Cronaca
Ladri al centro sportivo Bellavista di Bitonto: il colpo è da pezzenti
Il bottino: una macchinetta del caffè. Sconfortato il gestore: «Squallidi e inqualificabili»
Bitonto - martedì 28 aprile 2020
10.40
«Sono passato dal mio centro sportivo questa mattina, dopo aver fatto la spesa per controllare se fosse tutto a posto, ma una volta arrivato mi sono ritrovato davanti questa scena. Non ho idea di cosa pensavano di trovare: squallidi e inqualificabili».
Sono queste le parole di Antonio Bellavista - ex giocatore di serie A e B e titolare del centro sportivo che porta il suo nome su via Nicola Piacente, a due passi dal Polisportivo Nicola Rossiello e dalla Piscina Comunale – che ieri mattina ha dovuto fare i conti con una spiacevole sorpresa.
Ignoti sono entrati infatti all'interno della struttura facendo irruzione nell'ambiente in cui era allocato un piccolo punto ristoro. Qui, dopo aver abbattuto una vetrata, hanno messo tutto a soqquadro, alla ricerca di chissà cosa, portando via, alla fine, solo una macchinetta del caffè, del valore di poche decine di euro.
I danni, invece, si aggirano nell'ordine di alcune centinaia di euro. «Che non sono nemmeno l'aspetto preoccupante della vicenda – spiega Bellavista – è più che altro il fastidio, anche "morale", di rendersi conto che mentre la gente fa sacrifici per restare in casa ed evitare contatti sociali per la pandemia, c'è gente che si approfitta di questa situazione».
Sono queste le parole di Antonio Bellavista - ex giocatore di serie A e B e titolare del centro sportivo che porta il suo nome su via Nicola Piacente, a due passi dal Polisportivo Nicola Rossiello e dalla Piscina Comunale – che ieri mattina ha dovuto fare i conti con una spiacevole sorpresa.
Ignoti sono entrati infatti all'interno della struttura facendo irruzione nell'ambiente in cui era allocato un piccolo punto ristoro. Qui, dopo aver abbattuto una vetrata, hanno messo tutto a soqquadro, alla ricerca di chissà cosa, portando via, alla fine, solo una macchinetta del caffè, del valore di poche decine di euro.
I danni, invece, si aggirano nell'ordine di alcune centinaia di euro. «Che non sono nemmeno l'aspetto preoccupante della vicenda – spiega Bellavista – è più che altro il fastidio, anche "morale", di rendersi conto che mentre la gente fa sacrifici per restare in casa ed evitare contatti sociali per la pandemia, c'è gente che si approfitta di questa situazione».