Cronaca
Lei lo lascia, lui scatena l’inferno: arrestato un 33enne
L’uomo aveva già un avviso orale, ma non deve essergli bastato. È stato confinato ai domiciliari
Bitonto - sabato 7 luglio 2018
11.20
Era stato ammonito dal questore Carmine Esposito per aver perseguitato la sua ex compagna, colpevole - a suo dire - di aver voluto troncare, dopo ben 15 anni di convivenza, la relazione con lui, un bitontino di 33 anni.
Ma l'avviso orale non deve essergli bastato. O comunque non ha sortito alcun effetto. L'uomo, infatti, che anche quando era ancora insieme avrebbe avuto scatti d'ira e gesti violenti, anche per i più piccoli dissapori di coppia, ha continuato nella propria condotta gravemente minacciosa e morbosa nei confronti della sua ex, violando le prescrizioni imposte e reiterando i comportamenti persecutori.
Il tormento portato dal 33enne è terminato solo con l'arrivo dei poliziotti. Gli uomini del Commissariato di P.S. di Bitonto gli hanno stretto le manette attorno ai polsi e sottoposto agli arresti domiciliati, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Per lui, l'accusa è quella di stalking. Secondo i primi riscontri, l'uomo sarebbe protagonista di una serie di atti persecutori nei confronti dell'ex da qualche mese.
Dopo la fine della relazione con la donna, sua coetanea, il 33enne avrebbe iniziato a perseguitarla, con messaggi minacciosi attraverso Facebook e WhatsApp («Game over, la pagherai cara»), rendendole la vita impossibile. Un primo avviso orale (col divieto di possedere o utilizzare qualsiasi apparato di comunicazione, ndr) per mettere fine all'atteggiamento intimidatorio dell'uomo era stata opera del questore barese.
Ma il 33enne lo avrebbe del tutto disatteso, perdendo la testa pur di tornare con la sua ex, pedinandola e seguendola pure sul posto di lavoro e minacciando pure il padre. Condotte, quest'ultime, che hanno compromesso seriamente la serenità e le abitudini della 33enne, che s'è vista nuovamente costretta a rivolgersi agli agenti del Commissariato di P.S. di Bitonto.
Le indagini svolte da un team di agenti che si occupato di reati contro la persona sono state subito avviate e gli approfondimenti investigativi hanno permesso di riscontrare le dichiarazioni della vittima. L'uomo è stato fermato definitivamente e per lui sono inevitabilmente scattate le manette.
Ma l'avviso orale non deve essergli bastato. O comunque non ha sortito alcun effetto. L'uomo, infatti, che anche quando era ancora insieme avrebbe avuto scatti d'ira e gesti violenti, anche per i più piccoli dissapori di coppia, ha continuato nella propria condotta gravemente minacciosa e morbosa nei confronti della sua ex, violando le prescrizioni imposte e reiterando i comportamenti persecutori.
Il tormento portato dal 33enne è terminato solo con l'arrivo dei poliziotti. Gli uomini del Commissariato di P.S. di Bitonto gli hanno stretto le manette attorno ai polsi e sottoposto agli arresti domiciliati, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Per lui, l'accusa è quella di stalking. Secondo i primi riscontri, l'uomo sarebbe protagonista di una serie di atti persecutori nei confronti dell'ex da qualche mese.
Dopo la fine della relazione con la donna, sua coetanea, il 33enne avrebbe iniziato a perseguitarla, con messaggi minacciosi attraverso Facebook e WhatsApp («Game over, la pagherai cara»), rendendole la vita impossibile. Un primo avviso orale (col divieto di possedere o utilizzare qualsiasi apparato di comunicazione, ndr) per mettere fine all'atteggiamento intimidatorio dell'uomo era stata opera del questore barese.
Ma il 33enne lo avrebbe del tutto disatteso, perdendo la testa pur di tornare con la sua ex, pedinandola e seguendola pure sul posto di lavoro e minacciando pure il padre. Condotte, quest'ultime, che hanno compromesso seriamente la serenità e le abitudini della 33enne, che s'è vista nuovamente costretta a rivolgersi agli agenti del Commissariato di P.S. di Bitonto.
Le indagini svolte da un team di agenti che si occupato di reati contro la persona sono state subito avviate e gli approfondimenti investigativi hanno permesso di riscontrare le dichiarazioni della vittima. L'uomo è stato fermato definitivamente e per lui sono inevitabilmente scattate le manette.