Territorio e Ambiente
Le festività a Bitonto non fermano gli idioti dei rifiuti
Cumuli di immondizia incendiati nei pressi di via Ammiraglio Vacca. I Sass: «Si stanno impossessando delle campagne»
Bitonto - domenica 3 gennaio 2021
9.55
L'abbandono illecito di rifiuti continua a martoriare le campagne di Bitonto e ad avvelenare cibi e aria dei cittadini sempre alle prese con nuovi roghi che portano in città i veleni scaricati in periferia. L'incoscienza degli idioti del rifiuto si conferma in particolare su via Ammiraglio Vacca, dove i residenti da tempo denunciano il susseguirsi di incendi di cumuli di immondizia con conseguente propagazione delle tossine che ammorbano l'aria del quartiere. A verificare le segnalazioni sono stati i volontari dei Sass Puglia, associazione di Protezione Civile accreditata presso la Regione Puglia e impegnata nella salvaguardia e nella tutela del territorio.
«Alcuni giorni addietro – raccontano i volontari - verso sera, segnalammo una puzza di plastica che invadeva tutta la zona residenziale di Via Ammiraglio Vacca. C'eravamo posti una domanda e, avendo a cuore il contrasto dell'illecito abbandono dei rifiuti, abbiamo riscontrato l'ennesimo ed incessante scempio ambientale. Rifiuti di ogni genere, scarti edili, amianto, frigoriferi, mobili, parti interne di elettrodomestici (lavatrici, televisori ecc.), documenti fiscali, di identità e chi più ne ha più ne metta». Ma a preoccupare volontari e residenti è senza dubbio la presenza costante in queste discariche di vere e proprie fornaci adibite a eliminare i rifiuti col fuoco una volta raggiunte volumetrie non più gestibili dai criminali ambientali. Si tratta di «zone adibite a bruciare i rifiuti che sembrano crateri», raccontano i Sass, perchè «oramai i furbetti che non vogliono smaltire i vari rifiuti tossici, come prevede la legge, si stanno pian piano impossessando delle nostre campagne e della nostra salute».
«È inutile ribadire la profonda frustrazione che proviamo per questi soggetti – è la sconfortante constatazione dei volontari - Però, è opportuno evidenziare ancora una volta, che simili atti d'inciviltà che ci stanno frequentemente interessando, devono assolutamente essere contrastati, interpellando e/o interagendo, in qualsiasi modo, con associazioni di categoria e/o ambientaliste, di volontariato sociale e non ma, soprattutto, con tutte le strutture e/o istituzioni pubbliche. Intervenire subito e incisivamente. Stop rifiuti nelle campagne, stop alle discariche a cielo aperto».
«Alcuni giorni addietro – raccontano i volontari - verso sera, segnalammo una puzza di plastica che invadeva tutta la zona residenziale di Via Ammiraglio Vacca. C'eravamo posti una domanda e, avendo a cuore il contrasto dell'illecito abbandono dei rifiuti, abbiamo riscontrato l'ennesimo ed incessante scempio ambientale. Rifiuti di ogni genere, scarti edili, amianto, frigoriferi, mobili, parti interne di elettrodomestici (lavatrici, televisori ecc.), documenti fiscali, di identità e chi più ne ha più ne metta». Ma a preoccupare volontari e residenti è senza dubbio la presenza costante in queste discariche di vere e proprie fornaci adibite a eliminare i rifiuti col fuoco una volta raggiunte volumetrie non più gestibili dai criminali ambientali. Si tratta di «zone adibite a bruciare i rifiuti che sembrano crateri», raccontano i Sass, perchè «oramai i furbetti che non vogliono smaltire i vari rifiuti tossici, come prevede la legge, si stanno pian piano impossessando delle nostre campagne e della nostra salute».
«È inutile ribadire la profonda frustrazione che proviamo per questi soggetti – è la sconfortante constatazione dei volontari - Però, è opportuno evidenziare ancora una volta, che simili atti d'inciviltà che ci stanno frequentemente interessando, devono assolutamente essere contrastati, interpellando e/o interagendo, in qualsiasi modo, con associazioni di categoria e/o ambientaliste, di volontariato sociale e non ma, soprattutto, con tutte le strutture e/o istituzioni pubbliche. Intervenire subito e incisivamente. Stop rifiuti nelle campagne, stop alle discariche a cielo aperto».