Cronaca
La testimonianza shock: «Ho sentito un rumore sordo e poi le urla»
Le parole del cognato della vittima. Domani l'autopsia sul corpo del 47enne, mentre proseguono le verifiche della Polizia Locale
Bitonto - lunedì 1 agosto 2022
15.47
Un rumore sordo. Poi le urla e i pianti. È finita in tragedia quella che doveva essere una serata passata in allegria con lo «zio Franco», che torna da Milano di tanto in tanto per incontrare tutti i nipoti.
Una pizza in allegria e tra i commensali anche Ninni, come lo chiamavano tutti, con la moglie Grazia e il suo unico figlio. «Ninni è la persona che ti rendeva migliori le serate: sorridente, gioviale, non ci saremmo mai aspettati un epilogo così. È stata una vera tragedia e poteva succedere a ciascuno di noi». È sconvolto Franco, il cognato, contattato per ricostruire quello che è accaduto poco dopo la mezzanotte di venerdì.
«Dopo una pizza e lunghe chiacchierate a La Rotonda - racconta - stavamo tornando verso le auto per rientrare a Bitonto: le auto incolonnate per il traffico, eravamo in gruppo, l'uno dietro l'altro e Ninni aveva il bambino in braccio. Ad un certo punto, dietro di me, ho sentito un rumore sordo e poi le urla e i pianti delle nostre rispettive mogli. Una moto è arrivata dall'altro senso di marcia e li ha investiti. Poteva accadere a ciascuno di noi un attimo prima o un attimo dopo. Sono stati attimi interminabili e ancora non riusciamo a pensare che possa essere accaduto».
Ninni per tutti «era un uomo speciale, mai una parola fuori posto, eravamo amici da una vita- ci ha raccontato Christian -. Un ragazzo dal garbo e stile di altri tempi, che amava la sua famiglia e dedito al lavoro. Abbiamo vissuto tanti pomeriggi insieme, d'estate, con le nostre famiglie: rimarranno per sempre nella memoria».
«Il vuoto che lasci nel nostro cuore e nelle nostre vite è immenso. Non si può accettare ha scritto sui social l'amica Marika -. Il dolore di averti perso in questo modo sarà una ferita profonda e incurabile. Un amico speciale, un papà presente ed affidabile, un animo gentile, uno zio sempre allegro e disponibile per tutti i nostri bambini che ti amavano profondamente, un compagno d' avventura da sempre, un marito affidabile e dolcissimo. Gli amici spesso sono la nostra seconda famiglia e tu lo eri. Ci lasci soli, in uno stato di angosciante inquietudine».
Sconvolto e commosso anche il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, che ha espresso profonda commozione e vicinanza a tutta la famiglia, con cui ha un rapporto di personale amicizia: «Sono stato in ospedale per verificare lo stato di salute del piccolo, con cui Ninni aveva un legame indissolubile».
«La tragica notizia ha scosso profondamente tutta la comunità cittadina, per le circostanze del grave incidente, causato dall'irresponsabile comportamento del giovane centauro, e reso ancora più amaro - ha concluso Ricci - dal fatto che una vita è stata stroncata, una famiglia sconvolta, al termine di una tranquilla serata di svago. Proviamo tutti profondo dolore»
Una pizza in allegria e tra i commensali anche Ninni, come lo chiamavano tutti, con la moglie Grazia e il suo unico figlio. «Ninni è la persona che ti rendeva migliori le serate: sorridente, gioviale, non ci saremmo mai aspettati un epilogo così. È stata una vera tragedia e poteva succedere a ciascuno di noi». È sconvolto Franco, il cognato, contattato per ricostruire quello che è accaduto poco dopo la mezzanotte di venerdì.
«Dopo una pizza e lunghe chiacchierate a La Rotonda - racconta - stavamo tornando verso le auto per rientrare a Bitonto: le auto incolonnate per il traffico, eravamo in gruppo, l'uno dietro l'altro e Ninni aveva il bambino in braccio. Ad un certo punto, dietro di me, ho sentito un rumore sordo e poi le urla e i pianti delle nostre rispettive mogli. Una moto è arrivata dall'altro senso di marcia e li ha investiti. Poteva accadere a ciascuno di noi un attimo prima o un attimo dopo. Sono stati attimi interminabili e ancora non riusciamo a pensare che possa essere accaduto».
Ninni per tutti «era un uomo speciale, mai una parola fuori posto, eravamo amici da una vita- ci ha raccontato Christian -. Un ragazzo dal garbo e stile di altri tempi, che amava la sua famiglia e dedito al lavoro. Abbiamo vissuto tanti pomeriggi insieme, d'estate, con le nostre famiglie: rimarranno per sempre nella memoria».
«Il vuoto che lasci nel nostro cuore e nelle nostre vite è immenso. Non si può accettare ha scritto sui social l'amica Marika -. Il dolore di averti perso in questo modo sarà una ferita profonda e incurabile. Un amico speciale, un papà presente ed affidabile, un animo gentile, uno zio sempre allegro e disponibile per tutti i nostri bambini che ti amavano profondamente, un compagno d' avventura da sempre, un marito affidabile e dolcissimo. Gli amici spesso sono la nostra seconda famiglia e tu lo eri. Ci lasci soli, in uno stato di angosciante inquietudine».
Sconvolto e commosso anche il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, che ha espresso profonda commozione e vicinanza a tutta la famiglia, con cui ha un rapporto di personale amicizia: «Sono stato in ospedale per verificare lo stato di salute del piccolo, con cui Ninni aveva un legame indissolubile».
«La tragica notizia ha scosso profondamente tutta la comunità cittadina, per le circostanze del grave incidente, causato dall'irresponsabile comportamento del giovane centauro, e reso ancora più amaro - ha concluso Ricci - dal fatto che una vita è stata stroncata, una famiglia sconvolta, al termine di una tranquilla serata di svago. Proviamo tutti profondo dolore»