di generare il famoso figlio dalla coda di maiale e che invece ora tenta di dialogare, dando buoni risultati quando stimolati da battaglie politiche e rivendicazioni sociali: non dimentichiamo, infatti, la grande vittoria sulla spinosa vicenda dell'affaire "Ferlive" o l'unanimitá sull'atto di indirizzo in Consiglio in merito all'edilizia residenziale sociale. Sinistra Italiana ha sempre lavorato affinchè questa unitá d'intenti continui a dare buoni frutti. A volte litigando con l'Amministrazione quando abbiamo proposto efficaci osservazioni per rendere attuabili e concreti i vari finanziamenti aggiudicati alla nostra città, fiore all'occhiello e vanto personale del Josè Arcadio bitontino».
In quest'ottica si inserirebbe, secondo SI Bitonto, l'adesione alla Federazione Pares, che raggruppava le forze di opposizione di centrosinistra Laboratorio, Governare il Futuro, Insieme per la città, Partito Socialista e Sinistra Italiana, appunto, che però ha concluso il suo viaggio in meno di un anno. Colpa «dei soliti personalismi e delle ambizioni personali di alcuni», sono certi da SI Bitonto, dove però l'esperienza di Pares sembra aver aiutato ad avere un quadro «più chiaro, anche se neoformazioni formatesi in seno al Consiglio - attratte più dal miraggio della "macchina del ghiaccio degli zingari" che dal "bene comune" della città - hanno attuato una campagna acquisti che è fuori dalle nostre logiche e che ci rifiutiamo di comprendere».
Plaudendo a chi «dall'altra parte del centrosinistra, sta tentando di organizzare una seria proposta politica che si riconosca nei valori di solidarietà, umanità e salvaguardia ambientale», i militanti bitontini del partito di Fratoianni spiegano come «la Compagnia bananiera fascioleghista» sia ormai «alle porte della città. I Gringos bardati di verde e i loro degni sodali gialli sono il pericolo reale. Per scacciarli via, la famiglia Buendía, il centrosinistra, deve ritrovare la sua unità, deve saper ascoltare i cittadini e sapersi fare interprete dei suoi bisogni. Questa la nostra mission. Per non condannare Bitonto a "Cent'anni di Solitudine».
«Nella città immaginaria di Macondo non ci si annoia mai - scrivono in una nota stampa da SI Bitonto - esattamente come nella nostra Bitonto, dove riposizionamenti in Consiglio Comunale, chiarimenti tardivi, progetti nati e naufragati nel giro di qualche mese hanno reso lo scacchiere politico cittadino alquanto mutevole. E allora proviamo a far chiarezza in questa famiglia Buendìa che é diventato il centrosinistra cittadino. Che due anni fa si presentó spaccato alla tornata elettorale, vittima della paura di generare il famoso figlio dalla coda di maiale e che invece ora tenta di dialogare, dando buoni risultati quando stimolati da battaglie politiche e rivendicazioni sociali: non dimentichiamo, infatti, la grande vittoria sulla spinosa vicenda dell'affaire "Ferlive" o l'unanimitá sull'atto di indirizzo in Consiglio in merito all'edilizia residenziale sociale. Sinistra Italiana ha sempre lavorato affinchè questa unitá d'intenti continui a dare buoni frutti. A volte litigando con l'Amministrazione quando abbiamo proposto efficaci osservazioni per rendere attuabili e concreti i vari finanziamenti aggiudicati alla nostra città, fiore all'occhiello e vanto personale del Josè Arcadio bitontino».
In quest'ottica si inserirebbe, secondo SI Bitonto, l'adesione alla Federazione Pares, che raggruppava le forze di opposizione di centrosinistra Laboratorio, Governare il Futuro, Insieme per la città, Partito Socialista e Sinistra Italiana, appunto, che però ha concluso il suo viaggio in meno di un anno. Colpa «dei soliti personalismi e delle ambizioni personali di alcuni», sono certi da SI Bitonto, dove però l'esperienza di Pares sembra aver aiutato ad avere un quadro «più chiaro, anche se neoformazioni formatesi in seno al Consiglio - attratte più dal miraggio della "macchina del ghiaccio degli zingari" che dal "bene comune" della città - hanno attuato una campagna acquisti che è fuori dalle nostre logiche e che ci rifiutiamo di comprendere».
Plaudendo a chi «dall'altra parte del centrosinistra, sta tentando di organizzare una seria proposta politica che si riconosca nei valori di solidarietà, umanità e salvaguardia ambientale», i militanti bitontini del partito di Fratoianni spiegano come «la Compagnia bananiera fascioleghista» sia ormai «alle porte della città. I Gringos bardati di verde e i loro degni sodali gialli sono il pericolo reale. Per scacciarli via, la famiglia Buendía, il centrosinistra, deve ritrovare la sua unità, deve saper ascoltare i cittadini e sapersi fare interprete dei suoi bisogni. Questa la nostra mission. Per non condannare Bitonto a "Cent'anni di Solitudine».